Altman accusa Meta: offerte fuori di testa ai ricercatori. È guerra per i talenti dell'IA

Sam Altman ha rivelato che Meta offre bonus da 100 milioni di dollari per attrarre i ricercatori di OpenAI. La confessione evidenzia una competizione tra le Big Tech per i talenti dell’IA, con compensi mai visti prima.
di Manolo De Agostini pubblicata il 18 Giugno 2025, alle 07:51 nel canale WebMetaOpenAI
Il settore dell'intelligenza artificiale si conferma come il nuovo terreno di scontro tra le Big Tech, e le cifre in gioco non lasciano spazio a dubbi. Secondo quanto dichiarato da Sam Altman, CEO di OpenAI, Meta avrebbe offerto bonus alla firma fino a 100 milioni di dollari per convincere i ricercatori di punta della sua azienda a cambiare casacca.
Altman ha raccontato l'episodio durante una puntata del podcast Uncapped, condotto dal fratello Jack. Ha spiegato che l'azienda guidata da Mark Zuckerberg avrebbe cercato di assumere un numero significativo di membri del team OpenAI, offrendo compensi annuali ancora più elevati oltre agli imponenti bonus iniziali. Tuttavia, ha anche affermato che, almeno per ora, nessuno dei suoi migliori collaboratori ha accettato le proposte di Meta.
L'escalation nelle offerte economiche evidenzia la pressione crescente che le aziende tech stanno affrontando nella corsa all'IA. I pacchetti retributivi per i ricercatori più qualificati hanno ormai raggiunto livelli comparabili solo a quelli del mondo della finanza di alto livello o dello sport professionistico.
Per far fronte alla concorrenza, anche OpenAI ha messo in campo incentivi importanti. Secondo quanto riportato da Reuters, i ricercatori senior della società percepiscono stipendi attorno ai 10 milioni di dollari l'anno, oltre a bonus plurimilionari per la fidelizzazione.
Altman ha sottolineato che, a suo parere, il successo dell'azienda dipende da un equilibrio tra la missione tecnologica e la ricompensa economica. "Credo che il nostro modello incentivi prima la missione, e poi i benefici economici e tutto il resto," ha detto.
Meta, dal canto suo, è fortemente impegnata nella costruzione di una squadra di alto livello nel campo dell'IA. Oltre alle offerte milionarie, la società ha annunciato un investimento da 14,3 miliardi di dollari in Scale AI, e ha coinvolto il suo CEO, Alexandr Wang, nel nuovo gruppo dedicato alla "superintelligenza". Inoltre, ha recentemente reclutato anche ingegneri da altre realtà tecnologiche, come Jack Rae di Google DeepMind.
"Ho sentito che Meta ci considera il loro principale concorrente, e rispetto il loro approccio aggressivo," ha dichiarato Altman commentando le manovre di Zuckerberg e soci. Tuttavia, ha anche espresso dubbi sulla cultura aziendale di Meta e sulla sua capacità innovativa. "Non credo che Meta sia un'azienda particolarmente forte nell'innovazione", ha detto il CEO, ipotizzando che alcuni ricercatori possano rifiutare offerte elevate perché motivati da fattori diversi dal solo guadagno.
Se finora non fosse stato chiaro, nonostante mesi di notizie a spron battuto, le parole di Altman rendono chiaro un concetto: il valore della conoscenza e delle competenze in ambito IA non è mai stato così alto - e le aziende sono disposte a pagare qualsiasi cifra per assicurarselo.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infobeh, insomma, chi in questo momento é nel giro con le giuste competenze ha fatto un affare.
E se per i senior é di 10 milioni, posso immaginare che anche un junior non se la cavi poi male...
1) Semmai sono loro che rendono disoccupato te, perchè sono letteralmente quelli che rendono possibile licenziare persone scambiandole con l'AI.
2) Se anche fosse, basta un anno a 10 milioni di $ per campare tutta la vita. Al posto loro smetterei di lavorare comunque dopo 2 anni.
Finalmente, meglio i ricercatori che due cazzoni che corrono dietro ad un pallone.
Mi hai sfilato le parole di bocche e fregato sul tempo !
[B][SIZE="7"]AMEN ![/SIZE][/B]
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