Elon Musk, il nuovo sondaggio popolare dà l'ok all'amnistia per gli account sospesi su Twitter

Elon Musk continua, al grido di "Vox Populi, Vox Dei" nella sua opera di "grande reset" di Twitter. Dopo aver sbloccato l'ex Presidente USA Donald Trump e altri personaggi controversi, nelle scorse ore l'imprenditore statunitense ha confermato che ripristinerà gran parte degli account sospesi in passato.

La decisione è figlia di un sondaggio popolare che si è concluso dopo poco più di 3 milioni di voti - una fetta minoritaria degli utenti del social network, senza contare che potrebbero aver votato dei bot - con un netto 72% di persone favorevoli e il 28% contrarie. "Il popolo ha parlato, l'amnistia comincerà la prossima settimana", ha twittato Musk. La svolta non si applicherà a chi ha violato la legge o si era macchiato di spam in modo eclatante.

E mentre in molti s'interrogano sull'impatto di queste mosse sul futuro di Twitter, tra inserzionisti che hanno già preso le distanze o hanno minacciato di farlo, la politica populista di Musk sembra essere diventato un modus operandi nella gestione del social network, contrariamente alle sue prime volontà.

Musk aveva paventato la creazione di una cabina di regia che avrebbe deciso se riammettere gli account bannati oppure no. Come poi abbiamo visto, l'imprenditore ha fatto retromarcia e ha puntato il dito contro "una grande coalizione di gruppi di attivisti politici/sociali" per questa sua scelta. Il gruppo in questione, infatti, avrebbe "accettato di non tentare di uccidere Twitter privandoci di entrate pubblicitarie se avessi accettato questa condizione. Hanno rotto l'accordo".

Dalla prossima settimana Twitter potrebbe rivedere quindi il ritorno di molti account controversi, spesso legati al mondo complottista, con cui il social ha combattuto negli ultimi anni.