Google contro l'accordo fra Microsoft e OpenAI: distrugge la competizione sull'IA
Google ha sollecitato la Federal Trade Commission a esaminare l'accordo esclusivo tra Microsoft e OpenAI, sostenendo che ostacola la concorrenza nel settore dell'intelligenza artificiale. L'indagine della FTC potrebbe ridefinire gli equilibri nel mercato dell'IA.
di Nino Grasso pubblicata il 12 Dicembre 2024, alle 11:01 nel canale WebGoogleMicrosoftOpenAI
Il colosso di Mountain View ha lanciato un attacco contro Microsoft e OpenAI, chiedendo l'intervento della Federal Trade Commission (FTC) statunitense. Google sostiene che l'accordo esclusivo tra le due aziende crei ostacoli alla concorrenza nel crescente mercato dell'intelligenza artificiale. La richiesta di Google giunge in seguito all'avvio di un'indagine della FTC sulle pratiche commerciali di cloud computing di Microsoft e il loro potenziale impatto sui mercati.

L'accordo in questione obbliga chiunque desideri accedere ai modelli di OpenAI a utilizzare i server di Microsoft. L'esclusiva danneggia la concorrenza, secondo Google in base a quanto si legge su The Information, imponendo costi aggiuntivi ai rivali e impedendo loro di ospitare direttamente gli ultimi modelli di OpenAI. L'agenzia federale avrebbe già interpellato i principali concorrenti di Microsoft per valutare se l'accordo stia effettivamente ostacolando la loro capacità di competere nel settore dell'IA, e fra questi c'è anche Google.
Google contro l'accordo di esclusiva fra Microsoft e OpenAI
Le cifre in ballo sono considerevoli: solo nel 2024, infatti, Microsoft ha generato circa 1 miliardo di dollari dalla rivendita dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) di OpenAI. Inoltre, l'azienda di Redmond beneficia di un aumento delle entrate derivanti dall'affitto di server cloud e riceve una quota del 20% dei ricavi del partenr. OpenAI ha registrato entrate per circa 3 miliardi di dollari nel 2023 dalla vendita dei suoi LLM a clienti di alto profilo. L'accordo, di per sé chiaramente non illegale, potrebbe essere considerato anticoncorrenziale se le aziende riuscissero a dimostrare alla FTC che i costi di migrazione ai server Microsoft per accedere alla tecnologia di OpenAI sono talmente onerosi da creare uno svantaggio ingiustificato per i concorrenti.
Inoltre, potrebbe essere visto come un freno all'innovazione, poiché apparentemente disincentiva Microsoft dal competere direttamente con OpenAI sul mercato. La difesa di Microsoft potrebbe non essere molto complicata, visto che potrebbe citare i modelli di intelligenza artificiale venduti da Google e Amazon come prova del fatto che nel settore in realtà c'è già una "forte concorrenza". Tuttavia, questa argomentazione potrebbe non convincere la FTC, soprattutto nel caso in cui le vendite dei modelli IA dei concorrenti fossero molto inferiori rispetto a quelle di OpenAI.
La percezione che il mercato dell'IA sia dominato da un attore principale e consolidato potrebbe innescare un esame approfondito, soprattutto in un momento in cui gli Stati Uniti mirano a diventare leader mondiali nello sviluppo dell'intelligenza artificiale. Intanto, emergono segnali di possibili cambiamenti nell'accordo tra Microsoft e OpenAI, come ad esempio la volontà da parte di OpenAI di uscire dall'accordo per via della limitata quantità di server forniti da Microsoft.
Ma c'è un'altra variabile da considerare: Donald Trump ha annunciato che Andrew Ferguson prenderà il posto di Lina Khan come nuovo presidente della FTC. Il nuovo arrivato ha promesso di allentare la sorveglianza sulle grandi aziende americane, ad eccezione delle principali società tecnologiche, ma Ferguson vede l'IA come uno strumento per rimuovere i monopoli esistenti nel settore tech. La sua posizione, quindi, potrebbe essere allineata più con Microsoft che con Google.










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4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoGoogle pensa di essere onnipotente ed avere gli ing migliori al mondo, peccato che non sia così da un decennio. Basti pensare al processo di interview che hanno per gli ingengeri per farsi un'idea della schizofrenia che c'è in quel manicomio.
Se Google ancora si regge in piedi è grazie alla Search/Ads ed a Youtbe/ads. Un prodotto tirato fuori 20 anni fa, l'altro acquisito.
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