Apache Software Foundation deve cambiare nome: lo chiedono i nativi americani

Natives in Tech, un'organizzazione no profit composta da nativi americani, ha esortato la Apache Software Foundation (ASF) a cambiare nome, per rispetto delle popolazioni indigene e per tenere fede al proprio codice di condotta.
di Manolo De Agostini pubblicata il 12 Gennaio 2023, alle 09:11 nel canale WebLa no profit Natives in Tech ha richiesto pubblicamente alla Apache Software Foundation (ASF) di cambiare nome. Lo si legge in un post, dove i membri dell'organizzazione Adam Recvlohe, Holly Grimm e Desiree Kane accusano l'ASF di essersi appropriata della cultura indigena.
Secondo quanto dichiarato nel documentario "Trillions and Trillions Served" da Brian Behlendorf, uno dei fondatori della Apache Software Foundation, il nome della fondazione si deve alla volontà di non usare termini come cyber o spider, molto in voga all'epoca per tutto ciò che aveva a che fare con il tech, ma qualcos'altro di più distintivo.
"Avevo appena visto un documentario su Geronimo e gli ultimi giorni di una tribù di nativi americani chiamata Apache, che soccombette all'invasione dall'ovest degli Stati Uniti. Furono l'ultima tribù a cedere il proprio territorio e per me questo rappresentava quasi romanticamente ciò che sentivo di fare con questo progetto di server web...".
Una ricostruzione che ai membri di Natives in Tech non è affatto piaciuta. "Questa presentazione romantica spaghetti-western francamente antiquata di una comunità viva e vibrante come morta e sepolta per costruire un'azienda tecnologica per il bene superiore è tanto ignorante quanto offensiva".
"Esortiamo la Apache Software Foundation a prendere le misure necessarie per esprimere l'alleanza che promuovono così profondamente sul loro sito web, ad agire in conformità con il proprio codice di condotta, a stare attenti alle parole che scelgono e a cambiare il loro nome".
L'organizzazione contesta l'inquadramento della tribù Apache come esistente solo in un contesto storico passato, citando otto tribù di nativi americani riconosciute a livello federale che ne portano il nome. Nel post si parla di temi quali la "cancellazione indigena" e "romanticizzare le culture indigene", molto sentiti dai nativi.
"La cancellazione indigena è il processo sistematico di opposizione, rimozione, riformulazione e indebolimento della presenza indigena, passata e presente, all'interno della più ampia narrazione storica da cui ha avuto origine e continua a esistere", si legge in un passaggio.
"Romanticizzare le culture indigene è un modo per inquadrarle come statiche piuttosto che dinamiche. Inoltre, non permette di riconoscere anni di guerra, assimilazione forzata e altre politiche avverse assorbite come traumi storici nel corso delle generazioni e fino a oggi. Le organizzazioni che affermano di sostenere i popoli indigeni ma che non hanno alcun legame reale con loro, affidandosi invece a stereotipi storici, non riescono ad essere alleate di coloro che tentano di emulare".
L'uso di nomi di tribù, simbologie e richiami alla cultura dei nativi americani è un argomento che riguarda trasversalmente gli Stati Uniti. Ricordiamo ad esempio la decisione della squadra di baseball Cleveland Indians di modificare il suo nome in Cleveland Guardians, oltre a cancellare dalle uniformi il logo di Chief Wahoo, un cartone rappresentante la testa di un capo indiano, eliminando così il riferimento agli indiani, giudicato offensivo, razzista e discriminatorio verso la minoranza indigena e la sua cultura.
Un portavoce dell'ASF, interrogato da The Register, ha dichiarato: "Sentiamo le preoccupazioni dei nativi americani e siamo in ascolto. Essendo un'organizzazione no profit gestita da volontari, i cambiamenti necessiteranno tempo per essere attentamente valutati con i membri, il consiglio e il nostro team legale. I nostri membri stanno esplorando modi alternativi per affrontarlo, ma al momento non abbiamo nulla da condividere".
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoHanno già fatto cambiare nome ad una squadra di football, una di baseball e ci stanno provando con la jeep Cherokee.
In tutti questi casi non c'era niente di negativo nella scelta dei nomi, anzi erano stati scelti proprio per onorarli.
Mi aspetto che il prossimo passo sia chiedere all'esercito degli Stati Uniti di cambiare nome agli elicotteri da combattimento, visto che l'usanza di dare agli elicotteri il nome delle tribù dei nativi americani fu introdotta nel 1947 dal generale Hamilton Howze che credeva che gli elicotteri dovessero attaccare dal fianco e poi scomparire, allo stesso modo delle tribù indiane delle pianure.
Mi pare che in questi ultimi anni il politically correct, stia diventando una mania tossica.
Li accontenteranno sicuramente. Corca.
Mi pare che in questi ultimi anni il politically correct, stia diventando una mania tossica.
Vorrei vederli tutti 'sti fighettini del "politicamente corretto" in Corea del Nord o in qualche paese Islamico fondamentalista.
Il troppo benessere è il vero male di questi tempi.
Cui prodest?
Credo che agli avvocati vengano gli occhi col simbolo del dollaro quando ci sono queste cose, quindi no, per loro non è sicuramente tempo perso.
PS: ma tutta la manfrina che era saltata fuori con "blacklist", "whitelist", "master" e "slave" (e probabilmente anche "graylist", che è offensivo per gli alieni) com'è fiinta?
Credo che agli avvocati vengano gli occhi col simbolo del dollaro quando ci sono queste cose, quindi no, per loro non è sicuramente tempo perso.
PS: ma tutta la manfrina che era saltata fuori con "blacklist", "whitelist", "master" e "slave" (e probabilmente anche "graylist", che è offensivo per gli alieni) com'è finita?
Ah già ! Pure quella !
Ecco speriamo che sia proprio finita.
Ribadisco che la gente non ha un ca::o da fare dalla mattina alla sera.
Perchè in America, poliziotti e soldati sparano per davvero...non so se ci siamo capiti...
Diciamo più la troppa ignoranza e assenza di consapevolezza.
Personalmente possono fare come vogliono con il nome, è solo una sottigliezza che non riuscirà mai a ripagare lo sterminio fatto durante la colonizzazione.
[SIZE="4"]Personalmente possono fare come vogliono con il nome, è solo una sottigliezza che non riuscirà mai a ripagare lo sterminio fatto durante la colonizzazione.[/SIZE]
Esatto.
Vorrei vederli tutti 'sti fighettini del "politicamente corretto" in Corea del Nord o in qualche paese Islamico fondamentalista.
Il troppo benessere è il vero male di questi tempi.
in corea del nord non si appropriano della cultura altrui anzi prova a farti le treccine afro e ti fanno fare una rieducazione gratuita di dieci anni per insegnarti quanto sia importante non appropriarsi delle culture altrui
Te lo saprò dire con estrema chiarezza. Dovrei andarci quest'estate, visto che questa faccenda del Covid in Cina sta "rientrando" (sulla carta ovviamente) e che quindi anche la Corea del Nord potrebbe riaprire al turismo...
...ovviamente posterò al ritorno...non mi faccio ingabbiare per tenervi informati mentre sono li !
In Iran considera ci sono stato nel 2014 - vacanza bellissima - fu anche la prima volta che utilizzai una vpn per necessità !
Altrimenti appariva in molti siti un barbone arrabbiato che non ti faceva proseguire !
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