Indossabili: in Italia la capacità di penetrazione più elevata dell'area EU4

Kantar pubblica il rapporto sulla diffusione degli indossabili a livello mondiale. Una tipologia di prodotto con una maggiore capacità di penetrazione in USA, rispetto all'Europa. L'Italia, tuttavia, dimostra la propensione all'acquisto più elevata dell'area EU4.
di Salvatore Carrozzini pubblicata il 04 Maggio 2016, alle 16:31 nel canale WearablesAppleSmartwatchFitbitSamsung
Kantar pubblica il primo rapporto sull'andamento del mercato degli indossaibili, aggiornato al mese di marzo 2016 che prende in considerazione le vendite a livello mondiale, soffermandosi sui dati emersi in mercati chiave, come quello statunitense ed europeo. Il primo dato riguarda riguarda proprio gli equilibri esistenti tra le due aree appena citate: negli States, più di un utente su 10 possiede una fitness band o uno smartwatch (12,2%).
L'Europa è meno disposta ad effettuare acquisti di indossabili: solo il 6,6% degli utenti ne possiede uno nell'area EU4 (Regno Unito, Germania, Francia e Italia). L'Italia, tuttavia, fa storia a sé manifestando la capacità di penetrazione nel mercato più elevata dall'area EU4 con una percentuale pari al 10,3%, circa due punti in meno rispetto al dato relativo al mercato USA. Ancor più scettici gli utenti giapponesi.
Nella categoria degli indossabili confluiscono le fitness band e gli smartwatch, ma sono comuni, secondo l'analisi di Kantar gli elementi che orientano l'acquisto verso l'una o l'altra tipologia di prodotto: la forza del marchio, la semplicità di utilizzo e le funzioni disponibili hanno un peso più elevato rispetto ad altri fattori come il design e il prezzo.
La tipologia di indossabile traccia un'altra importante differenza tra i vari mercati: le fitness band sono più apprezzate negli Stati Uniti, mentre l'Europa è più propensa all'acquisto di smartwatch. Nello specifico, gli smartwatch rappresentano il 55,2% dei dispositivi, percentuale che scende al 22,9% nel mercato USA. In controtendenza rispetto alle altre nazioni EU4 il Regno Unito con una più elevata percentuale di fitness band (54,3% della base installata) rispetto agli smartwatch (45,7% della base installata)
L'analisi prosegue con ulteriori dettagli sulle aziende che, in concreto, detengono le quote di mercato sopra citate. A livello mondiale, Fitbit si riconferma l'azienda leader del settore con il 18,5%, ma Apple e Samsung sono troppo distanti rispettivamente con il 14% e l'11,6%. Capitolo a parte per gli States in cui domina Fitbit con il 61.7% della base installata di indossabili, mentre Apple è nettamente più staccata con il 6,8% del totale (si ricorda che i dati sono rapportati alla categoria complessiva degli indossabili, ovvero fitness band e smartwatch).
Un altro trend messo in evidenza nel rapporto di Kantar riguarda la competizione tra gli smartwatch e gli orologi "non smart". Il 39% degli smartwatch è stato acquistato in sostituzione di un orologio tradizionale, percentuale che sale al 49,6% ed al 41,5% se si tratta, rispettivamente, di uno smartwatch Apple e Samsung. In prospettiva futura, il trend proseguirà, anche se, non si può certamente parlare di un mercato ancora maturo.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoma soprattutto...i giapponesi non comprano indossabili???? tre volte meno degli americaniiii????
che mondo hanno studiato?
quindi il 61% dei rimanenti non portava l'orologio oppure indossa due orologi?
La propensione alle cazzate inutili insomma...
si 180 a 70 anni... ci vediamo al cimitero
è arrivato il mago otelma
In Giappone su un sacco di cose sono molto tradizionalisti, anche senza contare la percentuale di popolazione anziana che hanno.
Il 10.3% del mercato potenziale non è detto sia il 10.3% di tutti gli italiani.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".