Studio: popolazione videoludica quasi triplicata in tre anni
Secondo l'organo di ricerca di mercato Parks Associates il numero di videogiocatori negli Usa è quasi triplicato dal 2008 ad oggi.
di Rosario Grasso pubblicata il 08 Febbraio 2012, alle 15:01 nel canale VideogamesIl numero di persone che dedicano tempo abitualmente ai videogiochi è cresciuto negli Stati Uniti del 241% dal 2008 a oggi. È il risultato di un'analisi di mercato allestita da Parks Associates che si intitola Trends in Digital Gaming: Free-to-Play, Social, and Mobile Games.
Secondo lo studio, circa 135 milioni di persone spendono almeno un'ora al mese con i videogiochi, contro le 56 milioni di persone registrate nel 2008. Il 70% di tutti i giocatori, inoltre, hanno scaricato almeno un titolo sui loro smartphone, con una crescita del 7% in questo dato rispetto al 2008. Circa l'80% dei giocatori si dedicano ai giochi free-to-play su PC o si loggano su Facebook per giocare con i titoli che si trovano nel popolare social network.
Lo studio rimarca la tendenza per cui online e mobile gaming stanno cambiando la fisionomia dell'industria dei videogiochi: se prima era strutturata sulla vendita dei giochi in formato scatolato adesso riguarda invece soprattutto i servizi digitali.
"Invece di smettere di supportare i giocatori dopo il lancio, le compagnie adesso si concentrano sullo sviluppo di rapporti continuativi con i propri clienti e sulla costruzione della community", sostiene Pietro Macchiarella, analista di Parks Associates e autore dello studio. "L'effetto positivo di questo approccio è che la monetizzazione sul gioco può essere estesa al di là della semplice vendita. A differenza dei giochi offline, il mondo online permette al settore di guadagnare anche quando le persone rigiocano lo stesso titolo diverse volte".
Macchiarella ritiene che i giochi free-to-play rimuovano alcune barriere all'entrata per i giocatori occasionali, che sono spesso scoraggiati dagli elevati prezzi a cui vengono venduti i giochi scatolati e dal pagamento di abbonamenti mensili. Per questi tipi di giocatori è invece più adatto il modello di pagamento basato sulle micro-transazioni, che consentono loro di comprare beni virtuali per migliorare l'esperienza di gioco. I piccoli pagamenti, infatti, permettono di monitorare il flusso di spese, adattandole progressivamente al budget a disposizione.
Parks Associates stima che nel lungo periodo i giocatori occasionali spendono la stessa quantità di soldi dei giocatori che acquistano i prodotti in formato scatolato. Chi fa acquisti su Facebook spende, infatti, in media circa 29 dollari al mese, mentre chi è abituato a comprare beni virtuali e upgrade nei giochi free-to-play spende mediamente 21 dollari al mese. Secondo Macchiarella, sono cifre che si avvicinano ai 24-27 dollari che spendono ogni mese i giocatori più impegnati, che acquistano giochi per console in formato retail.
La facilità con cui le micro-transazioni si applicano agli smartphone e ai tablet, conclude Parks Associates, farà in modo che il mobile gaming espanderà le vendite dell'industria dei videogiochi nei prossimi anni.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUn videogioco poi si gioca con tastiera e mouse, al massimo accetto i joypad delle console. Ma questa statistica non e' inutile, ma e' un fastidioso insulto.
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Per quanto possa far rabbrividire la cosa, anche farmville e simili sono a tutti gli effetti dei videogiochi ....
Noi figli degli anni '80 e '90 siamo cresciuti con queste cose e, con il ricambio generazionale di almeno 30 anni, mi sembra una cosa normale. (le persone che non usavano elettronica di vario tipo sono quasi scomparse e chi le usa dalla nascita o adolescenza è una buona parte della base dati utilizzata)
Vi dirò anche che il numero aumenterà ancora di più con il tempo.
Magari possono fare una ricerca che negli anni precedenti il numero di gamer era tendente a 0 e ancora meno nel secolo scorso
Altri soldi per la ricerca cestinati in studi inutili.
Tornando all'articolo, che il mercato passi dalle scatole alla distribuzione digitale non mi dispiace, io uso molto steam, ma che il livello dei giochi raggiunga quello di farmville è pietoso.
Mi ricordo che COD-2 o altri avevano una modalità campagna/storia [U]lievemente[/U] più lunga dell'ultimo MoH, senza contare che la qualità di titoli recenti viene mantenuta ( quasi ) solo dalle vecchie software house, come per Serius Sam 3, Skyrim, Darksiders ( quasi perchè ci sono anche cose come Rage , che personalmente mi aspettavo di meglio ).
Ormai fanno solo giochi per console o browser, e non sarebbe un problema se le console e/o le linee internet fossero decenti. Console decenti porterebbero a grafica decente e anche un gameplay migliore ( ovvero più nemici su schermo con cui divertirsi ) che porterebbe ad un maggiore sviluppo della tecnologia e le linee, beh, chi ha una 2-mega o con un 56K mi capisce bene.
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