Apple, Google, Microsoft e Mozilla insieme per estensioni web universali: nasce il WebExtensions Community Group
Lo scorso venerdì quattro delle aziende più grandi nell'ambito del web browsing hanno svelato un forum di sviluppo e discussione al World Wide Web Consortiun (W3C) dedicato alla realizzazione di standard per le estensioni web. Il WebExtensions Community Group è stato aperto da Apple, Google, Microsoft e Mozilla allo scopo di migliorare le estensioni dei browser, sia sul piano della funzionalità e compatibilità, ma anche e soprattutto con fondamenti più ampi per quanto riguarda la sicurezza.
Per chi non lo sapesse le estensioni sono dei plug-in che si installano all'interno del browser introducendo funzionalità non presenti in maniera nativa: fra le più celebri abbiamo i gestori di password, adblocker e anti-tracker, o ancora estensioni di anti-virus, timer e chi più ne ha più ne metta. Ogni browser, però, ha il suo store di estensioni univoco, spesso quelle presenti non sono compatibili con altri browser e il lavoro di porting può non essere così semplice per via della mancanza di uno standard da seguire.
Una piattaforma comune per i browser web principali
Il WebExtensions Community Group nasce proprio con l'obiettivo di abbattare questi ostacoli: "Il WECG ha lo scopo di esplorare come gli sviluppatori di browser e altre realtà interessate possano collaborare per portare avanti una piattaforma comune per le estensioni dei browser". Il gruppo nasce dai quattro nomi più grandi del settore, ma invita chiunque ad entrare nella discussione, fra cui altri sviluppatori di software o di estensioni, ed altre parti più o meno direttamente coinvolte nell'argomento.
Due i principali obiettivi del WECG: fare in modo che lo sviluppo delle estensioni sia più semplice, specificando un modello coerente e una base comune per quanto riguarda le funzionalità, le API e i permessi; sottolineare un'architettura sicura e resistente agli abusi esterni, ma al contempo ottimizzata sul piano delle prestazioni. Il tutto nel rispetto, si legge nel documento condiviso in settimana, dei principi di design di W3C TAG e HTML.
Le nuove specifiche per le estensioni su browser si baseranno sui modelli e le API già consolidate sui browser delle quattro aziende, quindi Chrome, Safari, Edge e Firefox. La speranza è che allineando le varie tecnologie presenti si possano creare specifiche comuni che funzionino su tutti i browser per la navigazione su web, sviluppando le varie evoluzioni nel tempo su quella base. Nel 2020 Apple aveva indicato che avrebbe seguito l'approccio di Chrome per le estensioni su Safari, ma è probabile che arriveranno ulteriori novità in merito sulla base delle decisioni che verranno intraprese nel WECG.
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6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLe quattro realtà hanno fondato un gruppo di discussione per realizzare estensioni web universali e il più possibile compatibili fra i browser, a vantaggio anche della sicurezza
Da un certo punto di vista ci sono già estensioni che per esempio installi su Chrome e si installano anche su Microsoft Edge .
Esatto, c'è già interoperabilità tra i browser a livelli di estensioni, ho letto anch'io di estensioni multibrowser ma credo che si possa fare di meglio e allargare di molto lo store delle estensioni che funzionano su qualsiasi browser. Poi mi pare di avere letto e/o capito che Mozzilla punta a una gamma estesa di api: troverà l'appoggio di google?
Mi auguro insomma che non si cerchi di frenare l'adozione da parte di un browser di API che concedano funzionalità in più rispetto agli altri, frenando così lo sviluppo di estensioni innovative (o sgradite ad alcuni).
purtroppo non si può pretendere di avere api universali per dei browser che hanno basi differenti, già chrome e il nuovo edge avendo base comune chromium non sono compatibili 100% le estensioni molte soffrono di problemi se eseguite su edge, quindi qualche limitazione ci sarà la cosa che fa ben sperare è che al tavolo ci sono le big che quindi possono già accordarsi fra loro e poi magari tutti gli altri potranno accodarsi nel tempo
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