Ecco Meta AI: la risposta di Zuckerberg a ChatGPT
Meta AI, il nuovo assistente virtuale basato sull'intelligenza artificiale presentato da Meta, segna l'ingresso di Mark Zuckerberg nella competizione tra i colossi tech per sviluppare chatbot in grado di generare conversazioni, immagini e contenuti.
Il lancio di Meta AI arriva a poche settimane di distanza dall'esplosione di popolarità di ChatGPT, il chatbot di OpenAI, e dall'integrazione di quest'ultimo in Bing, il motore di ricerca di Microsoft. Sembra dunque esserci una vera e propria corsa tra le big tech per non restare indietro in un settore, quello dell'AI conversazionale, che potrebbe rivoluzionare il modo in cui le persone interagiscono con la tecnologia ei contenuti online.
Meta AI, alimentato dal modello linguistico LLaMA 2 sviluppato internamente da Meta, sarà inizialmente disponibile per un gruppo ristretto di utenti americani su Messenger, Instagram e WhatsApp. L'assistente può essere aggiunto alle chat di gruppo per aiutare gli utenti a pianificare attività come viaggi o eventi. Inoltre, Meta AI può generare immagini partendo da una descrizione testuale, grazie al sistema Emu addestrato su oltre 1 miliardo di foto presenti su Facebook e Instagram.
Oltre a Meta AI, l'azienda ha presentato nuovi strumenti basati sull'intelligenza artificiale per modificare le foto, che saranno integrati nell'app Instagram. Si tratta di Sfondo, per cambiare lo sfondo di una foto, e Restyle, per aggiungere elementi come animali domestici intorno al soggetto. Per evitare un uso scorretto, le immagini generate con questi strumenti avranno una filigrana.
Meta punta su una AI 'aperta'
Infine, Meta ha svelato una collezione di chatbot ispirati a celebrità come Paris Hilton, Naomi Osaka e Tom Brady, che gli utenti potranno aggiungere alle chat per dita di chattare con il loro personaggio famoso preferito. Anche questi chatbot si basano su LLaMA 2 e in futuro la tecnologia sarà aperta agli sviluppatori per creare nuove versioni personalizzate.
La strategia di Meta sembra puntare molto sull'intelligenza artificiale open source e sulla collaborazione con aziende esterne e sviluppatori, a differenza di colossi come Google e Microsoft che mantengono i loro modelli proprietari. L'integrazione rapida di LLaMA nelle app Meta mostra come l'open source possa accelerare l'innovazione nel campo dell'AI conversazionale.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infopotevano chiamarla A
battutaccia orrrenda lo so
anche solo una IA che riassumi i vocali in un elenco puntato di argomenti per me sarebbe utilissima anche a pagamento
su telegram i bot trascrivono con una precisione decente (altrimenti lo fa direttamente telegram in versione premium).
per il riassunto basta fare copia di quel messaggio e incollarlo in una chat/app di IA
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