Escursionista disperso ritrovato grazie a Twitter e a una foto... dei suoi piedi

Escursionista disperso ritrovato grazie a Twitter e a una foto... dei suoi piedi

Grazie alla classica foto dei piedi a penzoloni sullo strapiombo e al particolare hobby di un operatore radio che ricostruisce le località in cui sono state scattate dagli elementi delle foto, un'immagine su Twitter ha salvato un escursionista disperso

di pubblicata il , alle 17:31 nel canale Web
Twitter
 

Questo è certamente uno di quei casi in cui i social media dimostrano tutta la loro utilità, permettendo di salvare una vita. Protagonista un fortunato escursionista, ritrovato grazie all'ultima delle sue foto inviate a un amico. Il 46enne Rene Compean aveva infatti mandato una foto a un amico da un punto panoramico, il grande classico delle gambe a penzoloni sullo strapiombo. Poco dopo la batteria del suo cellulare si è esaurita e alle 6 del pomeriggio l'escursionista è stato dato per disperso.

Sfortunatamente la foto che aveva inviato all'amico era priva dei dati GPS in quanto la localizzazione geografica sul cellulare era disattivata. Le autorità hanno comunque provato a sfruttare la fotografia dell'ultima posizione nota dell'escursionista pubblicandola su Twitter e chiedendo agli utenti se qualcuno fosse in grado di riconoscere la località.

Nessuno tra gli escursionisti ha fornito indicazioni rilevanti, ma l'aiuto fondamentale è arrivato da un operatore radio, Benjamin Kuo, che utilizzando mappe e ricostruzioni 3D del terreno della zona in cui si muoveva l'escursionista (si sapeva dove aveva lasciato la macchina parcheggiata) è riuscito a restringere la zona per le ricerche. Effettivamente i soccorritori, sorvolando a bassa quota la zona indicata hanno ritrovato l'escursionista, provato, ma illeso.

"Ho uno strano hobby, mi piace guardare fotografie e cercare di capire dove sono state scattate" ha dichiarato Kuo; l'esperienza accumulata per il suo passatempo preferito in questo caso è stata fondamentale per riuscire a ricavare da una foto a bassa risoluzione indicazioni sulla località.

I recenti incendi che hanno devastato la zona potrebbero essere stati alla base della perdita dell'orientamento dell'escursionista, ha detto il portavoce dello sceriffo, John Gilbert, sottolineando però come questo tipo di interventi di soccorso abbia visto un rapido aumento dal lockdown: le persone cercano svago nel contatto con la natura, ma spesso escursionisti poco esperti si avventurano là dove non dovrebbero. I consigli di Gilbert, soprattutto per chi si avventura in escursioni in solitaria, sono di informare amici e parenti sui propri piani e sulla propria posizione e magari di dotarsi di un sistema di localizzazione e messaggistica satellitare: Compean è stato infatti fortunato ad avere campo per mandare la sua ultima foto, fatto che non è sempre vero in aree remote.

Seguiteci anche su Instagram per foto e video in anteprima!
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
JuneFlower17 Aprile 2021, 19:53 #1

Basti andare per le vie strette di una città per capire

Se andate in una città dalle vie strette e poco "conosciute" tipo facciamo Ravenna, o magari è una delle prime volte che andate a Venezia, se non vedete il cielo avrete la stessa sensazione di questo ragazzo che si è perso.

Senza il sole e l'ombra almeno che indica il passare del tempo e da una parvenza di orientamento, ci si perde.
baruk18 Aprile 2021, 05:21 #2
Alle persone piace rischiare facile. Già andare a fare certe escursioni in solitaria non è il massimo, ma almeno uno si dovrebbe cautelare. Mai disattivare il GPS (serve a ritrovarti), mai avere il cellulare scarico. Una buona powerbank costa poche decine di euro e può essere decisiva per chiamare i soccorsi.
vomito7218 Aprile 2021, 10:59 #3
Esiste anche un app utile in questi casi chiamata what3words di cui mi han fatto un training al lavoro , la posizione viene mappata dividendo il mondo in celle di 3m x 3m a cui vengono assegnate combinazioni univoche di 3 parole che definiscono ogni singola cella.
Inviandole ai soccorsi possono navigare tramite qualsiasi navigatore o bussola verso quella esatta posizione o in caso di mancanza di segnale l'app può guidarti in un posto tramite la bussola.
Funziona anche per quegli indirizzi o numeri civici che non é facile trovare con i vari Maps o unche determinato ingresso o zona di un palazzo.
Sinceramente non so quanto poi sia realmente usata o conosciuta da tutti i servizi di soccorso del mondo
agonauta7818 Aprile 2021, 11:26 #4
Al pirlone è andata bene a sto giro, senza GPS col telefono scarico, senza una powerbank, in solitaria. La prossima volta se non resta a casa, lo ritrovano le formiche
piwi18 Aprile 2021, 11:29 #5
Originariamente inviato da: baruk
Alle persone piace rischiare facile.


Io vado in montagna quasi esclusivamente da solo da circa quindici anni; ho una buona esperienza, almeno circa i miei ambienti, del centro Italia, e non amo le dotazioni tecnologiche. Comunque, ho GPS attivo, e si ... direi che avere il telefono carico è proprio il minimo. Però faccio anche un'altra cosa, che sembra scontata, ma non lo è. Lascio detti chiaramente luogo di partenza, percorso e destinazione. A meno che non si tratti di tranquille passeggiatine nel bosco, lascio anche un bel biglietto sul cruscotto dell'automobile, con indicati anche gli orari di partenza e ritorno.
biometallo18 Aprile 2021, 12:46 #6
Originariamente inviato da: JuneFlower
Se andate in una città dalle vie strette e poco "conosciute" tipo facciamo Ravenna


Ammetto che è da un po' che non visito Ravenna, ma dubito si possa vagare per ore senza incontrare anima viva come credo sia capitato all'incauto escursionista in questione, e comunque io uso questa fantastica invenzione che consente di sapere l'ora esatta anche di notte, si chiama orologio.


Originariamente inviato da: vomito72
Esiste anche un app utile in questi casi chiamata what3words


Però questo tipo di app richiedono comunque che il telefono sia funzionante e connesso in rete no?

In questo caso dato che quando l'escursionista si è accordo ti essersi perso era comunque già scarico che utilità avrebbe potuto avere nella dinamica dell'incidente?
LORENZ018 Aprile 2021, 13:48 #7
[I]"Ho uno strano hobby, mi piace guardare fotografie e cercare di capire dove sono state scattate" ha dichiarato Kuo[/I]

In realtà tale pratica/gioco/hobby esiste da anni ed ha un nome: "Geoguesser" ed è anche abbastanza popolare.
calabar18 Aprile 2021, 21:03 #8
Originariamente inviato da: utilità
Questo è certamente uno di quei casi in cui i social media dimostrano tutta la loro utilità, ...

Senza i social network non gli si sarebbe scaricato il cellulare!
Shank8719 Aprile 2021, 08:18 #9
Originariamente inviato da: vomito72
Esiste anche un app utile in questi casi chiamata what3words di cui mi han fatto un training al lavoro , la posizione viene mappata dividendo il mondo in celle di 3m x 3m a cui vengono assegnate combinazioni univoche di 3 parole che definiscono ogni singola cella.
Inviandole ai soccorsi possono navigare tramite qualsiasi navigatore o bussola verso quella esatta posizione o in caso di mancanza di segnale l'app può guidarti in un posto tramite la bussola.
Funziona anche per quegli indirizzi o numeri civici che non é facile trovare con i vari Maps o unche determinato ingresso o zona di un palazzo.
Sinceramente non so quanto poi sia realmente usata o conosciuta da tutti i servizi di soccorso del mondo

Scusa ma non ha molto senso... se riesci a inviare quelle informazioni ai soccorritori, tanto vale inviargli direttamente la posizione gps
andbad19 Aprile 2021, 08:29 #10
Originariamente inviato da: Shank87
Scusa ma non ha molto senso... se riesci a inviare quelle informazioni ai soccorritori, tanto vale inviargli direttamente la posizione gps


E' un modo mnemonico per fornire la posizione geolocalizzata. A voce è scomodo e fonte di errore dover comunicare molte cifre. Invece tre parole è quasi banale. E' il medesimo motivo per il quale esiste l'alfabeto fonetico (alfa, bravo, charlie...).

Detto questo, è facile criticarlo perché aveva il telefono scarico. Ma è un bias: se non avesse avuto il telefono scarico non lo staremmo commentando.

Migliaia di volte sarà capitato di gente che si è persa e o ha ritrovato la strada col GPS o si è fatta venire a prendere. Solo che non ne sentiamo parlare. Penso che il tizio in questione sia stato solo sfortunato.

By(t)e

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^