'Genocidio di Gaza' e il difficile equilibrio della neutralità su Wikipedia: interviene il cofondatore Jimmy Wales
Il cofondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, ha criticato la voce "Gaza genocide" presente nell'enciclopedia libera, definendola parziale e contraria agli standard di neutralità del portale.
di Manolo De Agostini pubblicata il 05 Novembre 2025, alle 09:41 nel canale WebWikipedia
Come riportato da The Verge, Wikipedia è nuovamente al centro di una controversia sulla neutralità dei suoi contenuti. Il cofondatore Jimmy Wales è intervenuto direttamente nel dibattito sull'articolo "Gaza genocide" (Genocidio di Gaza), criticando la versione attuale e definendola "uno dei peggiori esempi di mancanza di neutralità" presenti sul sito.
Il 28 ottobre la voce "Gaza genocide" era stata "protetta" da un editor, bloccando temporaneamente le modifiche fino al 4 novembre per evitare guerre di editing e vandalismi. Si tratta di una procedura standard su Wikipedia, adottata quando un argomento diventa oggetto di forte contesa o di aggiornamenti contraddittori.

Wales è intervenuto il 2 novembre nelle discussioni interne, sostenendo che l'articolo, nella sua forma attuale, "afferma nella voce di Wikipedia che Israele stia commettendo un genocidio, un'affermazione fortemente contestata". Secondo lui, un approccio realmente neutrale dovrebbe introdurre la questione con una formula del tipo: "Diversi governi, ONG e organismi giuridici hanno descritto o respinto la caratterizzazione delle azioni israeliane a Gaza come genocidio".
Attualmente la voce si basa sulle conclusioni di indagini delle Nazioni Unite, dell'International Association of Genocide Scholars e di numerose organizzazioni per i diritti umani, che definiscono gli eventi in corso a Gaza come un genocidio. Tuttavia, Wales sostiene che la presentazione non rispetti le linee guida fondamentali dell'enciclopedia, che vietano di "dichiarare una conclusione legale" e impongono l'obbligo di citare fonti "significative e di alta qualità da tutte le parti in causa".
In un'intervista a CNN, Wales aveva già criticato la voce, definendola "una delle peggiori voci di Wikipedia degli ultimi tempi" e sostenendo che non rispetti "gli standard di neutralità della piattaforma".
La Wikimedia Foundation, attraverso la portavoce Lauren Dickinson, ha chiarito che il cofondatore non ha avuto alcun ruolo nella protezione della pagina. "Solo i volontari amministratori possono applicare una protezione temporanea, per evitare edit ostili o guerre di modifiche", ha spiegato Dickinson, aggiungendo che i commenti di Wales riflettono opinioni personali, non direttive della Fondazione.
Le dichiarazioni di Wales hanno comunque acceso il dibattito all'interno della comunità. Alcuni editor hanno criticato la sua presa di posizione, definendola "un'inaccettabile interferenza" e sostenendo che l'articolo sia frutto di un lungo processo collettivo. "È sbagliato suggerire che la comunità abbia prodotto un lavoro di scarsa qualità su una delle voci più discusse e controllate del sito", ha commentato uno degli editor coinvolti.

Jimmy Wales
La controversia arriva in un momento di forte pressione politica su Wikipedia. Negli ultimi mesi, esponenti conservatori statunitensi hanno accusato la piattaforma di orientamento ideologico progressista. Dopo un rapporto dell'Anti-Defamation League che denunciava "pregiudizi anti-israeliani", il senatore repubblicano Ted Cruz ha chiesto chiarimenti alla Wikimedia Foundation su come intenda contrastare il bias (pregiudizio) editoriale. Elon Musk, a sua volta, ha rilanciato le critiche con la creazione di Grokipedia, una versione alternativa e controversa del modello di Wikipedia, su cui lo stesso Wales si è espresso in modo alquanto scettico.
Wales ha ribadito che il compito degli editor non è "prendere posizione nel dibattito", ma documentarlo "in modo accurato e imparziale". Una dichiarazione che riporta l'attenzione sul cuore del progetto Wikipedia: essere una fonte di conoscenza libera, ma costruita con equilibrio e trasparenza, anche - e soprattutto - nei casi più divisivi.










Recensione OnePlus 15: potenza da vendere e batteria enorme dentro un nuovo design
AMD Ryzen 5 7500X3D: la nuova CPU da gaming con 3D V-Cache per la fascia media
SONY BRAVIA 8 II e BRAVIA Theatre System 6: il cinema a casa in formato compatto
Accise sui km percorsi invece che sul carburante: l'idea britannica per le auto elettriche
Offerta Amazon TOP: il richiestissimo Samsung Crystal 4K 2025 da 55'' scende a soli 345€
Qualcomm porta l'AI nei PC industriali con i nuovi processori Dragonwing IQ-X
UE pensa a nuovi dazi sui pacchi low cost: colpiti Shein e Temu
Evotrex promette la roulotte del futuro, con generatore e energia green
AMD non teme la bolla: gli investimenti nell'intelligenza artificiale sono una scommessa già vinta
Horizon Steel Frontiers: il nuovo MMORPG della saga salta PS5 e fa discutere i fan
DJI Neo 2: il nuovo mini drone da 151 grammi che decolla dal palmo della mano e segue ogni movimento
Svolta per le centrali a batteria: Peak Energy userà le batterie agli ioni di sodio
Truffa da 1 miliardo di dollari attraverso siti falsi: Google porta l'azienda cinese in tribunale
Oggi il Black Friday in anticipo fa crollare i prezzi di MacBook Pro chip M5, TV LG OLED e QNED, smartphone Samsung Galaxy e altro
Black Friday anticipato su Amazon: soundbar Hisense e LG da 240 e da 300W con subwoofer wireless in super offerta da 89,99€
ARC Raiders si espande con il nuovo aggiornamento: arriva la nuova mappa e un nemico più potente della Regina
Solo svantaggi per gli utenti: Apple prova a smontare (di nuovo) il DMA europeo con uno studio









81 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoO le parole e i termini contano o buttiamo tutto nel cesso insomma
Magari non sono esageratamente di parte questo gli va riconosciuto sia chiaro ma che tendano sempre dalla stessa parte mi sembra palese.
Poi sia chiaro ritengo che l'assoluta neutralità sia una chimera che nessuno è in grado di mantenere ma apprezzerei che si dicesse apertamente che pur cercando la neutralità questa è loro lettura dei fatti e non spacciarsi per assolutamente neutrali.
O le parole e i termini contano o buttiamo tutto nel cesso insomma
Concordo
O le parole e i termini contano o buttiamo tutto nel cesso insomma
Se si prende per buona la definizione che ho trovato con google come primo risultato:
"Metodica distruzione di un gruppo etnico o religioso, compiuta attraverso lo sterminio degli individui e l’annullamento dei valori e dei documenti culturali."
Secondo me ci rientra al 100% nella definizione di genocidio e senza volerci mettere alcuna visione politica ma guardando semplicemente ai fatti.
Non a caso sono in atto anche operazioni non militari con il preciso scopo di sminuire la cultura, valori, storia ecc... di tutti i popoli confinanti con una precisa propaganda.
A mio parere è innegabile che vi sia una precisa volontà di annullamento sia fisico che culturale di quei popoli.
Poi sia chiaro non entro nel merito del fanno bene o fanno male che sono questioni politiche ma ribadisco che vi sia la volontà di cancellazione totale non capisco come possa non essere palese.
O le parole e i termini contano o buttiamo tutto nel cesso insomma
Il "secondo me" NON esiste, per genocidio esiste una definizione chiara dal vocabolario e bisogna vedere se corrisponde oppure no.
[I]Il genocidio è un crimine internazionale che consiste in atti commessi [B]con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo [COLOR="DarkRed"]nazionale[/COLOR][/B], etnico, razziale o religioso. [/I]
Il punto è se la Palestina è riconosciuta come stato a tutti gli effetti, quindi [U]con dei confini ben delineati[/U] e con una popolazione con cittadinanza palestinese. La risposta è no, la Palestina non esiste sotto questi aspetti quindi non è un genocidio.
Detto ciò questa storia del "genocidio" è solo una terminologia, di fatto c'è uno sterminio in atto.
Dopodichè è palese che la propaganda occidentale lo nasconda.
Idem Wikipedia che costituisce un punto per veicolare le informazioni a livello mondiale è indirettamente controllato da noi occidentali.
O le parole e i termini contano o buttiamo tutto nel cesso insomma
Ma che non sia un genocidio lo dici tu che sei coschizza il parassita, ma leggendo la definizione della parola e soprattutto guardando il giudizio emesso da una istituzione come l'ONU, parlare di genocidio in atto non è sbagliato.
Se dovessi scrivere io la pagina relativa alla questione, scriverei che l'ONU (mica pincopalla) ha definito l'operazione militare come un genocidio, a torto o ragione.
Non esprimerei una opinione personale, ma metterei nero su bianco quando deciso da una istituzione che comprende 193 Stati.
Dire qualcosa di diverso o non prendere in considerazione quanto è stato definito dall'ONU è esprimere una opinione personale o ripotare quella di qualcuno "che ha peso" ma che rappresenta anche una parte in diretto conflitto e a questo punto si riporta un pensiero politicizzato o quanto meno che cerca di edulcorare la pillola rispetto al giudizio espresso da una istituzione ben più rappresentativa.
[I]Il genocidio è un crimine internazionale che consiste in atti commessi [B]con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo [COLOR="DarkRed"]nazionale[/COLOR][/B], etnico, razziale o religioso. [/I]
Il punto è se la Palestina è riconosciuta come stato a tutti gli effetti, quindi [U]con dei confini ben delineati[/U] e con una popolazione con cittadinanza palestinese. La risposta è no, la Palestina non esiste sotto questi aspetti quindi non è un genocidio.
Detto ciò questa storia del "genocidio" è solo una terminologia, di fatto c'è uno sterminio in atto.
Dopodichè è palese che la propaganda occidentale lo nasconda.
Idem Wikipedia che costituisce un punto per veicolare le informazioni a livello mondiale è indirettamente controllato da noi occidentali.
No, la questione territoriale non conta assolutamente. Non è che puoi eliminare tutti quelli che non sono parte uno Stato definito (o occupano più Stati) e dire che non è genocidio. Infatti si parla anche di gruppo etnico o in questo caso, religioso.
Stai facendo lo stesso ragionamento che ha fatto la Turchia quando è andata a sterminare i Curdi: i Curdi non sono una nazione, per cui non c'è stato genocidio.
Il fatto di aver raso al suolo qualsiasi cosa, senza criterio, lasciando la popolazione senza aiuti per mesi, con chiaro intento punitivo collettivo, è già condizione che fa suonare il campanello e fa pensare che l'intenzione sia quella di ridurre la popolazione alla fame e cacciarla completamente per occuparne illegalmente il territorio.
Già infatti hanno allargato il confine.
[I]Il genocidio è un crimine internazionale che consiste in atti commessi [B]con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo [COLOR="DarkRed"]nazionale[/COLOR][/B], etnico, razziale o religioso. [/I]
Il punto è se la Palestina è riconosciuta come stato a tutti gli effetti, quindi [U]con dei confini ben delineati[/U] e con una popolazione con cittadinanza palestinese. La risposta è no, la Palestina non esiste sotto questi aspetti quindi non è un genocidio.
Detto ciò questa storia del "genocidio" è solo una terminologia, di fatto c'è uno sterminio in atto.
Dopodichè è palese che la propaganda occidentale lo nasconda.
Idem Wikipedia che costituisce un punto per veicolare le informazioni a livello mondiale è indirettamente controllato da noi occidentali.
Al di là che ti ha già risposto CrapaDiLegno ma soprattutto quella definizione non è che prevede che debbano esserci tutte quelle caratteristiche contemporaneamente ma anche solo UNA di esse.
Il fatto che ci sia o meno uno stato non cambia assolutamente niente.
[I]Il genocidio è un crimine internazionale che consiste in atti commessi [B]con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo [COLOR="DarkRed"]nazionale[/COLOR][/B], etnico, razziale o religioso. [/I]
Il punto è se la Palestina è riconosciuta come stato a tutti gli effetti, quindi [U]con dei confini ben delineati[/U] e con una popolazione con cittadinanza palestinese. La risposta è no, la Palestina non esiste sotto questi aspetti quindi non è un genocidio.
Detto ciò questa storia del "genocidio" è solo una terminologia, di fatto c'è uno sterminio in atto.
Dopodichè è palese che la propaganda occidentale lo nasconda.
Idem Wikipedia che costituisce un punto per veicolare le informazioni a livello mondiale è indirettamente controllato da noi occidentali.
Sbagliato, il "nazionale" è solo uno dei parametri la "O" è alternativa, non lega solo razziale e religioso, ma tutte le definizioni, in teoria basterebbe che uno solo tra nazionale, etnico, razziale, religioso sia rispettato.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".