Gli USA richiedono le informazioni sugli account social ai viaggiatori ESTA

A coloro i quali viaggiano verso gli Stati Uniti secondo il programma ESTA sarà richiesto, per ora in via opzionale, di fornire le informazioni legate alla presenza sul web
di Andrea Bai pubblicata il 23 Dicembre 2016, alle 10:58 nel canale WebLa Customs and Border Protection, l'autorità statunitense che si occupa del controllo delle frontiere, ha iniziato a richiedere ai viaggiatori stranieri le informazioni sui propri account social media. La nuova norma è stata proposta a giugno e si applica solamente a quei viaggiatori che desiderano entrare negli Stati Uniti senza un visto e secondo quanto previsto dal programma ESTA. L'obiettivo, secondo l'amministrazione, è quello di identificare potenziali minacce.
La nuova norma è entrata in vigore giovedì ed attualmente la richiesta è opzionale: ai viaggiatori stranieri viene richiesto di inserire "informazioni associate alla presenza online" tramite un menu a tendina che permette di immettere i nom degli account per la maggior parte dei social network, compresi LinkedIn e Google+.
Non è chiaro se le informazioni raccolte possano essere utilizzate immediatamente per negare l'ingresso al paese. Lo scopo esplicito di questa misura è quello di identificare individui con legami a gruppi terroristici. La Customs and Border Protection ha comunque affermato che non negherà l'ingresso a coloro i quali dovessero rifiutarsi di inserire le informazioni relative ai propri account social media.
La misura ha innescato le polemiche degli attivisti dei diritti umani e delle società tecnologiche: l'American Civil Liberties Union e la Internet Association hanno condannato la proposta per la sua potenziale violazione della libertà di espressione e della privacy, osservando come alcuni individui potrebbero sentirsi in qualche modo obbligati ad inserire le informazioni sulla paura di vedersi negato l'ingresso. Le informazioni, inoltre, potrebbero essere passate al setaccio senza linee guida che siano chiare e trasparenti, sfruttate per potenziali abusi e a rischio sicurezza dal momento che vengono raccolte e conservate dal governo.
28 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoperche devo dargli il mio nikname su facebook? forse questi attivisti hanno una visione dei diritti umani un po "nebulosa"
quindi non hanno i diritto di controllare i loro confini?, vorresti che facessero o come in italia dove puoi entrare senza nessun controllo anche se hai scritto in faccia "sono un terrorista".
Prova andare in canada o australia, li si che si fanno controllo alla frontiere e in confronto gli usa sono dei pivelli.
Infatti, lo facevano già e ci sono anche stati casi eclatanti, ora te lo chiedono esplicitamente per pararsi il
perche devo dargli il mio nikname su facebook? forse questi attivisti hanno una visione dei diritti umani un po "nebulosa"
Il terrorista di turno:
1) è un santo quando usa sui social il suo vero nome e cognome
2) è un pericolo pubblico col suo nick del social, che NON ti fornirà secondo il programma ESTA e NON gli fregherà nulla delle conseguenze di non aver fornito, o fornito dati falsi, visto che le sue intenzioni sono penalmente ben peggiori.
Hai dichiarato alle autorità che usi su Twitter "pippo paperino" invece di "Ahmet ah bomb"?
Di una "gravità inaudita", per uno che vuole fare realmente una strage.
In pratica è un provvedimento assolutamente inutile nel 99,999% dei casi, che serve a dare solo una percezione di aumentata sicurezza nell'opinione pubblica, che in realtà non c'è.
Fermo restando che all'ingresso negli USA hanno già riconoscimento facciale, impronte e dati anagrafici completi, di tutti.
Non vedo che informazioni in più potrebbero ricavare rispetto a quelle che già devo mettere nel modulo ESTA che sono già molto più private!
E se anche mi obbligassero a dare l'amicizia a qualcuno, potrei sempre metterlo nella lista restrizioni così la bacheca, i like e le foto delle mie vacanze precedenti non le vedrebbero comunque.
Non vedo che informazioni in più potrebbero ricavare rispetto a quelle che già devo mettere nel modulo ESTA che sono già molto più private!
E se anche mi obbligassero a dare l'amicizia a qualcuno, potrei sempre metterlo nella lista restrizioni così la bacheca, i like e le foto delle mie vacanze precedenti non le vedrebbero comunque.
Credi forse che le autorità non siano in grado di vedere ogni cosa sui tuoi account social, anche senza il bisogno di essere nella tua lista amici?
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