AGCOM, dopo il 'caso Ferragni' nuove regole per gli influencer

AGCOM, dopo il 'caso Ferragni' nuove regole per gli influencer

L'AGCOM vuole regolare maggiormente il lavoro degli influencer che operano in Italia, in particolare quelli con almeno un 1 milione di follower complessivi. L'obiettivo è equiparare gli influencer ai media tradizionali.

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Web
 

Il "caso Chiara Ferragni" esploso nell'ultima parte del 2023, e ancora vivo nel dibattito pubblico, ha riacceso i riflettori sull'attività degli influencer e le loro responsabilità.

Con quella che qualcuno potrebbe definire "sospetta puntualità" (ma in realtà è un lavoro frutto di mesi, ndr), l'AGCOM ha reso noto di aver approvato all'unanimità le "Linee guida volte a garantire il rispetto da parte degli influencer delle disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi".

Data la crescente rilevanza degli influencer nella diffusione di contenuti editoriali audiovisivi, l'AGCOM ha definito misure precise "in materia di comunicazioni commerciali, tutela dei diritti fondamentali della persona, dei minori e dei valori dello sport, prevedendo un meccanismo di richiami e ordini volti alla rimozione o adeguamento dei contenuti" a cui gli influencer italiani dovranno ottemperare.

"In caso di contenuti con inserimento di prodotti, gli influencer sono tenuti a riportare una scritta che evidenzi la natura pubblicitaria del contenuto in modo prontamente e immediatamente riconoscibile", spiega l'AGCOM. In sintesi, nuove norme che si aggiungono a quelle esistenti, come quelle sulla comunicazione commerciale e sul diritto d'autore, ma che si adattino maggiormente a una nuova professione e ai tempi moderni.

Le nuove linee guida interessano quei creator operanti in Italia che "raggiungono, tra l'altro, almeno un milione di follower sulle varie piattaforme o social media su cui operano e hanno superato su almeno una piattaforma o social media un valore di engagement rate medio pari o superiore al 2% (ossia, che hanno suscitato reazioni da parte degli utenti, tramite commenti o like, in almeno il 2% dei contenuti pubblicati)", spiega l'Autorità.

AGCOM intende equiparare gli influencer ai grandi media tradizionali, facendo rispettare loro il Testo unico sui servizi di media audiovisivi, ovvero l'insieme di leggi che regola l'attività di radio e televisione.

Qualora gli influencer infrangano le norme, incorreranno in sanzioni: si parla di un massimo fino a 250mila euro per quanto concerne la trasparenza pubblicitaria, mentre trasgredire gli obblighi sulla tutela dei minori potrebbe comportare multe da 30mila a 600mila euro.

Gli influencer con meno di 1 milione di follower non potranno fare ciò che vogliono, ma dovranno continuare a seguire le leggi esistenti, tra cui quelle che regolano la pubblicità ingannevole e le pratiche commerciali scorrette.

Le Linee guida dell'AGCOM dispongono, inoltre, "l'avvio di un Tavolo tecnico per l'adozione di un codice di condotta" che definisca le misure a cui gli influencer si dovranno attenere. Il codice sarà redatto nel rispetto dei principi che informano le Linee guida e prevederà "sistemi di trasparenza e riconoscibilità degli influencer che dovranno essere chiaramente individuabili e contattabili".

Al Tavolo tecnico parteciperanno anche soggetti che solitamente non rientrano nel perimetro normativo e regolamentare dell'Autorità, quali quelli che popolano il mondo dell'influencer marketing, quindi non solo influencer, ma anche soggetti che operano quali intermediari tra questi e le aziende. "Ciò permetterà di recepire le istanze di questi soggetti e di indirizzarne l'azione, avvalendosi delle buone prassi in materia, verso il rispetto delle regole", conclude l'Autorità.

81 Commenti
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Saturn11 Gennaio 2024, 10:03 #1
Grande redazione !

Pensavo sarebbe stata una giornata piatta e invece ci avete servito una "signora notizia" su un piatto d'argento.

Seguo.
alexfri11 Gennaio 2024, 10:07 #2
Anche io, vi prego, se c'é qua sul forum qualche "influenzato" mi potrebbe spiegare quale meccanismo li ha portati a comperare gli oggetti brandizzati? Che molla é scattata in loro, se era un momento di debolezza ecc ecc ecc
ninja75011 Gennaio 2024, 10:08 #3
comincerei con l'inquadrare la professione "influencer"
Saturn11 Gennaio 2024, 10:13 #4
Originariamente inviato da: alexfri
Anche io, vi prego, se c'é qua sul forum qualche "influenzato" mi potrebbe spiegare quale meccanismo li ha portati a comperare gli oggetti brandizzati? Che molla é scattata in loro, se era un momento di debolezza ecc ecc ecc


Aggiungo. Qual'è il meccanismo che porta i nostri simili a bloccare il traffico in ogni città d'Italia per mangiarsi un panino del "mecdonnel" a 3 euri invece che 4 o 5 o quando diavolo costa di solito, a stare in fila ore..."risparmiare" due spicci e inquinare peggio di seicentomila trattori a nafta agricola, buttare alle ortiche ore della propria esistenza per gustare "quei gustosi derivati del petrolio"...!

...ma potrei fare altri 10.000 esempi. La "colpa" non è di quella la della notizia, che neanche voglio citare, la colpa è di chi ancora da retta e si fida di ogni ca§§ata che sente !

Mi imbarazza respirare il loro stesso ossigeno. Ci sono cento miliardi di modi efficaci di fare beneficienza ... senza farsi prendere per il posteriore...
UtenteHD11 Gennaio 2024, 10:19 #5
Io in aggiunta vorrei sapere, dopo che Vi hanno istruito su cosa e dove comprare, non vi sorge il dubbio che forse qualcuno ci guadagni? Come seconda cosa, ma non avete dei gusti, pensieri Vs?
Grazie per le info.
TorettoMilano11 Gennaio 2024, 10:20 #6
Originariamente inviato da: alexfri
Anche io, vi prego, se c'é qua sul forum qualche "influenzato" mi potrebbe spiegare quale meccanismo li ha portati a comperare gli oggetti brandizzati? Che molla é scattata in loro, se era un momento di debolezza ecc ecc ecc


nel 1984 creò un brand di scarpe sfruttando l'immagine di un famoso cestista, quel brand di scarpe vende molto ancora oggi.

da non-psicologo mi sembra facile fare un'associazione tra quanto successo nel 1984 e quanto succede oggi con gli influencer
najmarte11 Gennaio 2024, 10:23 #7
Originariamente inviato da: alexfri
Anche io, vi prego, se c'é qua sul forum qualche "influenzato" mi potrebbe spiegare quale meccanismo li ha portati a comperare gli oggetti brandizzati? Che molla é scattata in loro, se era un momento di debolezza ecc ecc ecc


boh, io ho un paio di magliette di star wars, la molla che scatta sarà dello stesso meccanismo, immagino.
omerook11 Gennaio 2024, 10:24 #8
quando ho visto i numeri di followers che hanno certi influencer sono rimasto spiacevolmente sorpreso e mi sono chiesto ma perché? Confesso che non l'ho capito
demon7711 Gennaio 2024, 10:42 #9
Originariamente inviato da: omerook
quando ho visto i numeri di followers che hanno certi influencer sono rimasto spiacevolmente sorpreso e mi sono chiesto ma perché? Confesso che non l'ho capito


Non posso che quotare.. ma penso che anche tu come me con concepisca neanche lontanamente l'idea di poter spendere "x" euro reali per comprare una skin dentro lo store di un videogame.
Eppure è un mercato che frutta miliardi.
ninja75011 Gennaio 2024, 10:46 #10
Originariamente inviato da: TorettoMilano
nel 1984 creò un brand di scarpe sfruttando l'immagine di un famoso cestista, quel brand di scarpe vende molto ancora oggi.

da non-psicologo mi sembra facile fare un'associazione tra quanto successo nel 1984 e quanto succede oggi con gli influencer


MJ non pubblicizzava nike, era la nike che usava l'immagine di MJ che vinceva sul campo. compro le scarpe di MJ perchè in qualche modo mi piacerebbe identificarmi in lui in questo sport.

questa non fa *nulla* se non fare pubblicità per altri, è il classico esempio di gente famosa perchè è famosa, il nulla. i brand vogliono che lei li pubblicizzi perchè... sta pubblicizzando altri brand! la ragazzina di turno vedendo un suo spot di scarpe perchè vorrebbe comprarle? e vedendo dieci minuti dopo un suo spot di digestivo perchè vorrebbe ingerirlo?

Originariamente inviato da: najmarte
boh, io ho un paio di magliette di star wars, la molla che scatta sarà dello stesso meccanismo, immagino.


si ma non l'hai vista indossata da un influencer per capire che "la volevi", sei nerd e bon. io ho nella wishlist di amazon una maglietta di mortal kombat ma non mi sono mai deciso a comprarla veramente ovviamente non ho visto in giro né reptile né liu kang in tour a promuovere merchandise

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