Il creatore di Popcorn Time si rivela: ecco chi ha creato l'incubo di Hollywood

Il creatore di Popcorn Time si rivela: ecco chi ha creato l'incubo di Hollywood

Noto in passato con il solo nome di Sebastian, il creatore di Popcorn Time fa coming out e rivela la sua identità al pubblico

di pubblicata il , alle 17:31 nel canale Web
 

Fra i fenomeni della rete degli ultimi anni uno fra i più imponenti è stato ed è Popcorn Time, il servizio illecito di streaming in peer-to-peer. Con la sua struttura open-source, l'interfaccia utente semplice da utilizzare e il database interminabile di film e serie televisive, Popcorn Time è diventato estremamente diffuso nella community di internet ed estremamente odiato e perseguitato dalle major cinematografiche americane.

Il suo creatore, noto fino ad oggi come Sebastian, è venuto allo scoperto nelle scorse ore rivelando ad una testata norvegese la sua identità. Si chiama Federico Abad, ha 29 anni ed è un designer argentino. Durante la lunga intervista, Abad ha spiegato gli obiettivi nella creazione del servizio (impeccabile sul piano tecnico) e la decisione di abbandonare il progetto consegnandolo alla community.

Federico Abad
Federico Abad, creatore di Popcorn Time

"In qualità di designer amo la sfida della semplificazione. Prendere cioè qualcosa di difficile per gli utenti comuni e renderla utilizzabile da tutti. Ho un sacco di amici che non capiscono il mondo dei torrent e volevo rendere semplice il processo per il download di file basati sul protocollo", sosteneva il designer con lo pseudonimo di Sebastian oltre un anno fa. Dopo 18 mesi, Federico Abad rivela al mondo il suo nome.

"Qui in Argentina le reti internet sono molto lente, e i film arrivano nei cinema troppo tardi, circa un anno dopo rispetto alle prime negli Stati Uniti". Chi decide di vedere un film in streaming ha la necessità di "iniziare il download il giorno prima", ed è così che Abad è andato alla ricerca "di una soluzione migliore": la pirateria per sconfiggere i ritardi, l'interfaccia semplice per fare in modo che anche sua madre potesse usufruirne.

"L'idea era di fare in modo che si potesse vedere un film con un paio di click", spiega Abad, e da quella idea nasceva uno dei software dal maggiore successo di pubblico degli ultimi anni. Un successo che lo stesso Federico Abad non riusciva a gestire, così come il team di sviluppo originale: "L'intero team ha deciso di andarsene, e così sono rimasto solo", ha dichiarato il ventinovenne.

Di riflesso, la community di sviluppatori si è subito mostrata interessatissima al progetto e Abad, totalmente sacrificatosi per il progetto, perdeva anche la fidanzata. I soldi non sono mai stati il motivo principale nello sviluppo di Popcorn Time: "Abbiamo ricevuto molte offerte di business criminali", ha dichiarato l'argentino. "Ci dicevano che avremmo potuto guadagnare anche 10 mila dollari la settimana. L'offerta era di 5 dollari ogni volta che qualcuno installava spyware o malware in modo da manipolare i banner pubblicitari".

Altri volevano invece rubare informazioni sugli utenti del servizio, come le password utilizzate, con la possibilità per Abad e soci di capitalizzare cifre nell'ordine dei milioni di dollari: "Abbiamo rifiutato tutte le offerte. Non volevamo creare tutto questo per soldi, volevamo esclusivamente offrire un buon servizio e non qualcosa che andasse a distruggere i computer della gente", ha specificato Abad.

Passando i mesi Popcorn Time otteneva un successo di pubblico sempre maggiore, con il team che diventava via via sempre più nervoso per le possibili rappresaglie delle firme del mondo cinematografico. Il colpo finale è stato quando un avvocato della Warner Bros ha iniziato a visitare le pagine di tutti i componenti del team, nonostante le misure precauzionali prese dagli stessi.

Federico Abad e i colleghi abbandonavano così la barca il 14 marzo 2014, lasciando il compito di portarla avanti alla community di sviluppatori. Il ventinovenne racconta di non avere rimorsi, nonostante il padre gli ricordi spesso della possibilità infranta di divenire milionario. Ma lui risponde: "No papà, avrei potuto finire in prigione. E preferisco stare con te".

27 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
devilred09 Settembre 2015, 19:45 #1
ecco perche' doveva rimanere nell'anonimato, tanto non lo c@ga nessuno.
dr-omega09 Settembre 2015, 20:19 #2
Probabilmente ora che si è rivelato verrà assunto da qualche big del settore.

Io lo stimo comunque.
Gylgalad09 Settembre 2015, 20:46 #3
stima assoluta
DarkmanDestroyer09 Settembre 2015, 21:00 #4
giu il cappello, seriamente...
e un pedatone virtuale alle mayor, tutte...
rompono perchè i loro interessi miliardari vengono stuzzicati, e ci vendono poi software che fanno acqua, per rimpolpare altri business (sopra citati)...
colui che ha detto no all'oro sporco ha tutta la mia stima, anche se rivelarsi non so quanto gli convenga. ora più che la fama lo seguiranno i rompiballe...
madnesshank09 Settembre 2015, 21:50 #5
ci sono uomini come lui, o come Linus Torvalds o Richard Stallman... e poi c'è la feccia come Jobs e simili. Un'umanità migliore sarebbe quella capace di ammirare i primi e non i secondi.
LORENZ009 Settembre 2015, 21:53 #6
"la pirateria per sconfiggere i ritardi, l'interfaccia semplice per fare in modo che anche sua madre potesse usufruirne."

...e ringraziamolo pure!!! con tutto l'odio che si puo' avere verso siae e soci, io non me ne vanterei di aver trovato un modo per piratare i films e distribuirli gratuitamente in un modo cosi' semplice per tutti...
...eleviamolo a eroe...tanto ormai il mondo va davvero tutto alla rovescia...
madnesshank09 Settembre 2015, 22:12 #7
Internet è un luogo sacro di condivisione, non un mercato. La pirateria è uno strumento di giustizia, uguaglianza e altruismo sociale. Ogni singolo bit di internet deve scorrere libero. Brevetti software, copyright, drm e proprietà intellettuali sono letame.
Gylgalad10 Settembre 2015, 01:09 #8
Originariamente inviato da: LORENZ0
"la pirateria per sconfiggere i ritardi, l'interfaccia semplice per fare in modo che anche sua madre potesse usufruirne."

...e ringraziamolo pure!!! con tutto l'odio che si puo' avere verso siae e soci, io non me ne vanterei di aver trovato un modo per piratare i films e distribuirli gratuitamente in un modo cosi' semplice per tutti...
...eleviamolo a eroe...tanto ormai il mondo va davvero tutto alla rovescia...


appunto
finché la gente paga ancora 20+ euro un dvd il monda va proprio alla rovescia!
[K]iT[o]10 Settembre 2015, 01:16 #9
Originariamente inviato da: madnesshank
Internet è un luogo sacro di condivisione, non un mercato. La pirateria è uno strumento di giustizia, uguaglianza e altruismo sociale. Ogni singolo bit di internet deve scorrere libero. Brevetti software, copyright, drm e proprietà intellettuali sono letame.


amen
IlNiubbo10 Settembre 2015, 02:19 #10
Originariamente inviato da: madnesshank
Internet è un luogo sacro di condivisione, non un mercato. La pirateria è uno strumento di giustizia, uguaglianza e altruismo sociale. Ogni singolo bit di internet deve scorrere libero. Brevetti software, copyright, drm e proprietà intellettuali sono letame.


Non ho capito bene come sosterresti economicamente i progetti. Spiegheresti meglio?

Senza diritti cinematografici i film di holliwood non esisterebbero e a molti non piacerebbe per niente, me compreso.

Secondo me la soluzione sono prezzi adeguati come su Steam o Netflix. Che poi sia più comodo non pagare è un altro discorso

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^