IA generative e immagini, il rischio plagio è dietro l'angolo
Un esperimento dimostra come vi sia un rischio elevatissimo per le IA di produrre materiale coperto da diritto d'autore, con le possibili conseguenze legali del caso. Tutto il settore poggia su fondamenta di carta velina?
di Andrea Bai pubblicata il 12 Gennaio 2024, alle 17:51 nel canale WebMidjourney










Cineca inaugura Pitagora, il supercomputer Lenovo per la ricerca sulla fusione nucleare
Mova Z60 Ultra Roller Complete: pulisce bene grazie anche all'IA
Renault Twingo E-Tech Electric: che prezzo!
Warner Bros. riporterà al cinema i Gremlins dopo 37 anni: uscita fissata per novembre 2027
Hai usato il 'Pezzotto'? Ora anche la Serie A, dopo DAZN, vuole farti pagare (più di 500€)
TeraFab: Musk vuole costruire la fabbrica di chip più grande del mondo?
Lo compri una volta, lo giochi dove vuoi: PlayStation intende seguire l'esempio di Xbox Play Anywhere?
Qiantinuum annuncia Helios, "il computer quantistico più potente al mondo"
Samsung Galaxy S26 Ultra: una sola novità tra i sensori delle fotocamere
Google prepara Gemini 3 Pro e Nano Banana 2: arrivo previsto entro fine anno
TVS non è solo moto e scooter: ecco la e-bike Cilo Tanay HC1 in carbonio
Alexa+ arriva su BMW: gli automobilisti potranno conversare in maniera naturale con l'auto
Gemini Deep Research arriva su Google Finance: la nuova IA proverà ad anticipare il mercato
Rinvii a catena, Marvel 1943: Rise of Hydra slitta oltre il 2026 a data da destinarsi
Xiaomi inaugura uno spazio dedicato ai fan durante le Nitto ATP Finals 2025
Rilasciate le specifiche di Bluetooth 6.2: mai più dongle USB dedicati per tastiere e mouse?
L'obiettivo che mette tutto a fuoco: la rivoluzione ottica arriva dalla Carnegie Mellon









47 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoovvio
Mi sembra del tutto ovvio che siano simili se non uguali , secondo voi le IA con cosa sono state trainate. Il punto e' proprio quello con cosa sono state istruite quindi mi dispiace ma il concetto di copyright rimane e le societa' che sviluppano IA devono pagare i diritti , troveranno di sicuro un accordo. Saluti a tuttiÈ semplicemente un discorso talmente infarcito di disinformazione e "benaltrismo" (aka, "allorismo", o in English, "whataboutism"
L'IA generativa non è uno strumento. Ficcatevelo bene in testa.
Esattamente come un pittore, uno scrittore, un compositore non sono strumenti.
Un pennello, una penna, o una chitarra sono strumenti.
L'IA generativa si serve di strumenti (in questo caso algoritmi) per dipingere, scrivere, o comporre un risultato strumentalmente agnostico. Chi paragona Photoshop a Midjourney, per esempio, non ha la più pallida idea di cosa stia parlando. È contenuto al pari delle più becere chiacchiere da bar.
E tutto ciò non fa altro che affossare ancor di più la verità a favore dell'incomprensione fraudolenta che aleggia intorno all'argomento.
Informatevi prima di parlare. Ma nel farlo, evitate di usare ChatGPT.
L'obiettivo finale è proprio quello. Avere masse non pensanti che si fidano di un software miracoloso in grado di rispondere a tutti. In realtà è solo un'illusione, un generatore artificiale di stronzate alimentato dalle basi di dati fornite per stimare i suoi parametri, le quali sono generate a mano da pseudo schiavi e piene di pregiudizi che fanno comodo al pensiero politico-culturale dominante.
.
In sostanza, stanno allenando i loro algoritmi usando illegalmente materiale prodotto da altri (i quali hanno speso bei soldibi per produrlo), ottenendo poi un compenso dall'utilizzo dei loro programmi IA.
.
Discorso diverso per Stabel diffusion, il quale è un programma open source e non ci guadagna nulla. Anche se deve chiedere il permesso di utilizzari sorgenti protette. Starà poi al legittimo proprietario accettare o meno.
Poi, in questo caso deve essere l'utente finale che dovrà pagare il giusto compenso se genera immagini, video, audio che ritraggono materiale protetto, sia che l'utente finale ci guadagni o meno.
.
Caso diverso se la perona fisica o giuridica che è titolare del copyright accetta che i prodotto generati tramite programmi opensource non producono guadagno "all'artista" (artista.. seee...) e non vuole essere remunerato.
.
Lo so, è quasi impossibile controllare centinaia di software e milioni di immagini. Però questo è.
Propongo quindi di sanificare Photoshop in modo che al massimo l'utente possa tracciare 2 o 3 linee poi il programma si blocca e per proseguire devi compilare online una dichiarazione formale che il tuo lavoro non lede al diritto di autore ed allegando un imposta di bollo di 99999€ perché la burocrazia ci deve mangiare su e
Già, perché scrivere "videogame plumber" è la stessa cosa che disegnare Mario da zero
E dove trovo in Photoshop il comando per disegnare automaticamente i personaggi Disney? Uhmmm?
Del resto alle macchine della FIAT basta dire, "vai!" e quelle ti saltano, da sole, tutti i semafori rossi che è un piacere, giusto?
Cosa ci sarebbe di "volutamente [...] protetto da diritto d’autore" nelle parole "videogame plumber"?
Come dire, "non capisco dove sia il problema nel vendere una stampante che alla pressione di un pulsante possa stampare tutti i romanzi degli ultimi 10 anni, qualsiasi stampante è in grado di farlo se gli dai il giusto file".
Il punto non è che sia "in grado di produrlo [...] se gli si danno i giusti input", è che "i giusti input" sono ridotti a delle semplici frasette, e lo possono essere solo perché per produrlo attinge a, e usa illegalmente, materiale protetto da copyright.
Del resto tipicamente basta prendere una penna, appoggiarla su un pezzo di carta, dire "scrivi un best-seller horror!" et voilà, quella ti scrive automaticamente l'ultimo romanzo di Stephen King, paro paro
e non riescono a distinguere il concetto dello strumento AI dalle società che offrono servizi.
non mi spaventano gli stupidi, gli ignoranti si.
nel caso del NYT vs Ms il possessore dell'hardware sul quale runna l'AI possiede dopo lecito acquisto copie dei giornali coi quali produrre la base di dati coi quale allena l'AI.
c'è stato un acquisto, bon, finito. non vinceranno la causa. è come andare in causa contro le biblioteche perchè permettono a terzi la fruizione della base di dati.
vanno in causa perchè l'AI genera un testo ?
esistono da 50 anni generatori testuali, basta minchiate, quello che è migliorato è la forma, lo stile del testo, ma questo non vuol dire un cazzo, se la MS avesse un dipendente umano che scimmiotta un paio di articolisti del NYT ?
che cambierebbe ?
quanti sono gli scimmiottatori nel mondo, migliaia. non aggiungiamo al discorso anche i ghost writers che servono per arrivare alle canoniche 500 pagine del bestseller da walmart.
la causa di NYT è persa, pensavano di portare la MS al cease and desist, ma hanno sbagliato, tra l'altro il NYT è quasi in amministrazione controllata e questa mossa mi sa di ultima spiaggia, manca la spallata finale per chiudere tutto e arriverà a breve.
e non riescono a distinguere il concetto dello strumento AI dalle società che offrono servizi.
non mi spaventano gli stupidi, gli ignoranti si.
Beh, se le IA generative più in voga e pubblicamente disponibili del momento non fossero state addestrate con materiale protetto da copyright... il problema non si sarebbe assolutamente posto. Purtroppo, ormai, non c'è bisogno di distinguere nulla da niente. Se così non fosse stato, semplicemente non ci sarebbero abbastanza dati (e di tale qualità
Dici che "le società offrono servizi." Aldilà della pericolosa genericità dell'affermazione (ai limiti del "corporate jargon"
Per quanto riguarda la tua (evidentemente a me diretta) chiosa: ti consiglio di non scendere in attacchi personali e di mantenere un tono argomentativo con raziocinio e lucidità. Mi sarebbe davvero molto semplice usare tale chiosa contro la tua persona (virtuale, sia chiaro), ma comprendo che quando le fondamenta del proprio "credo" vengono messe in discussione con fatti e palesi dimostrazioni, gli animi si scaldano... e la ragione abbandona temporaneamente la sua dimora per lasciar spazio all'ego e al suo minacciato orgoglio. È perfettamente normale, ed essere padroni delle proprie emozioni non è decisamente una cosa da tutti. In ogni caso, colgo l'occasione per specificare che, sì, la stupidità nella sua forma "senziente" e "semovente" mi spaventa ancora, ma l'ignoranza no, essa non mi spaventa, in quanto si può ovviare con la conoscenza. L'ignoranza è una condizione passeggera, la stupidità è (spesso) permanente. Ma quest'ultima, fortunatamente, è di facile individuazione. Prendendo in prestito una citazione di Albert Einstein, se per lui la "follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi," per me la stupidità è "ripetere sempre le stesse sciocchezze aspettandosi che diventino reali."
Seguendo il filo logico (o illogico) che vuole le IA allenate con materiale protetto da copyright e poi le IA usate per generare contenuto palesemente scopiazzato potremmo pensare che chi crea arte per guadagnare potrebbe smettere di produrla visto che il giorno dopo le IA possono approfittare delle nuove immagini e persone senza scrupoli rubare il lavoro altrui per divulgarlo gratuitamente
Questo porterebbe solo all’impoverimento dei prodotti disponibili visto che la gente avrebbe meno voglia di fare e le IA smetterebbero di avere nuovo materiale e sarebbero costrette a creare con il deposito di informazioni che hanno.. solo che, almeno oggi, le IA difettano di fantasia, e questo porterebbe alla gente meno qualità artistica..
In pratica sarebbe come la favola dello scorpione e della rana.. la gente causerebbe la rovina di quello che vuole rubare vedendo nell’IA un facile modo per rubare l’arte altrui
È triste vedere come la tecnologia sia sempre più usata per rubare le cose agli altri al posto che migliorare la vita di tutti.. sembra un futuro molto triste al posto del futuro pieno di fantasia di star trek e dintorni..
Come il bagaglio culturale di ogni individuo ne forma anche il carattere e la creatività, allo stesso modo una IA deve poter accedere a quanto già fatto per poterlo riproporre in forma diversa o anche fare qualcosa di completamente diverso.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".