Darth Vader e Grand Moff Tarkin: protagonisti involontari nel dibattito sui diritti d'immagine postumi

Darth Vader e Grand Moff Tarkin: protagonisti involontari nel dibattito sui diritti d'immagine postumi

Star Wars è un filo rosso che collega, in maniera del tutto incidentale, due episodi che vedono protagonisti due attori del film originale e le tecnologie che oggi rappresentano uno strumento fondamentale nella produzione dei lungometraggi hollywoodiani

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Web
Star Wars
 

L'universo Star Wars è incidentalmente teatro di due vicende legate al modo in cui la tecnologia si intreccia, talvolta in maniera inaspettata, con il mondo dell'arte e dello spettacolo ed evidenziando il modo in cui gli artisti, e chi ne cura i diritti, si rapporta con essa.

La prima delle due vicende è stata riportata qualche giorno fa dal Times, che ha diffuso la notizia della battaglia legale attualmente in corso tra Kevin Francis e The Walt Disney Company incentrata sull'uso dell'immagine di un attore defunto per replicare digitalmente un personaggio utilizzato in un'opera cinematografica. Stiamo parlando del Grand Moff Tarkin interpretato dal celeberrimo Peter Cushing nell'originale "Star Wars: A New Hope" del 1977: le sembianze dell'attore, passato a miglior vita nel 1994, sono state la base per ricreare il personaggio di Tarkin nel prequel/spin-off "Rogue One: a Star Wars Story" uscito al cinema nel 2016 e a cui l'attore Guy Henry ha prestato le movenze del corpo.


Peter Cushing nel ruolo di Willhuff Tarkin - Fonte: StarWars.com

Cushing aveva firmato nel 1993 un accordo con Francis per non consentire che la sua immagine venisse utilizzata senza il permesso di quest'ultimo. L'accordo fu stabilito in occasione della preparazione di un film per la TV che poi non è stato completato per via della scomparsa dell'attore.

Il gruppo Disney aveva ritenuto che non fosse necessario alcun permesso per l'uso dell'immagine dell'attore, per via dei termini del contratto del film originale e della natura stessa degli effetti speciali, su cui Star Wars basa una parte del successo cinematografico. La società era stata però contattata dall'agente di Cushing, concordando un pagamento di 28 mila sterline a favore degli eredi come liberatoria per l'uso dell'immagine dell'attore.

Tyburn Film Productions, la società di Kevin Francis, ha quindi portato in tribunale Lucasfilm (sussidiaria di The Walt Disney Company e proprietaria dei diritti di Star Wars), Lunak Heavy Industries (che ha prodotto Rogue One) e anche gli esecutori testamentari del patrimonio di Cushing (deceduti) e l'agenzia Associated International Management che ha rappresentato l'attore fino alla sua morte. Francis chiede un risarcimento di poco meno di 500 mila sterline per "ingiusto arricchimento" dovuto all'uso non autorizzato dell'immagine di Peter Cushing.

Il gruppo Disney, a sua difesa, ha sostenuto che non vi fosse alcun "arricchimento ingiusto" e, anche se vi fosse, si ritengono in buona fede per aver acquistato i diritti sull'immagine dell'attore. A dicembre dello scorso anno il giudice Francesca Kaye, aveva respinto la richiesta della Disney di archiviare il caso, e lo scorso lunedì il giduce Tom Mitcheson ha respinto il ricorso di Disney contro la decisione di Kaye, asserendo di "non essere convinto delle ragioni di Francis, ma di non essere nemmeno convinto che il caso non debba procedere secondo lo standard richiesto per un giudizio sommario o per la sua archiviazione".

La seconda vicenda riguarda in qualche modo da vicino un personaggio che ha condiviso diverse scene chiave di "Star Wars: A New Hope" proprio con Peter Cushing. Stiamo parlando del temibile Darth Vader, a cui il compianto James Earl Jones, deceduto pochi giorni fa, ha prestato la sua voce.

Al contrario di quanto accaduto con il personaggio di Tarkin e l'immagine di Cushing, James Earl Jones nel 2022 ha serenamente autorizzato l'azienda ucraina Respeecher a clonare la sua voce e consentirne l'utilizzo nella serie TV "Obi-Wan Kenobi" disponibile in streaming su Disney+. Respeecher non utilizzò la voce di Jones in quel momento, ma recuperò alcuni spezzoni dei lungometraggi di Star Wars per addestrare un modello di intelligenza artificiale a replicare il timbro di voce dell'attore/doppiatore nei film originali. James Earl Jones ha inoltre fornito una piccola consulenza a Disney e Lucasfilm nella produzione della serie tv per la rappresentazione del personaggio di Darth Vader e la famiglia dell'attore ha riconosciuto il valore del lavoro di Respeecher (raccontato da Vanity Fair) come un tributo che onora l'interpretazione di Jones nel dare voce ad uno dei villain più famosi e amati di tutti i tempi.

Allo stesso modo in cui nell'universo di Star Wars si contrappongono i due lati della Forza, queste due vicende testimoniano due visioni opposte sul modo in cui l'immagine e la performance di un attore possano essere utilizzate nella produzione di opere postume, eventualità che nel passato più e meno recente si è già verificata in diverse occasioni (Carrie Fisher ancora per Star Wars, Paul Walker in Furious 7, Oliver Reed nel Gladiatore e ancor più indietro Brandon Lee ne Il Corvo) e che in futuro potrebbe diventare addirittura all'ordine del giorno grazie alla facilità con cui le tecniche di digital imaging, ora unite alla potenza dell'intelligenza artificiale, consentono di replicare in maniera fedele e credibile le sembianze di chiunque. E dal momento che dei due punti di vista uno non è necessariamente più corretto o condivisibile dell'altro, si apre la necessità di un quadro normativo chiaro che bilanci l'innovazione tecnologica con la tutela dei diritti e dei desideri degli artisti.

Proprio per questo motivo nelle scorse settimane il senato dello Stato della California ha approvato due importanti disegni di legge che si occupano di questi aspetti: con il disegno AB 2602 vengono rafforzati i requisiti di consenso per l'uso dell'IA nella "clonazione" dell'immagine di artisti viventi, mentre con il disegno AB 1836 questi requisiti vengono estesi anche a protezione dell'immagine di artisti non più in vita. Con i due nuovi disegni di legge il consenso deve essere esplicito, e non più dato per scontato, anche sulla base di precedenti termini contrattuali.

"Il Senato della California ha semplicemente detto NO a tutti coloro i quali vorrebbero utilizzare i cloni digitali di artisti defunti all'interno di film programmi TV, videogiochi, audiolibri, registrazioni audio e altro, senza prima ottenere il consenso delle proprietà di quegli artisti" ha commentato la Screen Actors Guild e l'American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) che lo scorso anno ha indetto un prolungato sciopero portando avanti, tra le altre, anche la battaglia per la protezione del'immagine degli attori e delle celebrità dall'uso indiscriminato nella produzione di repliche generate dall'intelligenza artificiale.

6 Commenti
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*Pegasus-DVD*14 Settembre 2024, 13:20 #1
dematt
GabrySP15 Settembre 2024, 08:08 #2
il Comandante Camoscio è passato dai diritti SIAE a quelli d'immagine
Saturn15 Settembre 2024, 08:10 #3
Originariamente inviato da: GabrySP
il Comandante Camoscio è passato dai diritti SIAE a quelli d'immagine


...chissà se ha ancora quel problemino...

La Scamorza è potente in te, grandissima citazione...
Alekx17 Settembre 2024, 11:58 #4
Originariamente inviato da: Saturn
...chissà se ha ancora quel problemino...

La Scamorza è potente in te, grandissima citazione...


CHE LO SFORZO SIA CON VOIIIIIIIII
Saturn17 Settembre 2024, 12:04 #5
Originariamente inviato da: Alekx
CHE LO SFORZO SIA CON VOIIIIIIIII


Sempre anche con TE !

Però ti devo correggere...in questo caso è la scamorza...

forza=guerre stellari
sforzo=balle spaziali
scamorza=star wh0r€s (di CarlettoFX)...non lo traduco ma hai capito...
Alekx17 Settembre 2024, 12:20 #6
Originariamente inviato da: Saturn
Sempre anche con TE !

Però ti devo correggere...in questo caso è la scamorza...

forza=guerre stellari
sforzo=balle spaziali
scamorza=star wh0r€s (di CarlettoFX)...non lo traduco ma hai capito...


Hai ragione......

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