Facebook Marketplace, l'Antitrust UE bacchetta Meta: abuso di posizione dominante

Meta avrebbe violato le regole Antitrust dell'UE distorcendo la concorrenza nei mercati delle pubblicità online classificate. È questa "l'opinione preliminare" della Commissione europea circa il legame tra Facebook Marketplace, dove è possibile acquistare e vendere beni, e il social network Facebook. Inoltre, la Commissione teme che Meta stia imponendo condizioni commerciali sleali ai concorrenti di Facebook Marketplace per trarne vantaggio.

L'UE afferma che Meta è "dominante" nel mercato dei social network in tutta Europa e nei mercati nazionali della pubblicità online sui social media. Una posizione di cui Meta avrebbe abusato in due modi, la prima legando Facebook Marketplace a Facebook. "Ciò significa che gli utenti di Facebook hanno automaticamente accesso al Marketplace di Facebook, che lo vogliano o meno. La Commissione teme che i concorrenti di Facebook Marketplace possano essere ostacolati in quanto il legame conferisce a Facebook Marketplace un vantaggio di distribuzione sostanziale che i concorrenti non possono eguagliare".

L'altro elemento di preoccupazione per l'UE è che Meta "impone unilateralmente condizioni commerciali sleali ai servizi di annunci economici online concorrenti che fanno pubblicità su Facebook o Instagram. La Commissione teme che i termini e le condizioni, che autorizzano Meta a usare i dati relativi agli annunci derivati ​​dai concorrenti a vantaggio del Marketplace di Facebook, siano ingiustificati, sproporzionati e non necessari per fornire servizi di display advertising online sulle piattaforme di Meta. Tali condizioni impongono un onere ai concorrenti e avvantaggiano solo il Marketplace di Facebook".

La Commissione ha così inviato uno "Statement of Objections" a Meta, ovvero una lettera scritta con gli addebiti sollevati nei suoi confronti. Si tratta di "un passaggio formale nelle indagini della Commissione su sospette violazioni delle norme antitrust dell'UE". Meta potrà esaminare la documentazione dell'UE, rispondere per iscritto e richiedere un'audizione orale per presentare osservazioni sul caso davanti ai rappresentanti della Commissione e alle autorità nazionali garanti della concorrenza.

Se la Commissione concluderà che vi sono prove sufficienti di un'infrazione, potrà adottare una decisione che vieti il ​​comportamento e infligga un'ammenda "fino al 10% del fatturato mondiale annuo" della società. Meta ha chiuso il 2021 con ricavi pari a 117,9 miliardi di dollari.