Anche la CIA avrà il suo chatbot AI: aiuterà le spie a verificare velocemente le informazioni

Per ora senza nome, il nuovo chatbot della CIA condividerà molte caratteristiche con la tecnologia più popolare nel settore, ChatGPT di OpenAI. Lo strumento sarà addestrato su dati disponibili pubblicamente con lo scopo di aiutare le spie statunitensi a verificare velocemente le informazioni. Lo riferisce Bloomberg, che aggiunge che la CIA sta collaborando con altre agenzie di intelligence per affinare la tecnologia.

Randy Nixon, che per la CIA si occupa di intelligence open-source, nell'intervista ha aggiunto che il nuovo chabot sarà pronto "a breve". "Siamo passati dai giornali e dalla televisione ai big data e la tendenza continua ad andare avanti”, ha affermato. Il chatbot sarà addestrato su grandi quantità di dati avendo la possibilità di attingere alle informazioni provenienti dai programmi di raccolta che gli Stati Uniti hanno messo in atto in tutto il mondo.

"La portata di quanto raccogliamo e di cosa raccogliamo è cresciuta astronomicamente negli ultimi 80 anni. Si tratta di una quantità di dati così ampia che potrebbe risultare scoraggiante utilizzarla". ha detto Nixon. Ha aggiunto: “La nostra raccolta di dati può continuare a crescere e crescere, se non ci fosse un limite dettato dai costi".

Costi che potrebbero essere ridotti con l'utilizzo delle tecniche di intelligenza artificiale generativa, stando alle dichiarazioni di Randy Nixon. Negli ultimi anni la CIA, e altre agenzie governative, hanno valicato più volte i confini legali per quanto riguarda la quantità e il tipo di informazioni che raccolgono sui cittadini. Ma Nixon, nelle interviste, ha cercato di placare gli animi su questo aspetto, sottolineando che il nuovo strumento di intelligenza artificiale agirà nell'ambito delle leggi sulla privacy in vigore negli Stati Uniti.