Garante privacy francese: Google Anaylitcs non rispetta regolamenti Ue

Garante privacy francese: Google Anaylitcs non rispetta regolamenti Ue

Il garante della privacy francese (Cnil) si allinea alle decisioni dei garanti austriaco e olandese che già si erano occupati del flusso dei dati in uscita dall'Europa con destinazione gli Stati Uniti

di pubblicata il , alle 12:01 nel canale Web
Google
 

Il trasferimento dei dati personali verso gli Stati Uniti tramite Google Analytics, ovvero lo strumento che aiuta a monitorare le prestazioni dei siti web, viola il regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr). È una disposizione del garante della privacy francese (Cnil), che si allinea alle decisioni simili prese dai garanti austriaco e olandese all'inizio dell'anno.

A sollecitare l'intervento del Cnil è stata l’associazione europea ‘Noyb – My privacy is none of your business’ attraverso una serie di denunce. Nella nota dell'autorità francese, viene considerato "illegale" il trasferimento di dati provenienti da cittadini europei verso gli Stati Uniti in quanto non aderente alle disposizioni del Gdpr.

Google Analytics

Il Cnil chiede ai gestori di siti in Francia di conformarsi al Gdpr e, "se necessario, di non utilizzare più lo strumento nelle condizioni attuali”. Si tratta di un nuovo attacco alla casa di Mountain View da parte delle istituzioni europee, dopo che Google deve già gestire le conseguenze della Legge sul Copyright, attraverso la quale l'Ue punta a tutelare i proprietari dei diritti sui contenuti rispetto al loro uso sui canali dei colossi del web.

Il giro di vite ha già scatenato la reazione di Meta, la holding di Facebook, la quale ha minacciato di abbandonare l'Europa se ulteriori decisioni in tal senso verranno prese. Anche in questo caso, il motivo del contendere riguarda il trasferimento dei dati dall'Unione Europea agli Usa, in passato tutelato dal "Privacy Shield", una legge statunitense che conferiva alle autorità americane il diritto di raccogliere dati personali sugli utenti dell'Ue, il quale viene adesso considerato superato dalle autorità europee.

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2 Commenti
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Cfranco11 Febbraio 2022, 12:38 #1
"Privacy Shield" ... viene adesso considerato superato dalle autorità europee


Più che le autorità europee, sono gli USA ad aver fatto delle leggi che in pratica hanno cancellato la loro parte di trattato.
E adesso le società USA vengono a piangere in Europa e a chiedere esenzioni ?
Un trattato c' era ed è responsabilità unica degli americani il non averlo rispettato.
Loro hanno fatto il casino, che se ne assumano le conseguenze
Sandro kensan11 Febbraio 2022, 19:27 #2
Siamo una colonia USA per cui ci adegueremo, comunque io protesto.

Parlando ad un evento lunedì, Vince Cable, che ha servito come ministro degli Affari e dell'Industria per cinque anni nel governo di coalizione guidato da David Cameron, ha detto che la decisione contro il gigante tecnologico cinese è stata presa "perché gli americani ci hanno detto che dovremmo farlo".


https://www.euractiv.com/section/po...ormer-minister/

Se si è interessati all'argomento c'è la registrazione video in inglese del Ministro di UK in cui spiega che ha chiesto ai servizi segreti inglesi se c'è un problema per la sicurezza nazionale della Gran Bretagna. I servizi hanno categoricamente negato alcun problema in tal senso. Il Ministra ha affermato che Huawei è stata bannata da UK perché gli USA ci hanno detto di farlo. Inoltre il Ministro si è lamentato per il danno alla GB che questo Ban ha comportato.

Siamo una colonia per cui anche se c'è violazione della Privacy faremo in modo che nulla cambi per gli interessi USA.

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