Smartphone e tablet ripiegabili di Lenovo: mostrati i prototipi funzionanti

In occasione dell'evento Lenovo Tech World la società ha mostrato i prototipi funzionanti di smartphone e tablet con display ripiegabile
di Nino Grasso pubblicata il 10 Giugno 2016, alle 10:26 nel canale TelefoniaLenovo
Gli smartphone con display curvo esistono già: la tecnologia è stata lanciata poche generazioni fa da Samsung Galaxy Note Edge, ed è stata riproposta da varie società del mercato. Tuttavia ad oggi manca uno smartphone che renda "la curva" realmente funzionale, o che può essere in grado di ripiegarsi su se stesso. Samsung si è mostrata molto interessata a portare un'esperienza d'uso di questo tipo anche nel mercato di massa e pare che non sia da meno neanche Lenovo.
Il produttore cinese ha svelato durante il Lenovo Tech World tenuto giovedì alcuni prototipi di smartphone e tablet ripiegabili del tutto funzionanti. Durante l'evento i dispositivi sono stati mostrati al pubblico dalla youtuber Meghan McCarthy che ha"indossato" lo smartphone agganciandolo al polso. "Sono senza borsa, dove posso mettere lo smartphone?", si è chiesta retoricamente prima di iniziare la procedura: "Semplice, posso indossarlo!".
Lo smartphone è ufficialmente noto come CPlus e non è ancora in vendita, né sappiamo se verrà commercializzato in tempi brevi. Verrà proposto in due form factor differenti, piccolo e grande, in modo che possa venire indossato anche da chi ha polsi o braccia di dimensioni inferiori. Il display integrato è di tipo flessibile e vanta una diagonale da 4,26", mentre lato software troveremo preinstallato il sistema operativo Android. La scocca sarà proposta in 12 colori diversi.
Non è la prima volta che vengono mostrati al pubblico dispositivi di questo tipo, anche se il modello di Lenovo sembrerebbe il più maturo in termini di funzionamento. Questo non vuol dire che di fatto sia pronto per il grande pubblico, visto che potrebbero passare mesi, o anni, prima di vederlo nei negozi, e sarà tutta da verificare l'accoglienza che avrà un prodotto così originale da parte del pubblico. È indubbio però che CPlus sia un prodotto estremamente innovativo, rivolto soprattutto ad un futuro nemmeno troppo imminente.
Simile come concetto, ma differente nell'approccio, un tablet che si piega a metà verso l'esterno trasformandosi in phablet con display su entrambe le facce. In questo modo può essere utilizzato con due approcci decisamente differenti: si può "aprire" quando serve l'apporto di un display di grandi dimensioni e quindi godere di una diagonale da circa 10", mentre quando è preferibile disporre di un dispositivo compatto, ad esempio durante le chiamate, si può richiudere e posizionarlo all'orecchio.
Sebbene i prototipi sembrino molto più "reali" rispetto ad altre soluzioni già mostrate dalla concorrenza, Lenovo ha precisato che CPlus e il tablet ripiegabile sono modelli nelle fasi embrionali dello sviluppo. È tuttavia la prima volta che vengono mostrati al pubblico prodotti della categoria così rifiniti e pronti per l'utilizzo, con Lenovo che è sostanzialmente la prima ad aver dato un assaggio di quello che possiamo attenderci nelle prossime evoluzioni del settore mobile.
La concorrenza non resterà comunque a guardare: parecchie voci sostengono che Samsung sia intenzionata a lanciare il trend a partire dall'anno prossimo, con il 2017 che sarà probabilmente l'anno degli smartphone e dei tablet ripiegabili.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa cosa non mi torna granchè, a meno che non siano due schermi separati da uno spaziatore elastico, ma allora non avrebbe più granchè senso se ho una banda inattiva in mezzo ai due display.
Può darsi che sia elastico il supporto del display che si trova sotto la curva.
Quando il dispositivo è aperto, quella parte di schermo si trova in condizioni normali, quando è ripiegato si trova "allargata" perdendo un po' di densità e modificando le proporzioni (ma andrebbe ancora benissimo per notifiche e simili, tipo gli attuali galaxy edge).
In alternativa una parte dello schermo deve essere scorrevole, potremmo aspettarci per esempio che, ripiegando il dispositivo, il display sul retro si accorci di qualche millimetro (anche qui peccato veniale, dato che si suppone che, quando ripiegato, si intenda usare lo smartphone con lo schermo anteriore, lasciando il posteriore inattivo o magari utilizzabile per delle gesture).
Era da un po' comunque che aspettavo un'evoluzione del genere. Il problema è che con un 5" ripiegato ottieni "solo" un 6,5" aperto, per quanto di forma quasi quadrata (quindi bello ampio, con superficie appunto doppia rispetto al 5"
A questo punto, se si trovano dei supporti elastici adeguati, potrebbe essere un'idea interessante quella di uno smartphone "allargabile", in cui aumenta la distanza tra i subpixel mantenendo la stessa risoluzione. In questo modo con una cornice rigida si potrebbe quadruplicare la superficie, passando dai 5" ai 10".
Servirebbe però un substrato che si allarghi uniformemente e resista nel tempo a questo tipo di sollecitazioni (forse qualcosa di meccanico a micro parti scorrevoli avrebbe più senso rispetto ad una membrana elastica).
ho subito pensato anch'io al problema della lunghezza dei due lati, e ho immaginato proprio la tua seconda ipotesi: un lato scorre di un cm circa quando si ripiega il tablet, ma senza la divisione centrale.
comunque per lo schermo, come si vede, la parte inferiore si comprime per guadagnare lo spazio necessario affinchè non venga modificata la lunghezza dello schermo...
In effetti hai ragione, è la terza soluzione, e probabilmente la più semplice da realizzare.
Se il perno sta sul lato esterno, la dimensione dello schermo non cambia.
Invece io pensavo a cosa succede se ti cade per terra mentre è piegato ed impatta con il terreno proprio il lato di display piegato. NOOOOOOOOO.....
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