Google accetta di pagare 1,4 miliardi di dollari: multa record sulle violazioni della privacy

Google ha accettato di versare 1,375 miliardi di dollari al Texas per chiudere due cause legate a pratiche di raccolta dati giudicate illecite, tra cui tracciamento della posizione, ricerche in incognito e dati biometrici.
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 12 Maggio 2025, alle 10:18 nel canale Web
Privacy: Google patteggia con il Texas per quasi 1,4 miliardi di dollari
Al centro delle contestazioni c’erano le modalità con cui Google avrebbe raccolto e utilizzato dati sensibili dei cittadini texani. Le due cause riguardavano nello specifico:
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La raccolta non autorizzata di dati di geolocalizzazione, anche quando gli utenti avevano disattivato la cronologia delle posizioni.
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Il tracciamento delle ricerche effettuate in modalità Incognito, che secondo l’accusa non garantiva la reale anonimizzazione promessa.
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L’acquisizione e l’analisi di dati biometrici, come voce e geometria facciale, attraverso servizi come Google Photos e Google Assistant, senza un consenso informato e specifico.
Secondo Paxton, Google avrebbe “segretamente tracciato i movimenti delle persone, le loro ricerche private e persino le impronte vocali e facciali tramite i propri prodotti e servizi”, violando in modo sistematico la privacy dei texani.
Un risarcimento da record negli Stati Uniti
La cifra concordata rappresenta il più alto risarcimento mai ottenuto da un singolo stato americano in una causa sulla privacy contro Google. Fino ad oggi, nessuna azione legale statale aveva superato i 93 milioni di dollari di risarcimento per violazioni simili. Per fare un confronto, nel 2022 Google aveva già pagato complessivamente 391,5 milioni di dollari a 40 stati USA per pratiche di localizzazione giudicate scorrette, ma si trattava di un’azione collettiva multi-statale.
Nonostante la cifra record, Google ha precisato che l’accordo non comporta alcuna ammissione di colpa o responsabilità, né obbliga l’azienda a modificare i propri prodotti. “Questo accordo chiude una serie di vecchie rivendicazioni, molte delle quali già risolte altrove, relative a politiche di prodotto che abbiamo da tempo cambiato”, ha dichiarato il portavoce José Castañeda. L’azienda ha sottolineato di essere impegnata a rafforzare i controlli sulla privacy e di voler “mettere definitivamente alle spalle” queste controversie.
9 Commenti
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l'utente cornuto e mazziato
Non c'è stato nessun processo quindi nessun giudice ha sentenziato nulla, agli atti non risulta niente. Il contenzioso è stato risolto fra avvocati, "in privata sede". Una parte ha mosso delle presunte accuse, l'altra parte ha chiesto il patteggiamento mettendole a tacere; patteggiamento accettato e fine dei giochi. Le accuse restano presunte e quindi google può continuare a fare ciò che faceva prima. Evidentemente a google conveniva così piuttosto che andare a processo e scoperchiare il vaso di pandora.
Il prossimo che avrà voglia di muovere accuse simili, se vorrà portare google a processo non dovrà accettare il patteggiamento, e forse a quel punto, casomai vincesse (e con quali termini) un giudice potrà obbligare google a fare "qualcosa".
Il prossimo che avrà voglia di muovere accuse simili, se vorrà portare google a processo non dovrà accettare il patteggiamento, e forse a quel punto, casomai vincesse (e con quali termini) un giudice potrà obbligare google a fare "qualcosa".
Esatto.
Agli occhi di tutti, pagando, è come se avesse confermato le colpe.
Ma dal punto di vista legale, non c'è più alcuna accusa, quindi avanti tranquilli come prima.
Salvo il fatto di aver creato un precedente, e dar quindi strada ad altri che vogliano chiedere soldi...
Appunto, **avrebbe**, ma con la giustizia non si è mai sicuri di niente. Visto che per Google 1,375 mld sono briciole, e nel farlo acquisendo quei dati ci ha guadagnato sicuramente molto di più, pagano e finita lì.
Senza considerare eventuali implicazioni/limitazioni per un'eventuale condanna.
l'utente cornuto e mazziato
Già. Inoltre, secondo una ricerca di Proton, le Big Tech impiegano meno di 3 settimane di ricavi per pagare tutte le multe di un anno.
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