Anonymous annuncia le prime vittime della guerra contro l'ISIS

Il collettivo di hacker annuncia le prime vittorie sul campo digitale. Anonymous ha raccolto una prima lista di siti e account sensibili collegati all'ISIS, e ha fatto sospendere centinaia di account di presunti terroristi
di Nino Grasso pubblicata il 18 Novembre 2015, alle 11:31 nel canale WebAnonymous ha annunciato le prime vittime della sua crociata anti-ISIS contro il terrorismo islamico. Il collettivo di hacker è sceso nuovamente in campo in seguito agli attentati di Parigi del 13 novembre e, dopo pochi giorni dalla dichiarazione di cyberguerra, ha rivelato di aver raccolto e divulgato dati sensibili di centinaia di account online collegati ad esponenti dell'organizzazione terroristica, sfruttando le proprie armi digitali.
Il team di hacker fa sapere inoltre di aver già raccolto una lista di siti sensibili appartenenti allo Stato Islamico su cui ha cercato o cercherà di effettuare il take over. Le operazioni di boicottaggio dei portali web dell'organizzazione è già cominciata, con Anonymous che annuncia le prime vittorie sul campo, un campo che è del tutto digitale. In pochi giorni Anonymous ha riportato anche altre vittorie, soprattutto sui social media.
Dopo pochi giorni il gruppo ha già riportato varie vittorie, soprattutto sui social media
Il collettivo è riuscito ad esempio ad ottenere informazioni personali di membri sospettati di appartenere al gruppo terroristico, fra cui una serie di nomi e cognomi scoperti all'interno dei portali di jihadisti. Forte dell'anonimato dei suoi membri, Anonymous ha pubblicato una prima lista e rivelato i nomi dei presunti terroristi minacciando l'intera organizzazione con un messaggio diretto: "ISIS stiamo venendo a prendervi".
In aggiunta, secondo la testata britannica Metro.co.uk, Anonymous è riuscito a identificare 900 account Twitter legati ad esponenti dello Stato Islamico, account che adesso sono stati sospesi dal servizio. Anonymous aveva già eliminato alcuni account social media e siti del web collegati all'ISIS a partire dallo scorso gennaio, quando la rivista satirica Charlie Hebdo era stata attaccata da terroristi dell'organizzazione.
Dopo quell'evento Anonymous aveva dichiarato di aver fatto fuori 800 account Twitter e 50 indirizzi email legati a membri dell'ISIS. Il team Anonymous non è comunque infallibile, e anche in passato ha commesso alcuni errori nel riconoscimento di membri dell'ISIS o di Al Qaeda, identificando persone comuni come terroristi. In altre parole, non è possibile effettuare la caccia delle persone presenti nelle liste rilasciate basandosi esclusivamente sulle informazioni rilasciate da Anonymous.
Non è possibile effettuare una caccia alle streghe basandosi esclusivamente sulle informazioni rilasciate dal collettivo
Anonymous opera quasi esclusivamente online e il suo attivismo è praticato attraverso operazioni di hacking o DDoS. Martedì abbiamo pubblicato una lista delle armi digitali di cui il gruppo potrebbe fare uso o ha fatto uso in passato, ma è chiaro che la battaglia al terrorismo non può essere vinta senza ulteriori indagini da parte delle autorità preposte.
48 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLoro danno il loro contributo con le armi a loro disposizione, se ognuno lo facesse, isis avrebbe i minuti contati !
mamma mia che paura che devono avere....
Loro danno il loro contributo con le armi a loro disposizione, se ognuno lo facesse, isis avrebbe i minuti contati !
insomma, l'ISIS dovrebbe avere paura di quattro bambocci nascosti dietro uno schermo, nel buio delle loro camerette (con mammina che stira le camicie e cuoce la pasta nella stanza accanto)?
ROTFL!
"Hai la mia ascia!" (cit.)
ROTFL!
Mi sa di si. Sottovaluti il contributo che danno alle autorità che comunque penso già sapranno il fatto loro
Nel 2015 la rete è basilare per qualsiasi cosa, anche per i terroristi e che "dei bambocci" stiano facendo di tutto per rendergli il lavoro complicato c'è solo da elogiare, quello che POSSONO fare lo fanno... sicuramente di piu' che mettere l'immagine di Facebook con la bandiera della Francia.
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