Vendite di smartphone nel 2022 influenzate dalla carenza di componenti
Le vendite di smartphone sono state in crescita nel secondo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020, quest'ultimo però caratterizzato dai lockdown. Le previsioni per la seconda metà dell'anno con l'incertezza dello shortage dei componenti
di Paolo Corsini pubblicata il 30 Luglio 2021, alle 08:55 nel canale TelefoniaAppleXiaomiSamsungOppoVivo
Il mercato degli smartphone ha registrato, nel corso del secondo trimestre 2021, una contrazione di circa il 9% nel numero di dispositivi venduti a livello globale. Il periodo si è chiuso con un totale di circa 316 milioni di pezzi, con una dinamica di contrazione rispetto ai primi 3 mesi dell'anno ma di crescita superiore dell'11% prendendo come riferimento lo stesso periodo dello scorso anno.
C'è però da tenere in considerazione il fatto che la prima metà del 2020 ha visto il mercato degli smartphone fortemente influenzato dalla pandemia globale, dinamica che non ha permesso di raggiungere i volumi di vendita inizialmente pianificati per il periodo.
I dati resi disponibili da Canalys confermano Samsung come il primo produttore di smartphone a livello globale con un totale di circa 58 milioni di smartphone venduti. Al secondo posto troviamo la cinese Xiaomi, capace di registrare una forte crescita nelle vendite avendo toccato quota 52,8 milioni di pezzi con una crescita annuale dell'83% contro l'8% di Samsung.
Apple si posiziona al terzo posto con 45,7 milioni di smartphone della serie iPhone, di fatto invariata rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Oppo e Vivo chiudono la top 5 dei produttori di smartphone con volumi rispettivamente pari a 32,6 milioni e 31,2 milioni: per le due aziende l'incremento nelle vendite è stato speculare, rispettivamente pari a +26% e +27%, rispetto al secondo trimestre 2020.
Cosa attendersi dalla seconda metà dell'anno? Nel 2020 le vendite erano state particolarmente interessanti rispetto alla prima metà dell'anno, pur se con un risultato complessivo allineato se non leggermente inferiore ai 12 mesi precedenti. Per la seconda metà del 2021 la preoccupazione generale non è legata tanto alla domanda di nuovi prodotti quanto alla loro disponibilità, viste le difficoltà nell'approvvigionamento di molti componenti necessari per la loro produzione.
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