ZTE e il ban negli USA: Samsung coglie l'attimo e propone i suoi Exynos
Sfruttando il ban che ha coinvolto ZTE negli Stati Uniti, Samsung ha iniziato a proporre alla compagnia i propri processori della famiglia Exynos da integrare sui prossimi smartphone, tablet, e dispositivi di vario tipo
di Nino Grasso pubblicata il 18 Maggio 2018, alle 17:41 nel canale TelefoniaZTESamsung
Con il ban per ZTE sulle forniture da produttori americani, il colosso cinese si è trovato improvvisamente impossibilitato ad utilizzare i processori di Qualcomm e le tecnologie di Intel e Microsoft. Ad aver prontamente colto la proverbiale palla in balzo è stata Samsung, che ha confermato di essere in trattativa proprio con ZTE per offrirle i system-on-a-chip della famiglia Exynos da utilizzare per i futuri smartphone, tablet, e altri dispositivi proposti sul mercato dai cinesi.
Samsung è uno dei più grandi fornitori di componenti per smartphone, oltre a produrre componentistica per i propri terminali. Una cospicua parte del proprio fatturato proviene ad esempio nel settore delle memorie, ed alcuni produttori terzi hanno in precedenza utilizzato i processori della famiglia Exynos. Con la situazione attuale di ZTE Samsung potrebbe espandere la sua base di clienti e partner commerciali, cercando di aumentare contestualmente le proprie capacità produttive.
I coreani hanno sicuramente la possibilità di investire sull'ampliamento delle linee produttive, potendo puntare a competere con colossi del settore come MediaTek e Qualcomm, o con la sussidiaria di Huawei HiSilicon che per il momento fornisce solo la società madre. I processori Exynos sono solitamente utilizzati sui top di gamma di Samsung, e le versioni meno pompate hanno raggiunto anche alcuni midrange. Non è invece vasta la lista di produttori terzi ad utilizzarli.
Fra questi possiamo citare, al momento, solo un nome: Meizu. La compagnia ha imbastito alcune discussioni con ZTE sfruttando il recente ban, ma Inyup Kang di Samsung System LSI ha spiegato che la compagnia di fatto si sta rivolgendo a tutti i possibili produttori terzi per espandere la diffusione dei processori Exynos. I processori Samsung sono per certi versi simili a quelli di Qualcomm, basandosi sull'architettura ARM che tipicamente utilizzano i dispositivi mobile.
Qualcomm si discosta solitamente in maniera più evidente per quanto riguarda il design dei core, tuttavia anche Samsung ha iniziato recentemente ad osare di più con architetture custom per i singoli core. L'ultimo flagship, l'Exynos 9810 che abbiamo visto su Galaxy S9 ed S9+, utilizza core M3 proprietari basati su un'architettura ARM a 64-bit ad alte performance con una frequenza operativa massima di 2,9 GHz, che vengono abbinati a quattro core Cortex-A55 più efficienti.
I processori Samsung sono comparabili a quelli di Qualcomm in termini di potenza bruta, anche se le performance della GPU reference ARM sono inferiori rispetto all'ultimo chip Adreno di Qualcomm. Se le trattative con ZTE venissero confermate, Samsung potrebbe investire di più sulla propria divisione, migliorare i propri chip e diffonderli su un numero più elevato di dispositivi già nei prossimi anni.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infono android è open source e non è solo di google , casomai il problema sono i servizi google compreso il playstore
Dei prodotti ZTE ho una buona considerazione, sarei curioso di vederli alla prova con gli Exynos.
sei sicuro?
ad esempio l'axon 7 doveva ricevere Oreo ed è stato bloccato
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