DJI Mini 2 usato anche per il traffico di droga: accade al confine tra USA e Messico

Con un'impresa degna di un film d'azione, la US Border Patrol ha intercettato un piccolo drone DJI Mini 2 utilizzato al confine tra Stati Uniti e Messico dai trafficanti di droga. Il fatto è avvenuto lo scorso ottobre, e le forze dell'ordine statunitensi hanno emesso un mandato di perquisizione per effettuare ulteriori indagini sul drone.

The Verge racconta come un agente della polizia di frontiera di Tecate abbia avvistato lo scorso 7 ottobre un drone che stava sorvolando la recinzione di confine alta poco più di sette metri e mezzo e dirigersi verso un parcheggio al di là della recinzione. Il drone è atterrato e da una Mercedes grigia che si è repentinamente avvicinata è sceso un uomo pronto a ritirare la merce. 

Il carico del drone constava di 259 grammi di metanfetamine, un peso superiore a quello del drone stesso: DJI Mini 2 ha infatti un peso di 249 grammi. Il drone è però capace di trasportare un peso pari al suo per una breve distanza, evidentemente quella necessaria per superare il muro di confine e atterrare nella zona designata. L'agente è però riuscito ad intercettare il drone prima che l'uomo potesse recuperare la droga. 

Non è chiaro ora se il mandato di perquisizione consentirà alle forze dell'ordine di coinvolgere DJI nell'indagine. Attualmente sembra solamente che si tratti dell'autorizzazione a richiedere alcune analisi forensi sul drone stesso e sul contenuto della sua scheda di memoria.

Si tratta, secondo quanto osservato dalle forze dell'ordine USA, di un fatto piuttosto comune al confine tra USA e Messico: le organizzazioni criminali spesso usano droni per sorvolare il confine, utilizzandoli per facilitare le loro operazioni illecite.