Chromium, gli sviluppatori al lavoro per i micropagamenti automatici sul web
Si punta sullo standard Open Payments per abilitare le funzionalità di Web Monetization che consentiranno agli utenti di effettuare transazioni verso siti web in maniera automatica, per accedere a contenuti
di Andrea Bai pubblicata il 13 Febbraio 2024, alle 15:31 nel canale WebGli sviluppatori di Chromium, l'engine di rendering open source su cui sono basati il browser Google Chrome e molti altri, stanno lavorando allo sviluppo di un modo che consenta agli utenti di navigare sul web e, quando necessario, effettuare pagamenti per l'accesso a contenuti senza dover operare alcuna interazione.
Alexander Surkov, ingegnere informatico presso Igalia, ha annunciato che il team di Chromium vuole realizzare un prototipo di "Web Monetization": si tratta di una specifica comunitaria in fase di definizione che permetterebbe ai siti Web di ricevere automaticamente pagamenti dai visitatori, invece che dagli inserzionisti pubblicitari, tramite un browser web e un apposito servizio di pagamento.
"La Web Monetization è una tecnologia che consente ai proprietari di siti web di ricevere micropagamenti dagli utenti quando fruiscono dei contenuti. Offre ai creatori di contenuti e ai proprietari di siti Web un modo per essere ricompensati per il loro lavoro senza doversi appoggiare eccessivamente ad annunci pubblicitari o sistemi di abbonamento. La Web Monetization offre due funzionalità uniche e cioè i piccoli pagamenti e l'assenza di interazione con l'utente, entrambe rivolte a situazioni e scenari che al momento non trovano risposta sul web" ha spiegato Surkov.

Il tema dei micropagamenti percorre Internet praticamente dai suoi albori e, nonostante nel corso degli anni siano nati svariati sistemi e servizi con diversi gradi di successo, non si è ancora palesato un sistema che consenta di gestire transazioni di somme veramente "micro", nell'ordine dei pochi centesimi, in maniera efficiente. Gli sviluppatori di Chromium stanno approcciando il problema con l'uso dell'API Open Payments, uno standard aperto basato su HTTP e ideato proprio allo scopo di facilitare le microtransazioni sul web.
Open Payments prevede l'uso di wallet o portafogli digitali (le criptovalute non sono necessariamente coinvolte) e sfrutta connessioni basate su protocollo GNAP (Grant Negotiation and Authorization Protocol) che permette al titolare del portafoglio un controllo granulare sui permessi concessi alle applicazioni che sono a loro volta connesse al portafoglio.
L'idea di partenza è quella di dotare gli utenti di un portafoglio digitale (come quelli al momento forniti da Gatehub o Fynbos, "early adopter" dello standard Open Payments), mentre gli editori di siti web dovrano aggiungere un tag link all'
del sito web con la seguente formattazione . La presenza di questo tag all'interno di un sito indica il supporto a Web Monetization. Nel caso in cui l'utente abbia configurato il proprio portafoglio per autorizzare pagamenti verso quel sito web, il browser si occuperà di avviare automaticamente una sessione di monetizzazione, consentendo così all'utente di effettuare un pagamento diretto al sito web. L'utente può controllare e personalizzare accessi e autorizzazioni tramite le impostazioni del browser: sarà possibile determinare il wallet preferito (o il provider preferito del servizio) e stabilire preferenze su misura per ciascun sito, compresa l'inclusione o meno nella monetizzazione automatica.L'implementazione di Open Payments e della Web Monetization in Chromium si traduce nella disponibilità sui browser Chrome, Edge di Microsoft, Brave e Opera della funzionalità, così da garantire di raggiungere un numero sufficiente di utenti per la sperimentazione pratica. Che, tuttavia, sarà successiva alla fase di prototipazione che ancora deve essere completata e per la quale non esiste al momento una data indicativa.
La società di analisi di mercato Forrester Research ha previsto che il 2024 sarà l'anno in cui i micropagamenti "usciranno dalla loro nicchia" per diventare "un'alternativa agli abbonamenti". La futura disponibilità di una funzionalità come Web Monetization potrebbe avere l'effetto di accelerare questa transizione, anche se esistono ancora molti ostacoli alla diffusione dei micropagamenti, non da ultimi la sicurezza, l'affidabilità e i costi di transazione, oltre all'ostacolo culturale e mentale di riuscire a valutare adeguatamente la correttezza di un prezzo pagato in centesimi.










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10 Commenti
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ci mancavano proprio le microtransazioni per navigare sui siti.
a me piacerebbe pure, ma allora mi garantiscono -zero tracciamento- e poca pubblicità
... ma chi lo farà? ma quando mai? je dai un dito e se magnano pure a suocera questi..
Per le donazioni esiste Patron o servizi simili
Se invece serve per nascondere dietro un api unica il pagamento su PayPal/Satispay, etc allora potrebbe essere comodo ma bisogna verificarne la sicurezza
Inoltre, è orientato al rispetto della privacy rispetto a questo. Mah...
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