Euro Strike 2020, smantellata rete IPTV pirata che trasmetteva l'Europeo: multe per gli utenti finali
La Guardia di Finanzia ha smantellato una rete IPTV che permetteva di vedere le partite dell'Europeo di calcio trasmesse sulle Pay TV senza pagare.
di Manolo De Agostini pubblicata il 18 Giugno 2021, alle 12:00 nel canale WebLa Guardia di Finanza, tramite il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche, ha messo a segno l'operazione Euro Strike 2020 per contrastare il fenomeno della pirateria audiovisiva attraverso la trasmissione non autorizzata su rete internet (IPTV).
L'azione della GdF arriva in un momento caldo per il calcio, con gli Europei 2020 che stanno entrando nel vivo, e non è certo nata dal nulla: le forze dell'ordine si sono messe all'opera su imbeccata della UEFA che, in qualità di titolare dei diritti di trasmissione dell'evento, segnalava la proliferazione di portali dediti allo streaming illegale delle partite in prossimità dell'inizio della manifestazione calcistica europea.
Dopo aver identificato e monitorato i servizi e le risorse IPTV e streaming illegali a partire dalla cerimonia inaugurale di Roma dello scorso 11 giugno, la Guardia di Finanza ha "smascherato un nuovo articolato sistema basato su piattaforme informatiche di ultima generazione, alimentate simultaneamente da numerose sorgenti di contenuti ubicate in Europa e finalizzate alla trasformazione dei segnali audiovideo protetti da diritto d'autore in flussi dati sistematicamente redistribuiti in tutto il mondo".
"Singolare la circostanza che, interrogate le singole risorse informatiche, numerose restituissero sul browser il messaggio Xtream Codes Reborn che riporta alla nota piattaforma pirata mondiale smantellata nel 2019", sottolinea la GdF.
Dopo la prima fase di indagine, un sistema di tracciamento ha consentito di individuare compiutamente tutti i fruitori dei flussi pirata. Ieri (in Italia due partite erano trasmesse in esclusiva in Pay TV), tutti gli utenti collegati hanno quindi visualizzato all'improvviso sui propri dispositivi un avviso che segnalava che il sito tramite il quale stavano illegalmente visionando il programma era stato sottoposto a sequestro ed i loro dati di connessione rilevati.
I responsabili dei servizi pirata rischiano ora la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa fino a 15.493 euro; mentre gli utenti finali riceveranno automaticamente una sanzione amministrativa per un importo fino a 1032 euro.
L'attività di indagine ha consentito il sequestro e l'oscuramento di oltre 600 risorse informatiche tra server di trasmissione, piattaforme di gestione, siti vetrina e siti di live streaming nonché l'acquisizione dell'elenco completo dei dati identificativi di centinaia di migliaia di illeciti utilizzatori in ambito mondiale.
"Sky esprime soddisfazione per l'operazione antipirateria Euro Strike 2020 condotta dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura di Napoli. Il susseguirsi di azioni di contrasto sempre più frequenti ed efficaci sono il risultato della stretta collaborazione tra industria e forze dell'ordine, a cui vanno i nostri ringraziamenti per l'impegno nella lotta ad un fenomeno criminale che danneggia l'intera industria sportiva, dallo sport amatoriale, agli appassionati, fino ai detentori dei diritti e i broadcaster, distruggendo posti di lavoro e creatività".
40 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info.... ci sarebbe stato anche chi ne avrebbe offerti 3000€ pur di poter continuare a vederli... haaaa!!
Molto bene ....
....ma chi sono gli utenti finali ?Intestari "abbonamento" (leggi pagamenti tracciati)?
Intestatari linea/sim/ip ?
O tutti e due, o nessuno dei due ?
.... ci sarebbe stato anche chi ne avrebbe offerti 3000€ pur di poter continuare a vederli... haaaa!!
Mi può star bene che venga sanzionato (in modo equo, non sproporzionato) chi lucra sul bussiness altrui diffondendo trasmissioni illecite a pagamento, ma non capisco con che diritto si sanziona un utente finale che si è imbattuto in un indirizzo IP di cui non sarebbe degno.
Esiste forse sulla gazzetta ufficiale un elenco di siti vietati?
Sulla Gazzetta non è ai apparsa la lista dei ladri dove non poter acquistare, eppure se lo fai sei accusato di ricettazione
Esiste forse sulla gazzetta ufficiale un elenco di siti vietati?
:-D :-D
Hai ragione sicuramente chi stava seguendo le partite non sapeva che stava infrangendo la legge. Speriamo riescano a far ricorso o ad organizzare manifestazioni di piazza per rivendicare il proprio diritto di essere STUPIDI FURBI.
"automaticamente fino a 1032€" fa ridere già così
Hai ragione sicuramente chi stava seguendo le partite non sapeva che stava infrangendo la legge. Speriamo riescano a far ricorso o ad organizzare manifestazioni di piazza per rivendicare il proprio diritto di essere STUPIDI FURBI.
Saranno anche furbi ma la legge così come non ammette ignoranza, non ammette nemmeno le supposizioni...
Se vengono sanzionati semplicemente i collegati a un IP e non gli intestatari di eventuali abbonamenti illegali (che implicano l'utilizzo di dispositivi specifici e quindi comprovano l'azione fraudolenta) si andrebbe a creare un precedente pericoloso.
Ad esempio, tuo figlio di 12 anni ha sentito parlare di Roja Directa (nome famoso a caso) a scuola dai suoi amichetti e nel pomeriggio ci va... dopo tutto si tratta di un sito pubblico, facilmente raggiungibile via browser.... e tu, intestatario della linea ti ritroveresti a pagare 1000 euro di verbale.... ma che scherziamo?
Oppure mi bucano il wifi e io che sono liberissimo di non essere un esperto informatico e accorgermi di nulla?
Che poi questo dia spazio ai furbi posso condividerlo ma che per questo debba essere considerata un'azione lecita, beh no, non mi sta bene e non lo ritengo nemmeno costituzionale.
Giusto per citare un concetto della costituzione:
"Nel diritto e nella procedura penale, la presunzione di non colpevolezza è il principio secondo cui un imputato è innocente fino a prova contraria. In particolare, l'art. 27, co. 2, della Costituzione afferma che «l'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva»"
Infatti, in ogni indagine con un senso, l'indirizzo IP come traccia di origine di attività illecita richiede ulteriori indagini a comprova.
Non è così, se sei una persona normale non si parla di ricettazione ma di incauto acquisto:
"La norma in oggetto punisce l'incauto acquisto, ovvero la condotta di chi comperi, senza accertarne la provenienza, cose che per la loro qualità o per la condizione di chi la offre per l'entità del prezzo, devono dare adito a sospetti circa l'illecita provenienza."
Ha stato lui! Dopo anni di supercazzole devono ancora spiegarmi come fanno ad individuare l'utente finale, altrimenti è punibile anche chi lascia il wifi aperto ed ha il vicino scroccone pirata!
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