Meta Orion, ecco gli occhiali AR del futuro: senza fili, leggeri e usabili ovunque

Meta presenta Orion, un prototipo avanzato di occhiali per la realtà aumentata che promette di rivoluzionare l'interazione tra mondo digitale e fisico, frutto di un decennio di ricerca e sviluppo.
di Nino Grasso pubblicata il 26 Settembre 2024, alle 10:31 nel canale WearablesMeta
In occasione di Meta Connect 2024, dove è stato lanciato anche il visore Quest 3S, Meta ha mostrato per la prima volta Orion, un ambizioso progetto di occhiali per la realtà aumentata (AR) che rappresenta il culmine di dieci anni di ricerca e sviluppo. Questo prototipo si propone di ridefinire il concetto di dispositivo indossabile, combinando le funzionalità avanzate di un visore AR con l'aspetto e la praticità di un normale paio di occhiali.
Orion è stato progettato seguendo criteri rigorosi: doveva essere un dispositivo senza fili, con un peso inferiore ai 100 grammi, e offrire un'esperienza visiva di alta qualità in diverse condizioni di illuminazione. Gli ingegneri di Meta hanno affrontato sfide tecnologiche considerevoli per raggiungere questi obiettivi con i nuovi occhiali, integrando dieci chip di silicio personalizzati e sviluppando un'architettura del display completamente nuova.
Ecco gli occhiali AR di Meta
Una delle caratteristiche più notevoli di Orion è il suo sistema di visualizzazione ad ampio campo visivo, che consente agli utenti di godere di schermi multipli per il multitasking o di un'esperienza cinematografica immersiva, il tutto mantenendo una visione chiara del mondo circostante. A differenza dei visori che utilizzano la tecnologia passthrough, Orion permette di vedere l'ambiente reale direttamente, sovrapponendo contenuti digitali in modo naturale e fluido.
Gli occhiali Orion di Meta
L'interazione con Orion è stata progettata per essere intuitiva e discreta, sottolinea Meta: gli occhiali incorporano controlli vocali, tracciamento degli occhi e delle mani, in modo da offrire agli utenti molteplici modalità di input. Meta ha inoltre introdotto un braccialetto EMG (elettromiografico) come interfaccia complementare, permettendo agli utenti di interagire con il dispositivo in modo socialmente accettabile e privato.
Gli occhiali vantano un campo visivo di circa 70 gradi, il più ampio mai realizzato per un dispositivo AR di queste dimensioni. Questo è stato reso possibile mediante l'uso di lenti in carburo di silicio, un materiale leggero con proprietà ottiche superiori rispetto al vetro tradizionale, insieme a guide d'onda con strutture tridimensionali su scala nanometrica che servono a diffondere la luce nei modi idonei a ottenere il campo visivo superiore possibile. Infine, i proiettori uLED contribuiscono a creare immagini nitide mantenendo al contempo un profilo sottile e leggero.
Il braccialetto EMG per l'interazione
Nonostante la potenza di calcolo necessaria per gestire esperienze AR avanzate, Orion mantiene un design elegante e indossabile: il telaio in magnesio, ispirato - in base a quanto dichiaratod a Meta - ai materiali utilizzati nelle auto di Formula 1 e nei veicoli spaziali, offre leggerezza e rigidità strutturale, oltre a dissipare efficacemente il calore generato dai componenti elettronici. Gli occhiali integrano chip personalizzati altamente efficienti, necessari per l'esecuzione di algoritmi complessi per il tracciamento delle mani e degli occhi, nonché per la localizzazione e mappatura simultanea (SLAM), con un consumo energetico notevolmente ridotto.
Come metodo di interazione ulteriore, Orion integra l'assistente AI di Meta, in grado di comprendere il contesto visivo e fornire informazioni pertinenti. Gli utenti possono effettuare videochiamate, inviare messaggi tramite WhatsApp e Messenger, e persino giocare a giochi AR condivisi con amici e familiari, il tutto senza dover estrarre lo smartphone dalla tasca. Sebbene Orion non sia destinato al mercato consumer nell'immediato, rappresenta un importante banco di prova per le future generazioni di occhiali AR, un passo necessario per perfezionare la tecnologia, ottimizzare il design e sviluppare esperienze AR coinvolgenti prima del loro arrivo al grande pubblico.
Nonostante Orion sia ancora un prototipo, comunque, Meta lo considera un prodotto fattibile e non una semplice dimostrazione concettuale. L'azienda sta ora ampliando l'accesso a Orion, coinvolgendo non solo i dipendenti di Meta ma anche un pubblico esterno selezionato. Questo approccio permetterà al team di sviluppo di raccogliere feedback preziosi, apportare miglioramenti e lavorare verso una versione consumer degli occhiali AR. Meta non ha ancora fornito una timeline precisa per il lancio di una versione consumer di Orion, ma l'azienda ha espresso l'intenzione di rendere disponibile questa tecnologia in un "prossimo futuro".
4 Commenti
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Dipende dal metro di paragone.
Se sono i RayBan di Tom Cruise sono occhialoni.
Se sono i visori attuali...
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