C'è un motore di ricerca per sbirciare nelle case altrui

Shodan ha aggiunto di recente una categoria per sbirciare all'interno delle webcam considerate non sicure, ovvero che trasmettono senza alcuna protezione integrata
di Nino Grasso pubblicata il 25 Gennaio 2016, alle 12:31 nel canale WebSi chiama Shodan ed è noto come il motore di ricerca per internet delle cose, Internet of Things. Di recente ha aggiunto una nuova categoria di ricerca in cui trovare screenshot provenienti da webcam non sicure. Qui si possono osservare immagini geolocalizzate e provenienti da tutto il mondo, inviate su internet in tempo reale senza alcuna protezione di sicurezza. Gli utenti del servizio possono addirittura guardare quello che fa la gente nel proprio focolaio domestico, praticamente ad insaputa della vittima.
Stando a Dan Tentler, ricercatore che ha trascorso molti anni a studiare la sicurezza di Internet of Things e nello specifico quella di webcam e telecamere di sorveglianza, all'interno del servizio non è difficile imbattersi in immagini provenienti da piantagioni di marijuana, banche, bambini che dormono, cucine, salotti, garage, giardini, piscine, scuole, laboratori e registratori di cassa all'interno dei negozi. Del resto basta effettuare una rapida ricerca su Shodan per accorgersene da soli.
Shodan, immagine catturata da una webcam in Giappone
Di solito le webcam utilizzano il protocollo RTSP (Real Time Streaming protocol) sulla porta 554 per condividere il video online. Spesso però i proprietari non utilizzano password di sicurezza ed è qui che subentra Shodan: il servizio utilizza uno script per scandagliare il web in cerca di indirizzi IP con quelle specifiche porte aperte e che stanno eseguendo lo stream di un video. Una volta trovata la "vittima" Shodan scatta uno screenshot, salva alcuni dati, e passa avanti alla ricerca di una nuova cam scoperta.
Stiamo parlando di un'enorme violazione della privacy degli utenti, con questi che vengono cercati e trovati in tutto il mondo. Ma dall'altra parte, come scrive ArsTechnica, stiamo anche assistendo allo "stato patetico" in cui versa il mondo della Internet of Things sul versante della sicurezza. La FTC ha fatto qualcosa in passato per garantire che i produttori adottassero alcune metodiche per garantire la privacy degli utenti di webcam e telecamere di sorveglianza, ma sembra che gli sforzi effettuati sino ad oggi non bastino.
Nel 2013 la Commissione aveva sanzionato il produttore TRENDnet per aver esposto "le vite private di centinaia di consumatori al pubblico", ma le stime di Tentler parlano di "milioni di webcam insicure connesse e facilmente rintracciabili da tutti su Shodan". Un numero tra l'altro che è destinato a crescere, visto che da una parte vede consumatori disinteressati o semplicemente che ignorano la situazione, dall'altra produttori che puntano al ribasso nel tentativo di conquistare il mercato con il prodotto più economico possibile.
Le idee per arginare il fenomeno ci sono, come ad esempio introdurre una certificazione basata su criteri di sicurezza e classificare i singoli prodotti, tuttavia i problemi di questo fenomeno potrebbero trovarsi ancora più in radice, con la noncuranza del consumatore finale che rappresenta in moltissimi casi il problema più difficile da abbattere. L'articolo approfondito di ArsTechnica può essere trovato in questa pagina (in lingua inglese).
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSecondo me non hai idea di cosa si stia parlando
Confermo comunque che avendo visto come operano i produttori di router e modem per uso consumer bisognerebbe rivedere tutto da 0. Aggiornamenti firmware obbligatori e coatti per almeno 10 anni per tappare i bug e l'eliminazione delle password di default, sostituite con password uniche per ogni prodotto. Inoltre disabilitare o nascondere molto bene la possibilità di accedere senza password. per non parlare dei nas e dei server ftp... o addirittura telnet.
in alcuni forum ho letto di gente che controllava una fontana pubblica
Prima di mettere qualcosa di intelligente in casa dovrò creare una rete interna fisicamente separata.
posso capire la videosorveglianza e cose analoghe, ma fosse quello il caso per quale ragione si videosorvegliano da soli mentre mangiano?
posso capire la videosorveglianza e cose analoghe, ma fosse quello il caso per quale ragione si videosorvegliano da soli mentre mangiano?
Secondo me l'hanno messa apposta e sono lì che si spanciano dicendo: "guarda quanti fessi che non hanno niente di meglio da fare che guardarci mangiare!"
le webcam delle tv non mandano nessuno streaming continuativo su internet... anzi, non penso nemmeno che abbiano funzioni di questo tipo se non espressamente previste.
ho una samsung con webcam (che tra l'altro è ruotabile per nascondersi) e non ha nessuna funzione di videostreaming via etere.
chiaro, ma l'articolo non mi pare dica che si prende possesso di tutto un pc altrui e si attiva la videocamera per far screenshot alla casa dei malcapitati.
l'articolo parla di stream video, impostati dall'utente, che non sono protetti, e vengono intercettati nell'etere... gli screenshot derivano da fermi immagini di questi stream.
se uno ti entra dentro il pc e attiva la webcam per riprenderti, mi pare sia un cracking puro e semplice.
GRANDI PARENTI, AFFINI & SCONOSCIUTI VARI!
....mentre prima il fratello maggiore aveva dei privilegi nello spiare....oggi con la "democratizzazione" della tecnologia, è alla portata di tutti!!!!Venghino siori, venghino...ce n'è per tutti!
PS. sono pasati quasi 4 anni dalla prima class action contro gli "smart" TV di LG ce attivavano la webcam ad insaputa dell'utente/proprietario!
Adesso invece diranno:"non qui che c'è la TV che ci vede..."
Prima di mettere qualcosa di intelligente in casa dovrò creare una rete interna fisicamente separata.
Prima di mettere qualcosa in intelligente, ci dovrebbere essere qualcuno di intelligente che la gestisca.
P.S.: discorso generale, penso che in questo forum tutti sappiano le più elementari norme di sicurezza da applicare a questi gingilli (nel caso di modem/router cambio password di admin, blocco accessi dall'esterno, ma sopreattutto scelta oculata di dispositivi che permettano queste operazioni).
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