Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0: cosa c'è da sapere e perché il 30 giugno è una data cruciale

Il 30 giugno sarà l'ultima data utile per opporsi al cambiamento del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0. Oltre quella data tutti i cittadini italiani, se accetteranno, si ritroveranno un nuovo strumento per la gestione dei dati sanitari che però sta riscuotendo qualche lamentela sulla privacy. Ecco tutto quello che dovete sapere.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 29 Giugno 2024, alle 07:54 nel canale WebIl sistema sanitario italiano sta per subire una trasformazione digitale significativa con l'introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 (FSE 2.0). Questo nuovo strumento promette di rivoluzionare la gestione dei dati sanitari dei cittadini, ma solleva anche importanti questioni riguardanti la privacy e il controllo dei dati personali. Con l'avvicinarsi della scadenza del 30 giugno 2024, è fondamentale comprendere cosa sta accadendo e quali decisioni i cittadini italiani devono prendere.
Cos'è il FSE 2.0 e come si differenzia dal suo predecessore?
Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) attuale è un archivio digitale che raccoglie informazioni e documenti sanitari relativi alla storia clinica di ogni cittadino. Introdotto nel 2012, il FSE ha finora operato principalmente a livello regionale, con differenze significative tra le varie regioni italiane. Questa frammentazione ha portato a una mancanza di uniformità nella gestione dei dati e ha limitato l'accesso alle informazioni da parte degli operatori sanitari di regioni diverse.
Il FSE 2.0 rappresenta un'evoluzione sostanziale di questo sistema. Nato da un decreto ministeriale del settembre 2023 e finanziato con fondi del PNRR, il nuovo fascicolo si propone come un'infrastruttura nazionale unificata. L'obiettivo è creare un formato standardizzato per i dati sanitari, accessibile in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale.
I vantaggi del FSE 2.0 sono molteplici:
- Accessibilità uniforme: Gli operatori sanitari potranno consultare i dati dei pazienti indipendentemente dalla regione di provenienza.
- Dati strutturati: Le informazioni saranno organizzate in un formato coerente e facilmente analizzabile.
- Servizi digitali avanzati: I cittadini potranno prenotare e pagare le prestazioni sanitarie direttamente online.
- Continuità assistenziale: La disponibilità di una storia clinica completa favorirà una migliore gestione dei pazienti, soprattutto quelli con condizioni croniche o complesse.
La questione del "pregresso" e la scadenza del 30 giugno
Uno degli aspetti più discussi del passaggio al FSE 2.0 riguarda l'integrazione dei dati sanitari precedenti al 19 maggio 2020, data in cui è stata eliminata la necessità del consenso esplicito del paziente per l'alimentazione del fascicolo. Questi dati "pregressi" comprendono tutte le informazioni sanitarie generate dal Servizio Sanitario Nazionale tra il 2012 (anno di introduzione del FSE originale) e il 18 maggio 2020. È importante notare che non verranno inclusi documenti cartacei non digitalizzati.
Il Ministero della Salute ha stabilito che i cittadini hanno il diritto di opporsi all'inclusione di questi dati pregressi nel nuovo FSE 2.0. Tuttavia, questa opzione è disponibile solo fino al 30 giugno 2024. Dopo questa data, i dati verranno automaticamente integrati nel nuovo sistema.
Come esercitare il diritto di opposizione
Per chi desidera opporsi all'integrazione dei dati pregressi, il Ministero della Salute ha predisposto una piattaforma online dedicata. L'accesso può avvenire tramite SPID, CIE (Carta d'Identità Elettronica) o TS/CNS (Tessera Sanitaria/Carta Nazionale dei Servizi). È anche possibile accedere senza autenticazione, utilizzando il Codice Fiscale o il codice STP per i cittadini stranieri temporaneamente presenti in Italia. Per coloro che hanno difficoltà con la procedura online, è possibile esprimere l'opposizione presso gli uffici della propria ASL.
È fondamentale sottolineare che l'opposizione riguarda esclusivamente i dati antecedenti al 19 maggio 2020. Non è possibile utilizzare questa procedura per essere completamente esclusi dal FSE 2.0 o per bloccare l'integrazione dei dati successivi a quella data.
Tempistiche e possibilità di ripensamento
Sebbene il 30 giugno sia la scadenza per opporsi all'integrazione dei dati pregressi, è importante chiarire che questa data non segna l'entrata in vigore del FSE 2.0. L'implementazione completa del nuovo sistema è prevista per il 2026.
Fino al 30 giugno, i cittadini possono cambiare idea riguardo alla loro decisione di opporsi o meno all'integrazione dei dati pregressi. Dopo questa data, tuttavia, non sarà più possibile bloccare il trasferimento dei dati, che avverrà in modo automatico.
Privacy e sicurezza: vantaggi e preoccupazioni
Il passaggio al FSE 2.0 solleva importanti questioni riguardanti la privacy e la sicurezza dei dati sanitari. Da un lato, un sistema unificato offre notevoli vantaggi in termini di efficienza e continuità assistenziale. Dall'altro, la centralizzazione dei dati potrebbe rappresentare un obiettivo attraente per i cybercriminali. Recenti attacchi a sistemi sanitari come Synlab e ASST Rohdense, che hanno portato alla compromissione di oltre 2,5 TB di dati sanitari, evidenziano i rischi potenziali associati a un database centralizzato.
È importante notare che tutti i dati inseriti nel FSE dal 19 maggio 2020 possono essere utilizzati per scopi non esclusivamente sanitari e sono accessibili al Ministero delle Finanze. Se un cittadino non si oppone all'integrazione del pregresso, anche i dati antecedenti a questa data potranno essere utilizzati per finalità più ampie.
Il diritto all'oscuramento
Un aspetto importante del FSE 2.0 è il diritto all'oscuramento dei dati. I cittadini possono richiedere che specifiche informazioni o documenti sanitari non siano visibili nel fascicolo, sia prima che dopo l'inserimento dei dati. Questa opzione può essere esercitata al momento dell'erogazione di una prestazione o successivamente, attraverso una richiesta specifica al soggetto erogante.
È fondamentale sottolineare che l'oscuramento deve essere totale: chi accede al FSE 2.0 non deve poter vedere né i dati oscurati, né il fatto che sia stato esercitato il diritto di oscuramento.
Criticità e controversie
Il processo di implementazione del FSE 2.0 non è esente da criticità. Molti esperti di protezione dei dati hanno evidenziato la presenza di potenziali "dark pattern" nella procedura di opposizione online. Questi elementi di design potrebbero rendere più difficile per i cittadini esprimere il proprio rifiuto all'integrazione dei dati pregressi. Inoltre, il Garante per la protezione dei dati personali ha recentemente avviato procedimenti nei confronti di 18 regioni e 2 province autonome per aver modificato in modo significativo il modello di informativa predisposto dal Ministero. Queste modifiche hanno creato disparità nell'applicazione di diritti e misure di sicurezza tra le diverse regioni, potenzialmente discriminando alcuni cittadini.
Prospettive future e considerazioni finali
Il FSE 2.0 rappresenta un passo importante verso la digitalizzazione e l'ottimizzazione del sistema sanitario italiano. Tuttavia, il suo successo dipenderà dalla capacità di bilanciare efficienza e protezione dei dati personali. I cittadini si trovano di fronte a una scelta importante: consentire l'integrazione completa dei propri dati sanitari in un sistema nazionale unificato, con i potenziali vantaggi in termini di assistenza sanitaria, oppure limitare l'accesso ai dati pregressi, mantenendo un maggior controllo sulla propria privacy.
In ogni caso, è fondamentale che i cittadini siano pienamente informati sulle implicazioni delle loro scelte e sui loro diritti. La scadenza del 30 giugno rappresenta un momento cruciale in questo processo di trasformazione digitale del sistema sanitario italiano. Il FSE 2.0 ha il potenziale per migliorare significativamente la qualità dell'assistenza sanitaria in Italia, ma il suo successo dipenderà dalla fiducia dei cittadini e dalla capacità del sistema di garantire la massima sicurezza e trasparenza nella gestione dei dati sensibili.
38 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'unico problema trattato in questo articolo è una possibilità che qualche attacco hacker ci scombini i dati pre 2019, gli altri sono già dentro...
Se mi oppongo non è che me li tengo tutti nell'armadio ed esco dal sistema, quelli più recenti sono già tutti lì quindi non risolvo nulla.
Al solito quando ti viene proposto di scegliere è perché non c'è scelta.
Qualche esempio pratico di svantaggio risolvibile opponendosi? No siccome da titolo "è una data cruciale" mi aspettavo un articolo meno superficiale.
C'è scritto, perché essendo una raccolta dati a livello nazionale potrebbe essere presa di mira da attacchi informatici, o essere utilizzata per altri scopi non sanitari, e qualcuno potrebbe volere che al suo interno ci siano meno dati possibili che lo riguardano.
Ma, appunto, essendo solo una cosa che riguarda i dati dal 2012 al 2020, non ha quasi senso di esistere. Semplicemente non avevano ancora il tuo consenso a raccogliere quei dati, e quindi ti danno la possibilità di rifiutare.
Probabilmente verrà presa in considerazione quasi solo dagli amanti delle teorie...
Eccolo qua il complottista di turno. La verità è che per gente come voi la scelta non dovrebbe manco essere data.
Grazie
Ma, appunto, essendo solo una cosa che riguarda i dati dal 2012 al 2020, non ha quasi senso di esistere. Semplicemente non avevano ancora il tuo consenso a raccogliere quei dati, e quindi ti danno la possibilità di rifiutare.
Probabilmente verrà presa in considerazione quasi solo dagli amanti delle teorie...
Come ragioni mi sembrano parecchio traballanti, quei dati se non li metti nel fascicolo sanitario non è che spariscono dai database, rimangono nei database delle aziende sanitarie presso cui la persona ha fatto analisi e cure varie, quindi sono sempre a rischio furto.
Altri scopi al di fuori del contesto sanitario? Tipo quali? E se veramente ci si fa venire sti dubbi pensate da quanto tempo le dichiarazioni dei redditi sono online, giusto per fare un esempio analogo.
Ma proviamo a prendere queste motivazioni per valide, voglio proprio vedere in quanti si opporrano all'integrazione di questi dati nel fascicolo basandosi su queste ragioni. A naso direi che chi si opporrà lo farà in preda al quotidiano delirio di complotto.
A ripensarci una ragione per cui non includere quei dati nel fascicolo l'ho trovata, vi possono essere episodi di cui una persona eventualmente si vergogna e preferirebbe che per esempio il proprio medico non li veda, che ne so, tipo carabbinieri che ti accompagnano al PS con tasso alcolemico da come etilico, o oggetti incastrati nel in certi buchi
A me frega poco, ma magari qualcun'altro può dare fastidfio. Però leggo che eventualmente si possono oscurare le cose presenti nel fascicolo.
Per il ragionamento che posso fare io, questo fascicolo elettronico centralizzato può portare molti vantaggi, è buono che tutte le strutture sanitarie a livello nazionale conoscano la nostra cartella clinica e sappiano agire tempestivamente in caso di urgenza perché questo in alcuni casi può fare la differenza tra salvare una vita o non salvare una vita (pensate al trovare informazioni circa il gruppo sanguigno di una persona in caso di incidente stradale e al tempo che si perde). Anzi, io sarei favorevole a uno scambio di informazioni sanitarie tra tutti i paesi della UE se questo può salvare vite in alcuni casi gravi e urgenti. Spero di essermi spiegato
E' diverso.
Essere raccolte in un unico database centralizzato aumenta le probabilità di furto, visto che l'eventuale ladro farà un bottino più ghiotto.
Ora come ora, se uno dovesse riuscire ad entrare nei database di una regione, sottrarrebbe solo i dati dei pazienti di quella regione. Dopo, invece, potrebbe sottrarre quelli di un'intera nazione. E ricompensa maggiore, può portare ad uno sforzo maggiore, e più probabilità di riuscita.
Non so, probabilmente per incrociare i dati.
Ad esempio, ancora oggi uno può essere cieco per l'Ulss, ed avere la patente valida per la motorizzazione... A qualcuno questa novità potrebbe non piacere
Ancora, è diverso.
Ogni dato fa conto per se, ed aggregati moltiplicano il loro valore.
Lo credo anch'io. Anche perché si tratta di consentire o no solo una parte temporale dei dati, gli altri sono già inclusi di default.
A me frega poco, ma magari qualcun'altro può dare fastidfio. Però leggo che eventualmente si possono oscurare le cose presenti nel fascicolo.
In questi casi puoi nascondere quei dati che non vuoi gli altri vedano.
Come dovresti anche avere un elenco di tutte le persone che hanno visionato quel dato referto, in modo che non ci sia chi lo visiona senza motivo valido.
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