Elon Musk ritira le accuse contro OpenAI: il processo non si farà

La causa legale intentata da Elon Musk contro OpenAI viene scossa da un inaspettato colpo di scena: l'imprenditore sudafricano ha chiesto di archiviare l'intera denuncia senza che si proceda in giudizio, come confermato da un nuovo documento depositato presso la Corte Superiore di San Francisco.

L'avvocato Morgan Chu, rappresentante legale per Elon Musk, ha notificato la richiesta di lasciar cadere tutte le accuse contro OpenAI. Al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli sulle motivazioni di questa decisione.

Ricordiamo che in origine la causa puntava il dito contro il CEO di OpenAI Sam Altman e il presidente Greg Brockman, accusandoli di essersi discostati dalla missione no-profit con cui la società era nata nel 2015, formando successivamente una società a scopo di lucro. Musk, che era stato co-fondatore e finanziatore iniziale, sosteneva che OpenAI avesse violato l'accordo di rendere liberamente disponibili al pubblico i progressi dell'Intelligenza Artificiale. "Il sito di OpenAI dichiara di volere il bene dell'umanità", recitava la denuncia. "In realtà è diventata una sussidiaria closed-source di Microsoft". 

Musk aveva richiesto la restituzione dei finanziamenti iniziali nel caso in cui il tribunale avesse determinato la sussistenza della tesi d'accusa. Accusa che OpenAI aveva rigettato, affermando inoltre che lo stesso Musk era d'accordo che il percorso della società si sarebbe via via diretto verso un approccio meno aperto.

La richiesta di archiviazione viene presentata a breve distanza dall'avvio della fase cognitoria, con le parti impegnate a determinare i termini per la condivisione di informazioni riservate. L'archiviazione permette pertanto a OpenAI di non rendere noto alcun documento interno.