Il Garante della Privacy tira le orecchie al Gruppo GEDI (La Repubblica) sull'accordo con OpenAI

Il Garante della Privacy tira le orecchie al Gruppo GEDI (La Repubblica) sull'accordo con OpenAI

Il Garante Privacy ha inviato al Gruppo GEDI un avvertimento formale riguardo il suo accordo con OpenAI. "Se comunicasse i dati personali contenuti nel proprio archivio, potrebbe violare le disposizioni del Regolamento UE", sostiene il Garante.

di pubblicata il , alle 13:01 nel canale Web
ChatGPTOpenAI
 

L'accordo tra OpenAI e il Gruppo GEDI, che edita quotidiani come La Repubblica e La Stampa, siglato sul finire di settembre, ha acceso il faro del Garante della Privacy. In una nota, il Garante per la Protezione dei Dati Personali fa sapere di aver inviato un "avvertimento formale" al Gruppo editoriale, intimando "attenzione" a vendere i dati personali contenuti nell'archivio del giornale a OpenAI affinché li usi per addestrare gli algoritmi.

"Se il Gruppo Gedi, in forza dell'accordo firmato lo scorso 24 settembre con OpenAI, comunicasse a quest'ultima i dati personali contenuti nel proprio archivio, potrebbe violare le disposizioni del Regolamento UE, con tutte le conseguenze anche di carattere sanzionatorio previste dalla normativa", afferma il Garante.

Il provvedimento è stato adottato dopo i primi riscontri forniti dalla società, nell'ambito dell'istruttoria avviata subito dopo la notizia dell'intesa tra la società guidata da Sam Altman e il Gruppo Editoriale che fa capo alla famiglia Elkann.

"Gli archivi digitali dei giornali conservano le storie di milioni di persone, con informazioni, dettagli, dati personali anche estremamente delicati che non possono essere licenziati in uso a terzi per addestrare l'intelligenza artificiale, senza le dovute cautele", afferma il Garante.

Sulla base delle informazioni ricevute, l'Autorità ritiene che le attività di trattamento sono destinate a coinvolgere un grande volume di dati personali, anche di natura particolare e di carattere giudiziario, e che "la valutazione d'impatto, svolta dalla società e trasmessa al Garante, non analizzi sufficientemente la base giuridica in forza della quale l'editore potrebbe cedere o licenziare in uso a terzi i dati personali presenti nel proprio archivio a OpenAI, perché li tratti per addestrare i propri algoritmi".

"Il provvedimento di avvertimento evidenzia, infine, come non appaiano sufficientemente adempiuti gli obblighi informativi e di trasparenza nei confronti degli interessati e che GEDI non sia nelle condizioni di garantire a questi ultimi i diritti loro spettanti ai sensi della disciplina europea sulla privacy, in particolare il diritto di opposizione", conclude la nota.

2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
giovanni6929 Novembre 2024, 16:25 #1
Quale è la definizione ed un esempio di: "dati personali anche estremamente delicati" che sono in possesso del gruppo GEDI?
Sandro kensan29 Novembre 2024, 23:06 #2
Penso che ci siano i nomi di un sacco di condannati in primo grado e anche di sospettati.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^