Criptovalute e tasse: nella legge di bilancio 2023 arriva l'inquadramento fiscale

Criptovalute e tasse: nella legge di bilancio 2023 arriva l'inquadramento fiscale

Plusvalenze tassate al 26% e no-tax fino a 2000 euro, più la possibilità di regolarizzare gli anni precedenti. Qualche punto oscuro, ma la norma deve ancora essere approvata

di pubblicata il , alle 15:31 nel canale Web
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Nella bozza della legge di bilancio 2023 arriva anche la regolamentazione relativa al trattamento fiscale delle criptovalute, un argomento che fino ad oggi è sempre rimasto nel dominio dell'interpretabilità mancando norme specifiche.

La bozza, che ovviamente per ora è considerabile come una eventualità dato che la discussione della legge deve ancora essere affrontata dal parlamento, va quindi a stabilire in maniera inequivocabile l'inquadramento fiscale delle "cripto attività" e le relative conseguenze, oltre a indicare le possibilità di regolarizzazione per chi, negli anni passati, non si è mai posto il problema della loro dichiarazione.

Tasse sulle criptovalute: dall'1 gennaio 2023 si pagherà il 26% sulle plusvalenze (sopra i 2000 euro)

Ma andiamo con ordine e partiamo da ciò che le cripto attività potrebbero diventare, fiscalmente, dal 1 gennaio 2023. Nella bozza della legge di bilancio lo "status" delle cripto attività viene stabilito dall'articolo 30, che va a ricondurre le plusvalenze da loro generate nel dominio dei "Redditi diversi" definiti all'articolo 67 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, e a cui si applica una tassazione del 26%.

Viene introdotta anche una franchigia: tutte le plusvalenze al di sotto dei 2000 euro (per anno di imposta) sono considerate esentasse. E, inoltre, le operazioni di conversione tra criptovalute diverse non costituiscono un evento fiscalmente rilevante.

Ciò significa, in altri termini, che come plusvalenza si intende solamente la differenza tra il valore di vendita e quello di acquisto delle cripto attività: quest'ultimo dovrà essere documentato a cura del contribuente e, in caso di impossibiltà, verrà assunto il valore 0 come costo d'acquisto. Su questo aspetto, però, è lasciata aperta una strada differente, come vedremo poco oltre. A partire dal 1 gennaio 2023, inoltre, le cripto attività dovranno essere indicate nel quadro RW della dichiarazione dei redditi, a solo scopo di monitoraggio fiscale.

Questa impostazione ha il pregio di stabilire una norma chiara dopo anni di ipotesi e dubbi, sgombrando inoltre il campo da quelle interpretazioni (anche ad opera dell'Agenzia delle Entrate che, ricordiamo, non è fonte di diritto) che vedevano l'equiparazione delle criptovalute a valute estere e per le quali le conversioni cripto-cripto rappresentavano un evento fiscale rilevante, andando ad aggravare la complessità dei conseguenti adempimenti.

Quindi, riassumendo, quanto segue è ciò che accadrà dall'1 gennaio 2023 se la bozza venisse approvata in questa forma:

  • Plusvalenze da criptovalute come "Redditi diversi" tassate al 26% se superiori a 2000 euro per anno di imposta
  • Obbligo di dichiarazione in quadro RW a scopo di monitoraggio fiscale
  • Nessuna rilevanza fiscale delle operazioni cripto-cripto

Tasse sulle criptovalute: il nodo del valore d'acquisto e l'opzione rivalutazione

Come dicevamo sopra, il valore d'acquisto di una cripto attività diventa un parametro chiave per poter stabilire l'ammontare della plusvalenza e, conseguentemente, dell'ammontare dell'imposta da versare. Se non vi sono particolari problematiche per il contribuente che ha modo di poter dimostrare e documentare quale sia stato il valore d'acquisto delle criptoattività in suo possesso, la questione si fa più delicata per coloro i quali non hanno modo di dimostrare alcun valore d'acquisto, eventualità non poi così remota trattandosi di criptovalute.

Come dicevamo l'articolo 30 stabilisce che in mancanza di un valore d'acquisto documentabile, esso sia assunto come "0": con questa eventualità la plusvalenza sarà di fatto equivalente al valore totale in possesso, e pertanto la tassazione sarà applicata interamente ad esso.

Con l'articolo 32 della bozza, però, viene messa a disposizione una strada alternativa: "resettare" il valore d'acquisto alla data del 1 gennaio 2023, con il pagamento di un'imposta sostitutiva del 14% sul valore totale in possesso. In questo modo la successiva plusvalenza futura sarà determinata a partire da questo valore come valore d'acquisto. Starà al singolo contribuente, a questo punto, farsi i conti su quale sia la strada più conveniente da seguire.

Tasse sulle criptovalute: regolarizzazione degli anni precedenti

A fornire le indicazioni per la regolarizzazione della propria posizione fiscale riguardante le criptoattività è l'articolo 33 della bozza della legge di bilancio 2023. Chi negli anni passati ha detenuto cripto attività mai dichiarate al fisco, avrà la possibilità di presentare un'apposita dichiarazione indicando quelle detenute alla fine di ciascun periodo d'imposta e versando una sanzione dello 0,5% per ciascun anno sul valore delle attività non dichiarate. In questo caso si parla solamente di detenzione e non di plusvalenze o proventi dalla vendita di criptoattività.

Nel caso in cui, invece, negli anni precedenti siano stati realizzati redditi con tali criptoattività, oltre allo 0,5% per anno andrà aggiunta anche un'imposta sostitutiva, cita l'articolo in maniera non immediatamente chiara, "nella misura del 3,5 per cento del valore delle medesime attività detenute al termine di ogni anno o al momento del realizzo".

Le indicazioni sono apparentemente semplici, ma manca in questo frangente chiarezza su quali valori siano da indicare per ciascun periodo di imposta e, nel caso, in che modo poterli dimostrare. Non solo: cosa occorrerà fare, ad esempio, quando si è in possesso di criptoattività ottenute mediante "airdrop", per le quali di fatto non vi è alcun costo o valore di acquisto documentabile?

Infine, presupposto fondamentale per la regolarizzazione, è la "dimostrazione della liceità" delle somme investite, e cioè che i capitali utilizzati per acquistare cripto attività non siano frutto di illecito

Tasse sulle criptovalute: per ora solo una bozza della legge di bilancio 2023

Come abbiamo già detto più volte, quanto indicato fin qui è presente nella bozza della legge di bilancio 2023: in altri termini non si tratta ancora di una legge ufficiale dello Stato e, anzi, durante il normale iter parlamentare potrebbe subire modifiche o stralci. L'ufficialità si avrà solamente con l'approvazione del parlamento e con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. 

Quanto ai dubbi e alle domande che possono nascere dalla lettura della bozza, va comunque tenuto presente che successivamente alla legge verranno disposte le circolari esplicative, che auspicabilmente potranno fare più chiarezza anche dal punto di vista pratico.

La legge di bilancio, in ogni caso, deve essere approvata tassativamente entro il 31 dicembre: a meno di uno stralcio totale degli articoli riferiti alle cripto-attività, è possibile che dal prossimo anno sia finalmente fatta chiarezza sul trattamento fiscale delle criptovalute.

21 Commenti
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carloUba24 Novembre 2022, 15:36 #1
Forse, ma dico forse, un pochino tardi, no?
nonsidice24 Novembre 2022, 15:56 #2
Originariamente inviato da: carloUba
Forse, ma dico forse, un pochino tardi, no?


Beh siamo i primi in Europa mi sembra a "regolamentare" da questo punto di vista dopo il Portogallo.
Ancora da capire se (come spero) tassano al momento del cash-out oppure no, altrimenti sarebbe impossibile: porto il csv con le decine di migliaia di transazioni fatte dal bot in un anno e dico all'ade "ECCO fate i conti" ???
pengfei24 Novembre 2022, 18:22 #3
Originariamente inviato da: nonsidice
Beh siamo i primi in Europa mi sembra a "regolamentare" da questo punto di vista dopo il Portogallo.
Ancora da capire se (come spero) tassano al momento del cash-out oppure no, altrimenti sarebbe impossibile: porto il csv con le decine di migliaia di transazioni fatte dal bot in un anno e dico all'ade "ECCO fate i conti" ???


Di solito il bot fa operazioni cripto-cripto (stable coin comprese) quindi fiscalmente irrilevanti, no?
Però a questo punto se non considerano le operazioni cripto cripto come fanno a determinare se c'è stata una plusvalenza? BOH
Hiei360024 Novembre 2022, 20:10 #4
Ok ecco una domanda che dovrebbero porsi tutti ogni volta che lo stato si "Inventa" nuove tasse: Cosa da lo stato in cambio di questa mazzetta? intendo di "Specifico" non di "Vago"
Zappz24 Novembre 2022, 20:38 #5
Originariamente inviato da: pengfei
Di solito il bot fa operazioni cripto-cripto (stable coin comprese) quindi fiscalmente irrilevanti, no?
Però a questo punto se non considerano le operazioni cripto cripto come fanno a determinare se c'è stata una plusvalenza? BOH


Guardano solo quelli che riporti in banca.
Gringo [ITF]24 Novembre 2022, 20:42 #6
50% di sconto sul LUAN in Farmacia se possiedi un eWallet ?
zancle24 Novembre 2022, 20:49 #7
Originariamente inviato da: Hiei3600
Ok ecco una domanda che dovrebbero porsi tutti ogni volta che lo stato si "Inventa" nuove tasse: Cosa da lo stato in cambio di questa mazzetta? intendo di "Specifico" non di "Vago"

in breve , sanità , istruzione, ecc...
pengfei24 Novembre 2022, 20:58 #8
Originariamente inviato da: Zappz
Guardano solo quelli che riporti in banca.


Sì ma se io ad esempio verso 30 mila, dopo operazioni varie in cripto mi ritrovo con un valore equivalente a, che so, 40 mila, e poi me ne riprendo 15 mila come si calcola il guadagno sul prelevato senza prendere in considerazione le operazioni fatte?

Mi sa che si dovrà aspettare il testo vero
Fabio_Brescia8124 Novembre 2022, 21:17 #9
vedremo come finira
Hiei360024 Novembre 2022, 21:18 #10
Originariamente inviato da: zancle
in breve , sanità , istruzione, ecc...


Appunto, questo è quello che mi riferivo con "Vago"
Lo stato esige la sua parte anche quando non ha nessun ruolo nella vicenda.

Domanda:
Visto che adesso dovrei pagare la mazzetta allo stato(Se avessi dei guadagni di criptovalute), se nel caso io scemo venissi truffato da un tizio che mi frega le criptovalute, cosa fa lo stato? mi tutela? credo di sapere già la risposta

Scommetto che lo stato non farebbe una mazza, io rimarrei truffato, e lo stato intanto si gode la sua mazzetta

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