Google - Fitbit? La Commissione europea vuole vederci chiaro e avvia un'indagine

Google - Fitbit? La Commissione europea vuole vederci chiaro e avvia un'indagine

La Commissione europea ha avviato un'indagine sull'acquisizione di Fitbit da parte di Google. Si teme che l'accordo rafforzi la posizione di Google nel mercato nella pubblicità online grazie ai dati sulla salute raccolti dai prodotti Fitbit.

di pubblicata il , alle 16:41 nel canale Wearables
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La Commissione europea ha annunciato l'avvio di un'indagine approfondita per verificare che l'acquisizione di Fitbit da parte di Google non dia al colosso statunitense un ulteriore vantaggio nel campo della pubblicità online. In particolare, la Commissione vuole accertarsi che i dati ottenuti da Fitbit non rafforzino ulteriormente la posizione di mercato di Google nei mercati della pubblicità online aumentando la già vasta quantità di dati che Google possiede e che usa per la personalizzazione degli annunci che distribuisce e visualizza.

"L'uso di dispositivi indossabili da parte dei consumatori europei dovrebbe crescere in modo significativo nei prossimi anni. Ciò andrà di pari passo con una crescita esponenziale dei dati generati tramite questi dispositivi. Questi dati forniscono informazioni chiave sulla vita e sulla situazione sanitaria degli utenti di questi dispositivi. La nostra indagine mira a garantire che il controllo da parte di Google sui dati raccolti tramite i dispositivi indossabili a seguito della transazione non distorca la concorrenza", ha commentato Margrethe Vestager, responsabile della concorrenza in Europa.

Dopo una prima fase preliminare d'indagine, la Commissione ha deciso di passare a un'analisi più approfondita perché preoccupata non solo per la distribuzione e visualizzazione degli spazi pubblicitari, ma anche perché Google otterrà il database gestito da Fitbit sulla salute degli utenti e la tecnologia per sviluppare un database simile a quello di Fitbit.

"I dati raccolti", si legge in una nota della Commissione, "[…] sembrano rappresentare un vantaggio importante nei mercati della pubblicità online. Incrementando la mole di dati in possesso di Google per la personalizzazione degli annunci pubblicati tramite il suo motore di ricerca e mostrati su altre pagine Internet, sarebbe più difficile per i rivali rivaleggiare con i servizi pubblicitari online di Google. Pertanto, la transazione aumenterebbe gli ostacoli all'ingresso e all'espansione dei concorrenti di Google per questi servizi, a scapito finale degli inserzionisti e degli editori che dovrebbero affrontare prezzi più elevati e meno possibilità di scelta". 

L'operazione è stata notificata alla Commissione da Google il 15 giugno e l'azienda di Mountain View ha presentato possibili azioni per rispondere alle preoccupazioni della Commissione il 13 luglio. Tra queste la creazione di un silo per i dati, ossia un archivio virtuale di dati, in cui alcune informazioni raccolte tramite i dispositivi indossabili saranno mantenute separate da qualsiasi altro set di dati all'interno di Google e non sfruttate per scopi pubblicitari.

La Commissione ha tuttavia ritenuto che la soluzione proposta non fosse sufficiente a dipanare i dubbi e ha deciso di vederci chiaro: ora ha 90 giorni lavorativi, fino al 9 dicembre, per prendere una decisione.

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