INPS: attenti alla truffa della ''finta'' mail sul rimborso dei 600€. Non arriva dall'INPS
Una truffa architettata come sempre in modo perfetto dai malintenzionati. Riguarda l'INPS e i 600e di rimborso che sono stati dati. Ad alcuni utenti stanno arrivando mail ''false'' a cui bisogna stare molto attenti. Ecco come fare.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 07 Maggio 2020, alle 11:41 nel canale WebNon è la prima e non sarà nemmeno l'ultima. Parliamo della truffa che sta girando fortemente sulla Rete e che in questi giorni di stanchezza da emergenza Coronavirus potrebbe risultare quanto mai fuorviante e permettere dunque a malintenzionati di prendere possesso di dati sensibili di ignari utenti. Sì, perché si parla di INPS e dei 600€ di rimborso che abbiamo visto il Governo attuale ha stanziato per tutti gli autonomi come Partite IVA per contrastare l'emergenza Coronavirus. In questo caso come spesso accade, gli hacker, hanno deciso di impossessarsi solo ed esclusivamente dell'argomento per creare ad hoc una serie di mail di phishing capaci di catturare l'attenzione degli utenti meno esperti della Rete Web.
INPS: queste mail non sono vere. Attenzione!
A lanciare l'allarme è direttamente l'INPS che sul proprio sito web ha posto in essere una sezione in cui spiega specificatamente che le email che stanno arrivando a molteplici utenti non sono state inviate dall'Istituto ma da malintenzionati hacker che vogliono solo ed esclusivamente catturare dati sensibili di chi risponderà. Ecco il testo del messaggio dell'INPS:
''L’Inps avvisa gli utenti che è in corso un tentativo di truffa tramite email di phishing finalizzata a sottrarre fraudolentemente il numero della carta di credito, con la falsa motivazione che servirebbe a ottenere un rimborso o il pagamento del Bonus 600 euro. Si invitano tutti gli utenti ad ignorare email che propongono di cliccare su un link per ottenere il pagamento del Bonus 600 euro o qualsiasi forma di rimborso da parte dell’Inps. Si ricorda che le informazioni sulle prestazioni Inps sono consultabili esclusivamente accedendo direttamente dal portale www.inps.it e che l’Inps, per motivi di sicurezza, non invia in nessun caso mail contenenti link cliccabili.''
Come funziona dunque la truffa delle email dell'INPS fasulle?
Sostanzialmente gli hacker inviano delle email ad ignari utenti che le ricevono ''mascherate'' con loghi ed impaginazioni simili o comunque fuorvianti rispetto a quelle dell'INPS. Ecco che nel testo dell'email si viene invitati a cliccare in un determinato pulsante (o link) che rimanda automaticamente ad una pagina anch'essa mascherata in cui però qui l'utente deve inserire i propri dati. Nello specifico vengono qui richieste le credenziali del proprio conto corrente in modo tale da poter processare il rimborso diretto dei 600€ previsti dal Governo. Nulla di più falso visto che a questo punto gli hacker, una volta ottenute le credenziali, possono in pochi minuti agire direttamente sul conto dell'ignaro utente al quale può venire rubato del denaro.
L'ennesima truffa di Phishing ossia di false email che mascherate da organi nazionali ufficiali o anche altro vengono scambiati dagli utenti che ignari svelano i loro dati sensibili mettendo a repentaglio chiaramente il proprio conto corrente o anche la propria identità.
Come difendersi dalle truffe di Phishing?
La strategia del Phishing realizzata oggi da parte degli hacker risulta molto spesso non facile da intraprendere soprattutto per chi non è così esperto di web e dei suoi rischi. In questo caso il consiglio che si può dare per evitare questo tipo di truffa è quello di leggere attentamente il testo della email perché in esso spesso potrebbero essere presente alcuni errori di traduzione o anche frasi poco corrette. Non solo, se presente un link o un qualche pulsante su cui cliccare, è necessario non farlo anche se la mail sembra possedere un aspetto veritiero. Importante anche osservare nel dettaglio l'indirizzo del mittente perché capita spesso che questo sia anomalo rispetto al testo della email o anche ad indirizzi, magari di banche o enti, che conoscete.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info100 euro mi sembravano pochi per i bolli.
io ho istruito bene genitori e suoceri, sanno che in ogni caso se gli viene detto di collegarsi a un portale non devono fare click nella mail ma aprire il browser ed entrare come fanno di solito... però se la pagina è replicata bene va a finire che uno ci casca
loro nel dubbio mi chiedono sempre cosa fare, ma c'è chi è solo e cade vittima di queste truffe
quando mi arrivano email spam/phishing attraverso iptrackeronline trovo il server da cui partono ed il server a cui punta il link all'interno della mail, e attraverso ping.eu trovo indirizzi mail dei gestori e indirizzi mail ai quali segnalare il phishing invio sia l'header che il body (in formato grezzo) e la mail che mi è arrivata segnalando il phishing
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".