Anche Vodafone se ne va da Libra: è l'ottava società che lascia il progetto della criptovaluta di Facebook

Anche Vodafone se ne va da Libra: è l'ottava società che lascia il progetto della criptovaluta di Facebook

L'operatore britannico è l'ultimo a lasciare il progetto di Libra. Si concentrerà sul proprio sistema di pagamenti M-Pesa e non esclude, un domani, di tornare a collaborare con la criptovaluta di Facebook

di pubblicata il , alle 20:41 nel canale Web
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Il colosso britannico Vodafone è l'ottava realtà che decide di chiamarsi fuori dalla Libra Association, l'organismo di governo per il progetto della criptovaluta globale e stabile ideato da Facebook. La conferma è arrivata sia da Vodafone sia da Libra nel corso della giornata di ieri. Vodafone ha preso questa decisione così che possa riallocare le risorse precedentemente disposte per Libra verso lo sviluppo del suo servizio di pagamenti digitali, M-Pesa, diffuso attualmente in sei Paesi Africani e che la società vuole espandere verso altri mercati.

Il congedo sembra comunque essere avvenuto in maniera amichevole, e Vodafone ha tenuto a precisare le motivazioni del distacco allontanando i dubbi che il problema potesse riguardare le stesse preoccupazioni normative che, a quanto pare, hanno preoccupato gli altri membri che se ne sono andati.


I supporter orignari del progetto Libra

Vodafone è quindi l'ultima del carosello di società che, pur supporter della prima ora, hanno poi deciso di abbandonare il progetto: PayPal, Visa, Mastercard, eBay, Stripe, Booking e Mercado Pago. E' tuttavia la prima realtà ad abbandonare dopo che l'associazione è stata formalmente riorganizzata ad ottobre del 2019.

Dante Disparte, responsabile policy and communication per Libra Association, ha commentato la decisione di Vodafone: "Sebbene la composizione dei membri dell'Associazione possa cambiare nel corso del tempo, il progetto della governance di Libra e la tecnologia sottostante assicura che il sistema di pagamento Libra rimanga resiliente" (o antifragile come argomenterebbe Nassim Nicholas Taleb nel suo saggio). Del resto Libra ha comunque la ferma intenzione di accettare nuovi membri per l'associazione più avanti nell'anno in corso, e la lista d'attesa è già piuttosto affollata con 1500 compagnie circa. Per essere ammessi alla Libra Association è necessario il voto favorevole espresso da una maggioranza di quasi i due terzi dei membri esistenti.

La visione di Libra, cioè rendere possibile e semplice per chiunque nel mondo effettuare pagamenti e transazioni da persona a persona, è la stessa visione che Vodafone segue con il suo servizio M-Pesa in Africa, che già offre la possibilità di accettare diverse valute per le rimesse internazionali. A conferma del fatto che l'abbandono di Vodafone è comunque amichevole, un portavoce della società ha dichiarato: "Continueremo a tenere monitorato lo sviluppo di Libra Association e non escludiamo la possibilità di collaborazioni future". E non è neppure da escludere che un domani M-Pesa possa accettare transazioni anche in stablecoin, Libra inclusa.

Intanto si attende il lancio ufficiale di Libra: al momento della presentazione lo scorso anno l'obiettivo fu quello di arrivare sul mercato entro la prima metà del 2020, ma in seguito sono iniziati ad emergere dubbi sull'effettiva tabella di marcia di pari passo con le preoccupazioni normative. Disparte ha recentemente osservato, in occasione del World Economic Forum di Davos, che potrebbero esserci ritardi rispetto ai piani originari.

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