Utilizza il visore VR HTC Vive ininterrottamente per 25 ore ed è record mondiale

Derek Westerman è entrato nel guinness dei primati dopo aver utilizzato ininterrottamente per 25 ore e 2 minuti il visore di virtuale HTC Vive con l'applicazione Tilt Brush. Una prova estrema, utile, tra l'altro, per valutare empiricamente gli effetti di un utilizzo prolungato dei visori di Realtà Virtuale. La capacità di resistenza è ovviamante soggettiva: c'è chi prova un senso di nausea dopo pochi minuti e chi, come Derek Westerman, può proseguire per ore. L'autore del record sottolinea:

Col passare del tempo, sempre più persone trascorreranno molto tempo nella Realtà Virtuale - vivendo sostanzialmente all'interno di essa. Io ho voluto essere parte dell'inizio di questo processo. 

L'autore dell'impresa ha provveduto a documentarla con il filmato riportato di seguito che sintetizza i momenti più salienti, compreso quello della parziale débâcle ad otto ore dalla fine. Un fisiologico crollo, che, in ogni caso, non ha compromesso la prestazioni finale. 

Westerman ha trascorso le sue 25 ore nel "mondo virtuale" utilizzando esclusivamente Tilt Brush, perché il regolamento del Guinness dei primati impone l'utilizzo di un solo gioco per l'intera durata della maratona videoludica. Tilt Brush è un'applicazione VR che permette di realizzare disegni nello spazio virtuale utilizzando i controller di HTC Vive. Ciò che l'utente osserva è pertanto direttamente legato a quello che disegna: in assenza di creazioni, si rischia infatti di contemplare esclusivamente uno spazio vuoto. Dare sfogo al proprio spirito artistico sembra essere stata per Westerman la chiave di volta per concludere l'impresa. 

Un'esperienza che non lascia indifferenti, come ha sottolineato a caldo il titolare del record mondiale: 

C'è sicuramente una differenza tra la mia vita precedente e successiva al giorno trascorso nella Realtà Virtuale. Mi ha segnato. Ed ora, in maniera emozionante, tutto mi sembra un po' superficiale o irreale

I primi visori VR sono arrivati sul mercato solo da poche settimane e la maggior parte degli utenti che ha avuto modo di provarli lo ha fatto durante sessioni di demo di durata ridotta. Nei prossimi mesi ci sarà tempo e modo per approfondire quali sono gli effetti derivanti dall'utilizzo prolungato di un visore VR e probabilmente, un po' come avvenuto quando i videogiochi hanno raggiunto il mercato di massa, saranno diffusi gli immancabili studi - più scientifici e meno empirici - a riguardo. Nel frattempo, non mancano aziende impegnate a trovare il modo per eliminare o contenere alcuni effetti "collaterali" legati all'uso dei visori VR (ved. recente ricerca di Microsoft).