Chrome, nuove modifiche alla cache potrebbero migliorare le prestazioni del browser

Google sta introducendo in Chrome una modifica al comportamento della cache Back/Forward (BFCache) che consentirà di memorizzare le pagine web anche quando è specificato di non memorizzarle nella cache HTML. L'obiettivo è migliorare le prestazioni, ma alcuni sviluppatori hanno sollevato preoccupazioni.
di Nino Grasso pubblicata il 04 Dicembre 2023, alle 10:31 nel canale WebGoogleChrome
Google ha annunciato che introdurrà presto in Chrome una modifica significativa al comportamento della cache Back/Forward (BFCache), che consentirà di memorizzare le pagine web visitate anche se non previsto da queste ultime. La novità dovrebbe migliorare le prestazioni del browser, ma solleva qualche preoccupazione fra gli addetti ai lavori.
Attualmente, quando in una pagina web viene inserita l'intestazione "Cache-control: no-store" (CCNS) viene anche impedito che venga salvata nella BFCache (e non solo nella cache HTML standard). Con la nuova modifica, Google ignorerà questa intestazione per quanto riguarda la memorizzazione in BFCache, in modo che le pagine potranno essere ripristinate istantaneamente quando l'utente clicca sui pulsanti "Indietro" e "Avanti" del browser. Secondo Google, ciò migliorerà in modo significativo le prestazioni di navigazione.
Chrome, in test una novità che potrebbe migliorare le prestazioni
La BFCache, come spiegato nel documento fornito, è una cache in-memory che salva un'istantanea completa di una pagina web, incluso l'heap JavaScript. Ciò permette di ripristinarla rapidamente se l'utente torna indietro. Attualmente, invece, le pagine con l'intestazione CCNS non vengono memorizzate in BFCache, e quindi ritornare a queste con i pulsanti Indietro e Avanti del browser richiede un nuovo download dei contenuti e quindi l'operazione non avviene istantaneamente.
Ignorando tale intestazione per la BFCache, Chrome potrà quindi mettere nella cache dedicata un numero maggiore di pagine, rendendo la procedura avanti/indietro istantanea. Il problema intorno a questa implementazione è relativo al fatto che può caricare pagine web con contenuti ormai obsoleti, in molti casi un comportamento che gli sviluppatori non vogliono che sia possibile proprio inserendo l'intestazione "no-store". Proprio per questo Google sta implementando il nuovo comportamento della BFCache nelle versioni di test di Chrome, in modo da avere dati a sufficienza per capire quale possa essere l'impatto nell'esperienza di navigazione per l'utente finale.
Fergal Daly, ingegnere Google citato da BleepingComputer, ha sottolineato come l'intestazione CCNS riguardi la cache HTTP standard del browser, e non sottintende che la pagina non debba essere caricata nella BFCache, quindi secondo lui non c'è alcuna violazione di promesse da parte di Google con la nuova implementazione. In ogni caso, la modifica verrà introdotta gradualmente e Google continuerà a raccogliere feedback dagli sviluppatori web per assicurarsi che non comporti problemi per gli utenti di Chrome. L'obiettivo finale è migliorare la navigazione web creando un'esperienza più fluida, senza andare a compromettere la sicurezza del browser.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe cambia il comportamento allora deve permettere al sito web di impedire il caricamento in.cache, nel peggiori dei casi con un header custom
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