Xiaomi vuole produrre un SoC per smartphone proprietario: lavori in corso con Arm

Xiaomi vuole produrre un SoC per smartphone proprietario: lavori in corso con Arm

Il colosso cinese Xiaomi starebbe lavorando con Arm allo sviluppo di un proprio chipset per smartphone. A confermare l'indiscrezione, non ancora ufficializzata, è stato il CEO di MediaTek

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Telefonia
Xiaomi
 

Stando a quanto emerso da alcuni rapporti, Xiaomi sarebbe al lavoro per sviluppare un proprio processore per dispositivi mobile, in collaborazione con la nota azienda britannica Arm. A confermare l'indiscrezione sarebbe il CEO di MediaTek, Rick Tsai, il quale ha dichiarato che ARM sta collaborando con Xiaomi alla realizzazione di nuovi chipset.

Il comunicato è stato ripreso e commentato in un articolo di Counterpoint Research, riportato da Digital Chat Station su Weibo. Arm ha collaborato con OPPO di recente, ma il progetto avrebbe incontrato diverse difficoltà e sarebbe stato infine abbandonato a causa del rallentamento del mercato globale. Ora a volerci provare sembra Xiaomi, società in diretta competizione con OPPO.

Xiaomi al lavoro su un SoC mobile proprietario

Ma in cosa consisterebbe esattamente la collaborazione tra le due aziende? Arm è nota soprattutto per progettare le microarchitetture alla base della maggior parte dei processori presenti su smartphone e altri dispositivi, fornendo design e licenze per le CPU e GPU. È quindi probabile che metterà a disposizione di Xiaomi le sue tecnologie Cortex e Mali, rispettivamente per CPU e GPU mobile, che verranno impiegate come base per i nuovi SoC.

Xiaomi dovrà poi occuparsi di progettare nello specifico i propri processori e scegliere aziende terze per realizzarli fisicamente. Si tratta di un'impresa tutt'altro che semplice, dato che progettare un system-on-chip per smartphone richiede competenze e investimenti notevoli. Come sottolineato da Parv Sharma di Counterpoint Research, la maggior parte dei produttori richiede lo sviluppo dei chipset a società specializzate come Qualcomm e MediaTek, e sono pochissime le aziende capaci di realizzare in proprio i processori da integrare su smartphone.

Tuttavia, i potenziali vantaggi sono molto importanti: differenziarsi dalla concorrenza, ottimizzare le prestazioni per i propri dispositivi e rafforzare il controllo sulla catena di fornitura. Per riuscirci Xiaomi dovrà mettere in campo ingenti investimenti negli ambiti di ricerca e sviluppo, ma una simile mossa potrebbe rivelarsi strategica per elevarsi nell'agguerrita competizione del settore mobile.

3 Commenti
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tommy78119 Febbraio 2024, 14:51 #1
E poi gli pioverà addosso un ban americano a caso con una scusa a caso e li faranno fuori. I marchi cinesi non hanno ancora capito che come arrivano a un certo punto vengono bloccati? Non è che non si sappia che alla fine in Cina nulla si muove senza l'affiancamento del governo, se vogliono fare investimenti di tale portata è per portare a casa conoscenze utili alla corsa verso i chip made in China, con finanziamenti dallo stato e pensano che l'America lo permetterà?
zbear19 Febbraio 2024, 17:48 #2
Bah .... ogni tanto ci riprova, fa un buco nell'acqua e cancella il progetto. OGGI non ha senso un SOC proprietario, a meno di montarlo su milioni di pezzi ....
Cappej19 Febbraio 2024, 19:11 #3
ma poi, hai Huawei che produce un chip proprietario che SEMBRA non ledere le leggi Cina-USA... e... vai a produrne un altro?
Io non li capisco... oppure stanno diventando di mentalità Capitalista una volta assaggiati i soldoni dell'occidente.
" il laboratorio congiunto con LEICA!!!"... ma se hai Hassemblad in casa...
bho...
"Son b'oni tutti a fa'i comunisti co' soRdi degl'aRtri" (cit. vernacolo)
IMHO

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