“Non pagheremo”: 4chan contro le multe UK. E intanto la FTC avverte le Big Tech

4chan rifiuterà di pagare eventuali multe inflitte dall’autorità britannica Ofcom ai sensi dell’Online Safety Act. Per capire cosa sta succedendo, un piccolo passo indietro: a giugno Ofcom ha aperto un'indagine sulla conformità di 4chan ai doveri di prevenzione dei contenuti illegali, emettendo poi il 13 agosto una “provisional notice of contravention” per mancata ottemperanza a due richieste di informazioni. L'autorità intenderebbe irrogare una multa iniziale di 20.000 sterline con penalità giornaliere, laddove i massimi previsti dall’Online Safety Act sono 18 milioni di sterline o il 10% del fatturato mondiale, a seconda del valore più alto.

Secondo l’avvocato di 4chan Preston Byrne, “gli avvisi di Ofcom non creano obblighi legali negli Stati Uniti” e l’indagine dell’autorità UK costituirebbe parte di una “campagna illegale di molestie” contro società tecnologiche americane; Byrne ha aggiunto che “4chan non ha violato leggi negli Stati Uniti” e non pagherà alcuna sanzione. Gli studi legali di 4chan Byrne & Storm e Coleman Law hanno ribadito che la società è incorporata nel Delaware, senza sedi, asset o operazioni nel Regno Unito, e che ogni tentativo di imporre o far eseguire una sanzione sarà contrastato in un tribunale federale USA, invocando le tutele del Primo Emendamento.

Un'eventuale azione esecutiva contro realtà offshore è un affare complesso per Ofcom, che potrebbe comunque chiedere ad un tribunale di ordinare ad altri servizi di interrompere l'operatività di 4chan nel Regno Unito, come ad esempio la rimozione dai risultati di ricerca, il blocco dei pagamenti in UK o, nei casi di danno significativo, perfino il blocco dell’accesso da parte degli ISP. Quest'ultima misura era stata adottata, in passato, proprio contro 4chan in Australia e Nuova Zelanda dopo la diffusione del video della strage di Christchurch.

La situazione si staglia su uno scenario di particolare attenzione da parte della autorità USA su ciò che avviene oltreoceano. Il presidente della Federal Trade Commission Andrew N. Ferguson ha inviato lettere a oltre una dozzina di aziende tech (tra cui Alphabet, Apple, Amazon, Meta, Microsoft, Cloudflare, X, Discord, Signal, Snap, Slack, Akamai e GoDaddy) avvertendo che “censurare gli americani per conformarsi a leggi di potenze straniere” o indebolire la sicurezza dei dati potrebbe configurare condotte scorrette o ingannevoli ai sensi della Sezione 5 del FTC Act; le lettere citano espressamente il Regno Unito con l’Online Safety Act e l’Investigatory Powers Act, nonché il Digital Services Act dell’UE. Nelle comunicazioni la FTC segnala il rischio che pressioni estere inducano piattaforme a limitare la libertà di espressione o a ridurre le protezioni di cifratura, con conseguenti maggiori pericoli di sorveglianza e frodi per i consumatori americani, richiamando anche precedenti azioni FTC in materia di sicurezza e privacy, sebbene in contesti differenti.

4chan è da tempo al centro di polemiche e critiche, con numerose ricerche accademiche che descrivono il sito come “più carico d’odio di altre piattaforme social” e “uno degli angoli più oscuri di Internet”, ospitando hate speech, pornografia, trolling e persino presunte confessioni di omicidio; in passato utenti di 4chan hanno coordinato attacchi DDoS, mentre il sito è rimasto temporaneamente offline dopo un attacco avvenuto in aprile.