Dipendenza da smartphone: sondaggio sugli adolescenti, i numeri sono preoccupanti
La dipendenza da smartphone, chiamata anche nomofobia, è diventata ormai una piaga reale della nostra società. Alcuni sondaggi hanno riscontrato risultati preoccupanti. 8 adolescenti su 10 trascorrono più di 4 ore al giorno sui social
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 03 Dicembre 2020, alle 13:41 nel canale WebAl giorno d'oggi, lo smartphone è diventato uno strumento fondamentale nella vita quotidiana di ognuno di noi. Con le sue funzioni ci permette di stare in contatto con persone lontane, di scattar fotografie, di giocare, ascoltare musica e di svolgere il nostro lavoro, insomma uno strumento a 360 gradi che ci semplifica la vita, ma che nasconde altrettante insidie. Lo smartphone, come computer, tablet e console, se utilizzati in maniera sbagliata possono creare diversi disturbi e incidere negativamente sulla qualità della vita. L'eccessivo utilizzo di dispositivi elettronici è ormai una piaga sociale consolidata che riguarda tutte le fasce d'età con un impatto maggiore su quella adolescenziale. La dipendenza da smartphone oggi è considerata una vera patologia che prende il nome di "nomofobia", da no-mobile fobia, cioè la paura di rimanere senza smartphone.
Davide Dal Maso è un venticinquenne docente e coach di social media marketing che nel 2017 ha fondato la no-profit "Social Warning - Movimento Etico Digitale" con l'obiettivo di sensibilizzare adolescenti e adulti sulle potenzialità e sui rischi del web attraverso incontri formativi gratuiti nelle scuole medie e superiori. Secondo Forbes il giovane docente è tra i top under 30 italiani nel settore education.
Testimonianze e sondaggi: ecco i risultati
La "Social Warning" ha recentemente lanciato la campagna #CONSAPEVOLIDIGITALI che ha raccolto diverse testimonianze di ragazzi e genitori per capire e migliorare le problematiche legate alla dipendenza da smartphone. Queste sono solo alcune delle testimonianze raccolte dalla Social Warning.
Andrea, 14 anni, si addormenta con i suoi youtuber preferiti e lo smartphone non lo spegne mai: “Lo uso sempre, da quando mi sveglio a quando dormo”.
Giorgia, 16 anni, non si accorge di quanto tempo passa on line e fatica a distinguere tra quando è connessa e quando è off line: “Me ne accorgo solo quando mi vietano lo smartphone e l’ultima volta che non l’ho usato per più di sei ore stavo impazzendo”.
Nicoletta, 52 anni, mamma di una under 18, non sa come fare con la figlia: “È sempre in camera con smartphone, tablet e computer. Dice che lì ha tutto quello che le serve e che non devo rompere. Non so cosa fare, vedo solo disperazione e sofferenza”.
L’Osservatorio scientifico del Movimento Etico Digitale ha effettuato dei sondaggi a campione sugli adolescenti, i risultati ottenuti sono preoccupanti.
Da quanto emerso dal sondaggio il 79% dei ragazzi tra gli 11 e i 18 anni trascorre più di 4 ore al giorno sui social, un tempo lunghissimo che, sommato, equivale a 28 ore a settimana, 120 ore al mese, due interi mesi in un anno.
Il 52% ha tentato invano di ridurre il tempo di utilizzo con il 33% di questi consapevole di adottare un eccessivo utilizzo dello smartphone.
Un ragazzo su due dichiara di sentirsi irascibile, nervoso e talvolta aggressivo se disturbato durante l'utilizzo, a causa dell'eccessivo technostress a cui sono esposti.
Il 40% degli intervistati dichiara di perdere ore di sonno perché rimane connesso anche di notte tramite smartphone, console o pc, riducendo il loro benessere e la loro produttività.
Educazione digitale con quattro preziosi consigli
Per la prima volta il “Social Warning - Movimento Etico Digitale” ha lanciato una raccolta fondi che chiede di donare anche una piccola somma per finanziare la campagna nazionale di sensibilizzazione sul tema, già partita con l’hashtag #consapevolidigitali, e raggiungere sempre più scuole in tutta Italia.
Infine, l'associazione offre quattro importanti consigli da seguire per contrastare la dipendenza da smartphone:
- Stabilire delle “no-smartphone-zones"
- Tenere lontano il telefono quando siamo alla guida
- Disattivare le notifiche
- Tenere d’occhio il tempo d’uso
20 Commenti
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...oltre che coltivazione del narcisismo, ricerca di approvazione e così via.
Genitori moderni....tanti auguri!
Se uno fa i figli per piazzarli davanti ad un telefono, tablet o quant altro, non li faccia!
Posso capire che si è stanchi con i bambini per tantissimi motivi, ma se uno decide di avere dei bambini poi se ne deve occupare e non lavarsene le mani in questo modo.
Io sono sempre stato attento e presente con i miei figli e non ho MAI fatto usare loro il cellulare o il tablet, tantomeno a tavola (dove non lo usiamo neanche noi adulti), dove non si usano cellulari o anche TV accesa. Li si sta insieme si mangia e parla e basta!
Questo non vuol dire che quando avranno 13 anni non saranno appiccicati al cellulare, ma quantomeno ho fatto TUTTO il possibile per evitare questa dipendenza! E speriamo in bene....
Poi ovviamente quando il bambino comincerà ad uscire ci saranno dei cambiamenti come è normale che sia ma è li che la base e i valori che si sono trasmessi dovrebbero fare la differenza.
Educazione è sacrificio ma molti genitori hanno poca voglia di faticare e finiscono per accontentare sempre. E più semplice e veloce. Il prodotto finale è appunto questa società viziata e complicata
non ho approfondito, alle spalle intanto che faceva uno streaming
(e non ho idea in cosa si fosse specializzato).
non contento, quando è arrivata la polizia, fatta contattare
da un amico e non chiamata direttamente dal tizio in questione,
gli hanno detto di spegnere, ma invece ha solo girato la camera
continuando a mandare in onda l'interrogatorio sul come e sul perché.
ovviamente, non essendo allocchi, se ne sono accorti
ed allora glielo hanno imposto.
non ho guardato il filmato, la pornonecrofilia non mi attira
ma dubito che, la seconda volta, il tono di voce fosse amichevole.
notizie di ieri o ieri l'altro, e non era un ragazzino.
evidentemente, anche da adulti, si "sfora" nel patologico.
continuando a mandare in onda l'interrogatorio sul come e sul perché.
ovviamente, non essendo allocchi, se ne sono accorti
ed allora glielo hanno imposto.
oddio, una storia tristissima, senza dubbio, certo che pure io -sopratutto in Russia- manderei in onda l'iterrogatorio di nascosto
anyway, servono delle regole condivise, c'è un intera classe di analfabeti informatici che ha mandato allo sbaraglio i pargoli in un mondo virtuale meschino e corrotto.
-basta vedere i vari pargoletti dei vari capoccia dei social: tutti impediscono ai figli di usarli, il che la dice luuuunga sui loro "prodotti"**-
io imporrei il divieto a livello legale di usare Social e smartphone fino ai 14-15 anni e poi "patentino" (o corso formativo, come preferite chiamarlo) valido fino i 22. poi liberi tutti
io ho visto dei mount per tablet su passeggino
non scherzo
All'ora di cena non vuole mangiare e o continua a giocare o si mette a tavola con lo smartphone. Poi altra run alla ps fino a mezzanotte. Una sera aveva il viso bianco
Per fortuna viene a rompere una volta a settimana a casa.
Cresciuto come un animaletto comunque
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