Bitcoin a El Salvador: 52 milioni di rimesse, ma cala l'uso tra la popolazione

La Central Reserve Bank di El Salvador riferisce che la popolazione salvadoregna che vive al di fuori del Paese ha inviato 52 milioni di dollari in rimesse nel periodo da gennaio a maggio dell'anno in corso sfruttando Bitcoin tramite il wallet Chivo. Si tratta dell'1,65% sul totale di 3,14 miliardi di dollari di rimesse che sono state inviate al Paese dall'estero, una proporzione non proprio lunsinghiera per quanto riguarda l'uso della criptovaluta nello Stato centroamericano.

Il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, aveva affermato lo scorso anno che l'uso del wallet Chivo avrebbe fatto risparmiare ai cittadini circa 400 milioni di dollari in spese commissionali, rispetto all'uso dei servizi di pagamento e rimesse convenzionali.

Il wallet Chivo è stato lanciato a settembre del 2021, dopo che il governo ha varato la legge per dare a Bitcoin lo status di una valuta a corso legale. Chivo è un wallet che lo Stato ha messo a disposizione dei cittadini, incentivandone l'adozione con una piccola ricompensa di 30 dollari in Bitcoin.

Al lancio Chivo è riuscito a raccogliere oltre 2 milioni di utenti in meno di un mese, causando qualche problema di congestionamento nelle prime fasi dell'iniziativa. A febbraio di quest'anno il governo del Paese ha rilanciato il servizio, con una struttura più solida gestita in collaborazione con la società americana AlphaPoint, resa necessaria dal volume di utenti cresciuto fino a 4 milioni interessati ad usare lo strumento per sfruttare le basse commissioni per effettuare pagamenti e trasferimenti in BTC.

Quello che però emerge dal "Paese reale" è che il wallet Chivo e più in generale Bitcoin non raccolgano particolare entusiasmo tra la popolazione: secondo quanto riporta Elsalvador.com, pochi commercianti lo adottano (pur essendo obbligati a farlo) ed il loro numero è in calo. E anche la popolazione non ne fa uso, con pochi casi di beni o servizi acquistati pagando in Bitcoin. In generale i cittadini hanno speso l'incentivo di 30$ donato dal governo, e poi non hanno più utilizzato il wallet o compiuto altre transazioni in criptovaluta.

Nel frattempo poco si sa in merito al progetto di Bitcoin City, la cui costruzione sarebbe dovuta essere finanziata con i Bitcoin Bond, che tuttavia non sono ancora stati emessi per via della persistente fase ribassista del mercato e il conseguente rischio di un flop. Nel frattempo, però, il Presidente Bukele ha annunciato la scorsa settimana che il Paese ha acquistato 80 BTC al prezzo di 19 mila dollari l'uno, cercando di approfittare del ribasso dei prezzi. Come si suol dire in queste situazioni: "ai posteri l'ardua sentenza".