BitTorrent non è più la prima fonte di traffico in upload su Internet: ecco cosa l'ha superato

BitTorrent non è più la prima fonte di traffico in upload su Internet: ecco cosa l'ha superato

Il dominio di BitTorrent nei dati relativi al traffico su Internet sta volgendo al termine, secondo una nuova indagine condotta da Sandvine. Il protocollo di condivisione di file peer-to-peer sta adesso cedendo il passo a nuove forme di traffico.

di pubblicata il , alle 10:31 nel canale Web
 

In un'epoca in cui lo streaming è diventato la norma e l'archiviazione cloud è sempre più diffusa, il protocollo di condivisione di file P2P BitTorrent sta rapidamente perdendo terreno. Secondo il più recente Global Internet Phenomena Report di Sandvine, un'azienda canadese specializzata nella gestione della banda larga, BitTorrent non è più il "re" del traffico Internet in upload.

L'indagine (riportata da TorrentFreak) rivela che, nelle classifiche relative al traffico in download BitTorrent non appare nemmeno, mentre i video e i social media rappresentano oltre la metà del traffico gestito da connessioni fisse e mobile. Per quanto invece riguarda il traffico in upload, il protocollo per lo scambio di dati P2P è stato detronizzato dalle app di archiviazione cloud, FaceTime, Google e YouTube come principali motori del traffico upstream. Sulle connessioni mobili, BitTorrent non figura nemmeno tra le prime dieci app per traffico generato.

BitTorrent inizia a scomparire dalle classifiche di traffico Internet

Nel computo del traffico in upload complessivo degli Stati Uniti, per l'esattezza, solo il 4% è rappresentato da BitTorrent, laddove lo stesso servizio nel 2013 rappresentava un terzo del totale, rimanendo la fonte dominante del traffico in upload negli anni a seguire. Se si va ancora indietro nel tempo, prima dell'avvento del Web 2.0 BitTorrent gestiva il 35% del traffico in upload. All'epoca, infatti, la condivisione di file tramite reti P2P era il principale motore di traffico, visto che nessun altro servizio tipicamente gestiva grandi quantità di dati.

Tuttavia, con la crescita dello streaming video, il traffico dei protocolli peer-to-peer per la condivisione di file è diventato una goccia nel vasto mare di dati odierno. Anche tra i pirati il file-sharing non è più così rilevante come una volta, con la maggior parte dei siti pirata che ora si basano anch'essi sullo streaming.

Sandvine riconosce che BitTorrent rimane un "fattore significativo" poiché genera traffico proveniente da un piccolo numero di utenti, tra cui non solo pirati ma anche accademici che condividono grandi quantità di dati. Tuttavia, l'azienda prevede che la presenza di BitTorrent nelle classifiche di traffico "potrebbe diminuire man mano che gli utenti passano al cloud" o consultano "contenuti attraverso i servizi di streaming".

Mentre BitTorrent, insomma, potrebbe ancora avere un futuro in determinati settori, il suo dominio nel panorama del traffico Internet è destinato a diventare un ricordo del passato.

57 Commenti
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Opteranium18 Marzo 2024, 11:20 #1
peccato, un passo ulteriore verso una internet più chiusa e controllata
dr-omega18 Marzo 2024, 11:25 #2
Probabilmente tanti che prima scaricavano a manetta ora si affidano allo streaming, grazie anche ai costi bassi e alle reti dati più veloci.
Podz18 Marzo 2024, 11:30 #3
Una buona parte di materiale raro lentamente sparirà, peccato.
The_ouroboros18 Marzo 2024, 13:28 #4
Originariamente inviato da: dr-omega
Probabilmente tanti che prima scaricavano a manetta ora si affidano allo streaming, grazie anche ai costi bassi e alle reti dati più veloci.


costi "bassi" e n abbonamenti == tanto dinero speso
Personaggio18 Marzo 2024, 13:37 #5
Originariamente inviato da: The_ouroboros
costi "bassi" e n abbonamenti == tanto dinero speso


In realtà no. Se si considerano le ore passate per vedere i contenuti in un mese, un servizio on domand in passato che ti poteva offrire tanto era solo il noleggio di dvd e prova a calcolare quanto ti sarebbe venuto a costare se tutto quello che vedi in streaming lo avresti dovuto noleggiare? Almeno mille euto/mese
Univac18 Marzo 2024, 13:53 #6
Ma e' veramente un cambiamento recente? Mi fa tanto "situazione del 2019".... a dargliene.
Cioe' dubito che tra adolescenti, ma anche ventenni..., sappiano cos'e' torrent (per non dire emule), mentre sicuramente una buona percentuale sa bene cos'e' il backup su cloud....
Miccia18 Marzo 2024, 20:06 #7
Attenzione che io non leggo da nessuna parte dell'articolo che il traffico Bittorrent si è ridotto.
Si parla di percentuali di traffico e negli anni è aumentato enormemente il traffico di servizi che prima non c'erano o erano meno utilizzati.
Sarebbe stato interessante se oltre a mettere le percentuali si fosse indicato anche quanto era la quantità di traffico nel 2019 rispetto a quella attuale.
Opteranium18 Marzo 2024, 20:47 #8
Originariamente inviato da: Miccia
Attenzione che io non leggo da nessuna parte dell'articolo che il traffico Bittorrent si è ridotto.
Si parla di percentuali di traffico e negli anni è aumentato enormemente il traffico di servizi che prima non c'erano o erano meno utilizzati.
Sarebbe stato interessante se oltre a mettere le percentuali si fosse indicato anche quanto era la quantità di traffico nel 2019 rispetto a quella attuale.

in effetti hai ragione, già solo 5 anni fa non c'era tutto lo streaming attuale. Forse è solo una diversa proporzione ma in valore assoluto il traffico è rimasto il solito
Mars9518 Marzo 2024, 20:53 #9
BitTorrent è un client però, sicuramente il più diffuso ma ci sono decine di altri client torrent, bisognerebbe vedere tutti insieme come si posizionano.
O si intende già tutto il traffico generato dal protocollo?

Originariamente inviato da: Podz
Una buona parte di materiale raro lentamente sparirà, peccato.


Il materiale raro si trova sul mulo non su torrent
E il traffico del mulo sicuramente qui non è conteggiato.
Italia 118 Marzo 2024, 21:34 #10
eMule funziona ancora belissimo e mi spiace che con queste connessioni veloci non venga usato come negli anni passati.

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