Facebook all'ascolto dei messaggi vocali in Messenger

Facebook all'ascolto dei messaggi vocali in Messenger

Abilitando il servizio di trascrizione dei messaggi vocali in Messenger Facebook ha permesso a propri collaboratori di ascoltare le conversazioni, per migliorare gli algoritmi di intelligenza artificiale. Ora tutto è fero

di pubblicata il , alle 10:41 nel canale Web
Facebookintelligenza artificiale
 

Facebook, secondo quanto riportato da Bloomberg, ha interrotto l'utilizzo di personale dedicato all'ascolto di conversazioni audio sviluppate all'interno di Messenger, con l'obiettivo di verificare e migliorare il funzionamento dell'algoritmo di intelligenza artificiale dedicato alla conversione di audio in testo.

Messenger offre agli utenti la possibilità di abilitare una funzione con la quale convertire messaggi audio in testo. Abilitando questa opzione Facebook rendeva disponibili le tracce audio registrate dagli utenti ai propri collaboratori, dedicati proprio alla verifica della corrispondenza tra traccia audio e testo elaborato dall'intelligenza artificiale.

Facebook ha abilitato questa funzione, senza però specificare nelle condizioni d'uso che tali tracce audio sarebbero potute essere ascoltate da proprio personale. Quest'ultimo non era a conoscenza di quale fosse la provenienza dell'audio o di chi vi fosse coinvolto: il compito era solo quello di trascriverlo.

Facebook avrebbe sospeso più di una settimana fa questa pratica, tempistica allineata ad una simile polemica sorta contro Apple per l'utilizzo di persone all'ascolto delle conversazioni con Siri per migliorarne l'efficienza d'uso.

L'ascolto delle tracce audio è stato utilizzato solo nel momento in cui l'utente di Messenger ha abilitato la trascrizione automatica da voce a testo dei contenuti inviati. Se in una conversazione solo uno degli utenti ha abilitato questa funzionalità allora tutto quello che viene inserito nella chat privata poteva venir letto e ascoltato, per meglio decifrare il contesto e capire il funzionamento dell'algoritmo di Intelligenza Artificiale.

3 Commenti
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Axios200614 Agosto 2019, 12:31 #1
Ma perché, c'è ancora qualcuno che spera di avere privacy su Facebook?

O Instagram, o WhatsApp o Siri?

Unrue14 Agosto 2019, 13:02 #2
Originariamente inviato da: Axios2006
Ma perché, c'è ancora qualcuno che spera di avere privacy su Facebook?

O Instagram, o WhatsApp o Siri?



Beh, forse Zuckemberg ce l'ha.
ComputArte14 Agosto 2019, 19:26 #3

Che notizie ad orologeria...

scoppiato ( l'ennesimo ) scandalo che dimostra lo stupro dei dati, il gruppetto dei furbetti del pianetino si affretta a "cambiare" le procedure per VIVISEZIONARE i dati...ma non è che smettano di farlo...anzi troveranno modi , più nascosti....peccato che il GDPR li ha resi, li rende e li renderà TUTTI NON APPLICABILI ai dati generati da utenti europei....
Questa è la notizia che entra in ma non in testa e soprattutto nelle strategie di chi ha costruito tecnologia per spiare!

Cambiare tutto non è facile e non è possibile per le OTT...ecco perchè sarà semplicemente il ricorso di avvenimenti eclatanti a "seccare" il loro mercato...

I dati valgono e non sono più alla mercè di questi predatori senza scrupoli...l Europa se nèe accorta, L a Russia e la Cina già da tempo...W il cambiamento e la vera competizione
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