Amazon pensa ad una versione a pagamento di Alexa basata su AI
La società sta sviluppando una versione più avanzata del suo assistente vocale, per la quale però vorrebbe praticare una formula ad abbonamento. Ma ci sono dubbi all'interno dell'azienda
di Andrea Bai pubblicata il 19 Gennaio 2024, alle 12:21 nel canale WebAmazonAlexa
Amazon si sta preparando a proporre una versione a pagamento di Alexa? Sembra che all'interno dell'azienda di Jeff Bezos i confronti su questo argomento siano particolarmente accesi e senza una chiara direzione anche se, d'altra parte, il tema è particolarmente importante per la società.
Business Insider ha recentemente pubblicato un articolo in cui ha riportato la dichiarazione di un dipendente anonimo di Amazon: "Se questa cosa non riesce a generare entrate, Alexa è nei guai". Al momento la società non ha pianificato il rilascio di una versione a pagamento del suo assistente vocale, la cui prossima versione dovrebbe inoltre integrare una forma di intelligenza artificiale generativa, ma alcuni documenti interni della società indicherebbero il 30 giugno come possibile data di lancio del nuovo servizio a pagamento.
Le informazioni disponibili parlano di un servizio chiamato "Alexa Plus" basato su tecnologia Remarkable Alexa che è già stata mostrata a 15 mila clienti. Si tratterebbe di un assistente vocale capace di instaurare una comunicazione sufficientemente colloquiale con l'utente e di comprendere richieste e comandi più complessi senza necessariamente dover pronuciare "Ehi Alexa", riconoscere più richieste concatenate in un'unica frase, ma ancora non ottimale per quanto riguarda le risposte fornite che talvolta sono inutilmente lunghe o imprecise. E' una tecnologia che non avrebbe ancora raggiunto gli standard qualitativi attesi e sembra quindi destinata a richiedere ulteriore tempo di sviluppo: la data del 30 giugno va considerata con una certa flessibilità.
Ma al di là dello specifico servizio che Amazon eventualmente porterà sul mercato con formula ad abbonamento, all'interno dell'azienda vi sono opinioni contrastanti sul tema, con una parte dei lavoratori che non sono convinti che il pubblico sarà disposto ad un esborso ulteriore quando magari già paga altri servizi come Prime o Music. Ci si potrà chiedere se è veramente necessario arrivare ad un servizio di assistenza vocale a pagamento o se si tratta di un modo come un altro per "fare cassa". A tal proposito torna però utile un altro articolo di Business Insider che risale alla fine del 2022, in cui veniva indicato che Alexa rappresentava per Amazon un passivo di 10 miliardi di dollari.
E' chiaro quindi che il tema rappresenta un problema reale all'interno di Amazon, e anche abbastanza complesso. Quel che accade all'interno dell'azienda di Bezos è comunque un esempio di ciò che ora è lo stato degli assistenti vocali: strumenti che generalmente vengono utilizzati per compiti piuttosto basilari e, per questo motivo, per i quali nessuno è disposto a pagare.
Come sempre perché si possa invogliare un utente ad un esborso aggiuntivo, è necessario fornire un valore -reale o percepito che sia- al servizio: una versione a pagamento di Alexa dovrebbe offrire un'esperienza d'uso molto superiore a quanto possibile ora e, soprattutto, non presentare problemi di alcun tipo. Difficilmente l'utente, dopo aver pagato per il servizio, avrà voglia di perdere tempo e pazienza a spiegare meglio una sua richiesta o a dover correggere le risposte eventualmente imprecise. E' anche per questo motivo che in realtà i piani di Amazon, che comunque non è scontato trovino concretizzazione nella realtà, potrebbero richiedere un tempo ben più lungo di sei mesi.
E ora la palla a voi lettori: sareste disposti a pagare per usare un assistente vocale avanzato? Quale potrebbe essere la capacità o la funzionalità in grado di convincervi a farlo? Fatecelo sapere nei commenti!
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE comunque no, non ho motivi per pagare, le funzionalità di home automation che utilizzo sono perfettamente fruibili già adesso.
E comunque no, non ho motivi per pagare, le funzionalità di home automation che utilizzo sono perfettamente fruibili già adesso.
E quando metteranno a pagamento proprio quei comandi che usi adesso...?
Perchè ormai la questione non è tanto SE ma QUANDO ciò avverrà. Ovviamente non è riferito solo ad amazon:
https://www.hwupgrade.it/news/telef...ip5_123525.html
D'altronde è comprensibile: se Alexa, che fa 2 cretinate in croce, perde 10 miliardi l'anno, Siri ne perderà almeno 20. E google ancora di più.
Nemmeno i più ricchi possono permettersi perdite del genere troppo a lungo, in un modo o nell'altro devono invertire - o quantomeno limitare - il trend
ciao, te lo dico solo se ti abboni
Alexa.. ciao ciao !!
Perchè ormai la questione non è tanto SE ma QUANDO ciò avverrà. Ovviamente non è riferito solo ad amazon:
https://www.hwupgrade.it/news/telef...ip5_123525.html
D'altronde è comprensibile: se Alexa, che fa 2 cretinate in croce, perde 10 miliardi l'anno, Siri ne perderà almeno 20. E google ancora di più.
Nemmeno i più ricchi possono permettersi perdite del genere troppo a lungo, in un modo o nell'altro devono invertire - o quantomeno limitare - il trend
Chiudono... io non riesco a immaginare uno scenario in cui valga la pena pagare.
Quindi se esisterà una alternativa free bene altrimenti semplicemente se ne farà a meno.
Ma un disabile?
O quando saremo ottuagenari incartapecoriti? "Da oggi le verranno accreditati 0,19 centesimi per ogni persiana alzata, accetta?"
Per un disabile o un anziano è una tecnologia che puo' essere utile...per gli altri lasciamo perdere.
Riaccenderò, aggiornerò e riconfigurerò il Raspberry Pi con Home Assistant.
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