Google riceve un questionario dal CNIL e dalla UE per la questione privacy

Il CNIL su incarico dell'UE sta portando avanti un'indagine per chiarire alcuni aspetti delle nuove regole in termini di privacy introdotte da Google
di Fabio Boneschi pubblicata il 20 Marzo 2012, alle 17:08 nel canale WebProsegue a distanza il duro confronto tra le autority europee per la tutela della privacy e Google. Come ben noto il colosso di Mountain View ha da qualche settimana introdotto nuove regole per la gestione dei propri servizi che devono essere accettate, sostituendo il precedente assetto previsto. Il nuovo modello introdotto da Google porta con sé un'importante differenza: l'accettazione del regolamento non pò essere effettuata a livello di singolo servizio Google, quindi si creano sinergie trasversali tra i singoli servizi che non prevedono esplicite autorizzazioni agli utenti. Ne abbiamo parlato a questo indirizzo.
Per gestire la situazione molto complicata gli organi comunitari hanno delegato al CNIL francese l'inizio dei lavori e solo in presenza di maggiori elementi e dettagli verranno coinvolti i soggetti istituzionali centrali dell'Unione. Tra le prime azioni svolte dal CNIL appena ricevuto l'incarico c'è stata la richiesta nei confronti di Google di posticipare l'entrata in vigore del nuovo regolamento, richiesta disattesa da parte del colosso americano.
Da alcune ore il CNIL ha comunicato di aver inviato al CEO di Google Larry Page una lettera nella quale si esprime rammarico per la situazione e in particolare per la scelta di non posticipare l'entrata in vigore delle nuove regole. Nel documento disponibile online a questo indirizzo (PDF) vengono chieste a Google una serie di informazioni con l'intenzione di capire tutti i dettagli del regolamento e le motivazioni per le quali Google abbia deciso di introdurre tali termini. Tra gli oltre 50 quesiti troviamo domande relative alla modalità di archiviazione e cancellazione dei dati, alla soluzione prevista per il passaggio dai vecchi termini d'utilizzo al nuovo modello, oltre ai dettagli relativi alla condivisione di informazioni tra i vari servizi di Google.
Uno dei punti più discussi sarà sicuramente quest'ultimo e da una rapida lettura dei quesiti abbiamo trovato molto interesse in queste righe:
QUESTION 30. Will all of the personal data Google collects about users be combined into a single user profile? Or will some types of data be kept separately in service specific distinct profiles?
QUESTION 31.
a) Please confirm that advertising services will use personal data combined across several services.
b) Please indicate which personal data from other services are used by advertising services
Si chiede in pratica a Google come raccoglie i dati, come li relaziona tra loro e se tutti i dati utente gestiti dai vari servizi possono essere utilizzati per finalità pubblicitarie. In altre parole siamo al vero e proprio nocciolo della questione anche se Google fino a oggi ha sostenuto che le novità di regolamento introdotte intendono semplificare lo scenario con vantaggi per l'utente.
Per il momento la questione viene gestita ancora tra CNIL e Google, senza quindi un coinvolgimento dell' UE. Google ha tempo fino a inizio aprile per rispondere ai quesiti ma non è scontato che lo faccia, infatti pur avendo in passato garantito massima collaborazione alle istituzioni europee a inizio marzo ha scelto di introdurre il nuovo assetto di regole contravvenendo a un'esplicita richiesta.
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".