Google multata per 50 milioni di Euro dall'ente francese CNIL in ambito di protezione dati personali

Google multata per 50 milioni di Euro dall'ente francese CNIL in ambito di protezione dati personali

L'ente francese CNIL, che vigila a livello nazionale sul rispetto dei dati personali e rispettiva gestione, ha multato Google per circa 50 milioni di Euro. Diversi comportamenti contestati, fra cui la scarsa trasparenza sull'utilizzo dei dati personali finalizzati alle pubblicità mirate

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Web
Google
 

Il CNIL, acronimo di Commission Nationale de l'Informatique et des Libertés, è un'autorità francese di tipo amministrativo e indipendente a cui spetta il compito di vigilare sull'applicazione delle complesse leggi sulla tutela dei dati personali, in quei casi in cui si effettuino la raccolta, l'archiviazione e l'elaborazione di dati personali. Tutti i colossi internet, per intenderci, finiscono sotto questa particolare lente di ingrandimento francese.

Qualche tempo fa, verso al fine di maggio del 2018, due associazioni francesi si rivolsero al CNIL accusando Google di non essere molto chiara nelle procedure di raccolta dati finalizzata alla pubblicità mirata sul singolo utente (fonte CDRInfo). Le due associazioni, None Of Your Business (NOYB) e La Quadrature du Net (LQDN), sono state quindi ascoltate dal CNIL, che si è subito confrontata con la controparte della Commissione Europea per valutare se avesse l'autorità necessaria per indagare a livello nazionale, oppure se fosse necessario scalare a livello UE. Da notare che le due lamentele sono state portate avanti pochissimi giorni dopo l'entrata in vigore del GDPR, in un momento quindi già di per sé delicato dal punto di vista dell'adeguamento alle normative.

Ottenuto il via libera dalla UE, verso settembre il CNIL si è messo all'opera trovando riscontri nelle lamentele delle due associazioni. La creazione di un account Google su Android, ad esempio, necessitava di un gran numero di click (6 e oltre) prima di arrivare ad avere informazioni circa l'utilizzo futuro dei dati personali. Non solo: secondo il CNIL questi dati sono fumosi e per nulla dettagliati, lasciando quindi l'utente per nulla informato sull'utilizzo che Google farà delle sue credenziali e dei suoi dati. Ancora meno informazioni, inoltre, sulle modalità utilizzate da Google per "cucire addosso" la pubblicità mirata all'utente.

Quanto basta, insomma, per imporre una multa di 50 milioni di Euro al colosso statunitense, che per ora si dice pronto a valutare i prossimi passi. Ovviamente sono stati avviate delle comunicazioni fra CNIL e Google, ma anche in questo caso le risposte non sono state ritenute sufficientemente chiare. Terremo d'occhio la questione, informandovi su eventuali sviluppi.

2 Commenti
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giovanni6922 Gennaio 2019, 12:15 #1
Ridicoli!
50 milioni era il danno di un'oretta di casini di uno stagista di google...
E' tutto costo calcolato.
Axios200622 Gennaio 2019, 13:20 #2
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"Tutto qui? Ecco, tenga il doppio e prendo pure questa statua!" Cit. Mr Burns (I Simpson)

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