Un generatore termoelettrico per ricaricare gli indossabili con il proprio corpo

Il KAIST ha creato una nuova tecnica per dispositivi indossabili in grado di trasformare il calore del corpo umano in energia elettrica tramite un generatore termoelettrico spesso circa 500 μm
di Marzio Tonutti pubblicata il 16 Aprile 2014, alle 08:34 nel canale TelefoniaSecondo molti analisti ed esperti del settore, gli indossabili rappresentano una parte considerevole del futuro dell'evoluzione informatica. Samsung e Sony, fra i nomi più celebri, credono nel "nuovo" settore, ma i prodotti finora annunciati non hanno riscosso il successo commerciale sperato.
Una delle paure degli acquirenti è data dalla risicata autonomia operativa dei dispositivi al momento disponibili. L'idea di ricaricare ogni sera l'orologio o il braccialetto, insieme allo smartphone, non sembra sia particolarmente gradita a parte dell'utenza che guarda con riluttanza l'intero settore.
Una prima risposta potrebbe tuttavia arrivare dalla Corea del Sud. Il KAIST (Korean Advanced Institute of Science and Technology) ha sviluppato un generatore termoelettrico dalle dimensioni tali (circa 500 μm) da essere integrato in un indossabile. Stampato su un tessuto vitreo trasparente per accomodare materiali termoelettrici inorganici al suo interno, il generatore presenta non solo dimensioni irrisorie, ma è anche leggero, flessibile ed estremamente efficiente rispetto a generatori dalle fattezze simili.
"Nel nostro caso, il tessuto in vetro ha le funzioni dei substrati superiore ed inferiore di un generatore termoelettrico, mantenendo al centro i materiali termoelettrici inorganici", ha dichiarato Byung Jin Cho, professore di Ingegneria Elettrica per il KAIST. "Si tratta di un approccio rivoluzionario per un generatore. Così facendo, siamo riusciti a ridurre notevolmente il peso del nostro generatore, elemento essenziale per l'elettronica indossabile".
I generatori termoelettrici presentano tradizionalmente dimensioni e strutture non adattabili ad un dispositivo indossabile, limiti che sembrano essere superati grazie alla nuova scoperta del KAIST. L'introduzione di un generatore termoelettrico in un dispositivo indossabile permetterà la produzione di corrente elettrica attraverso il semplice contatto fisico, grazie al calore sprigionato dall'organismo umano.
Il KAIST ha una visione ancora più ampia per la propria scoperta. Il piccolo generatore termoelettrico potrebbe infatti essere utilizzato anche in automobili, fabbriche, velivoli, ed in qualsiasi circostanza in cui si può fare uso di energia termica che altrimenti andrebbe irrimediabilmente persa.
19 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info10x10cm non sono certo il braccialetto mostrato in foto, e 40mW sono niente rispetto ai 5-6Wh consumati da un normale cellulare. Ma si presume che gli indossabili consumino molto meno, escludendo moduli 3G, schermi di ampie dimensioni e CPU quad-o-più-core.
L'unica cosa di cui non sono sicuro è la differenza di temperatura in °F. Perché se la produzione fosse di 40mW con solo mezzo grado di temperatura tra le due facce, è probabile che la produzione reale sia ben maggiore (la temperatura esterna della pelle sarà su 35°, più o meno, la media dell'ambiente è quasi sempre molto più bassa).
By(t)e
io prendendo in mano i puntali del tester faccio segnare 200 mV
FAIL
se tipo lo tocchi 5 min e va avanti per giorni e giorni allora è una win
Link ad immagine (click per visualizzarla) .
io prendendo in mano i puntali del tester faccio segnare 200 mV
FAIL
Ottimo, ma...quanti ampere?
By(t)e
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