Il caso ElonJet straripa: Twitter sospende gli account di molti giornalisti

Il blocco di ElonJet ha scatenato un mezzo putiferio su Twitter. Stando a quanto si può vedere sulla piattaforma, gli account di numerosi giornalisti statunitensi che si occupano di Elon Musk - Ryan Mac del New York Times, Donie O'Sullivan della CNN, Drew Harwell del The Washington Post e molti altri - sono stati sospesi.

Una decisione ricollegabile proprio al caso ElonJet. Secondo quanto dichiarato dal nuovo proprietario di Twitter, i giornalisti avrebbero cercato di "aggirare il ban" sui profili che tracciano la sua posizione in tempo reale pubblicando su Twitter i collegamenti agli account di ElonJet su Facebook e Mastodon.

Il capo della fiducia e della sicurezza del social, Ella Irwin, ha rimandato al recente aggiornamento delle politiche di Twitter, dove si vieta la condivisione di informazioni in tempo reale sulla posizione, incluse quelle condivise direttamente su Twitter o tramite collegamenti a URL di terze parti. "Senza commentare account specifici, posso confermare che sospenderemo tutti gli account che violano le nostre politiche sulla privacy e mettono a rischio altri utenti", ha affermato Irwin. "Non facciamo eccezioni a questa politica per giornalisti o altri account".

"Hanno pubblicato la mia esatta posizione in tempo reale, fondamentalmente le coordinate per un assassinio, in (ovvia) violazione diretta dei termini di servizio di Twitter", ha aggiunto Musk. Nelle scorse ore l'imprenditore ha spiegato che un'auto che trasportava uno dei suoi figli è stata seguita da un "folle stalker" che pensava che all'interno vi fosse Musk. Per questa vicenda ha accusato ElonJet, seppur in molti esprimano perplessità sulla correlazione.

Musk ha anche indetto un sondaggio (aperto due volte con la motivazione che il primo aveva troppe opzioni) chiedendo ai suoi seguaci quando dovrebbe annullare la sospensione degli account dei giornalisti e l'opzione Now è quella al momento più votata. Se il magnate seguirà quanto fatto in passato, l'andamento del sondaggio dovrebbe influenzarne le decisioni. Rispondendo a diversi tweet, Musk ha persino paventato il reintegro di ElonJet, a patto che la pubblicazione dei voli non sia in tempo reale ma ritardata.

Nel frattempo, è stato sospeso anche l'account ufficiale di Mastodon (@joinmastodon), una delle alternative più gettonate a Twitter. Sebbene non vi sia certezza sulla motivazione, sembra che anche in questo caso vi sia di mezzo un tweet su ElonJet, nello specifico uno che rimandava all'account su Mastodon.

Inoltre, sembra che Twitter stia impedendo di pubblicare link verso Mastodon. In particolare, twittando collegamenti verso Mastodon.social, Mastodon.lol, Mastodon.xyz, Mastodon.au, Mastodon.ie, Mastodon.scot, Mastodonapp.uk, Mastodon.world e altri indirizzi, molti utenti hanno visto comparire un errore che diceva "non possiamo completare questa richiesta perché questo collegamento è stato identificato da Twitter o dai nostri partner come potenzialmente dannoso".

Musk ha promesso di rendere Twitter un'agorà basata sulla "libertà di parola", ma gli ultimi sviluppi sembrano configurare un regno dove il volubile sovrano decide cosa è giusto e cosa no. Non molto diverso dal "business as usual" della precedente gestione di Twitter, ma con l'aggravante dell'imprevedibilità.