Scandalo tech in India: grandi marchi di smartphone accusati di collusione con giganti dell'e-commerce

Scandalo tech in India: grandi marchi di smartphone accusati di collusione con giganti dell'e-commerce

L'antitrust indiano ha indagato su presunti accordi anticoncorrenziali tra produttori di smartphone come Samsung e Xiaomi e piattaforme e-commerce come Amazon e Flipkart. Le accuse riguardano lanci esclusivi e pratiche che danneggiano i piccoli rivenditori.

di pubblicata il , alle 15:06 nel canale Telefonia
XiaomiSamsungAmazon
 
L'autorità antitrust indiana, la Competition Commission of India (CCI), ha avviato un'indagine che potrebbe avere pesanti ripercussioni sul mercato degli smartphone e dell'e-commerce nel Paese. Secondo quanto riportato da Reuters, Samsung, Xiaomi e altri importanti produttori di smartphone sarebbero coinvolti in presunte pratiche anticoncorrenziali insieme ai colossi dell'e-commerce Amazon e Flipkart.

L'indagine, iniziata nel 2020 su denuncia della Confederation of All India Traders, ha portato alla luce un sistema di "lanci esclusivi" che avrebbe violato le leggi sulla concorrenza. I rapporti della CCI, rispettivamente di 1.027 e 1.696 pagine su Amazon e Flipkart, evidenziano come le filiali indiane di Samsung, Xiaomi, Motorola, Realme, OnePlus, Vivo e Lenovo abbiano collaborato con le piattaforme di e-commerce per lanciare prodotti in esclusiva sui loro siti web.

In sostanza, questa pratica avrebbe danneggiato i piccoli rivenditori, privandoli dell'accesso agli ultimi modelli di smartphone e spingendo i consumatori verso gli acquisti online. Il direttore generale aggiunto della CCI, GV Siva Prasad, ha definito l'esclusività negli affari un "anatema", sottolineando come essa vada contro la libera concorrenza e gli interessi dei consumatori.

"L'esclusività nel business è un anatema. Non solo è contro la libera e leale concorrenza, ma anche contro gli interessi dei consumatori", ha affermato Siva Prasad

Le accuse non si limitano ai lanci esclusivi. Secondo i rapporti, Amazon e Flipkart avrebbero favorito determinati venditori, dando priorità alle loro inserzioni e offrendo sconti consistenti, creando così uno svantaggio competitivo per altre aziende. Infine, le due piattaforme avrebbero utilizzato investimenti esteri per offrire tariffe agevolate su servizi come magazzinaggio e marketing a un gruppo selezionato di venditori.

L'India rappresenta il secondo mercato mondiale per gli smartphone, con Samsung e Xiaomi che detengono una quota combinata di circa il 36%. Le vendite online di telefoni sono cresciute dal 14,5% nel 2013 al 50% nel 2023, con Flipkart che controlla il 55% di questo segmento e Amazon il 35%.

Le possibili conseguenze potrebbero includere sanzioni pecuniarie e l'obbligo di modificare le pratiche commerciali. Mentre Xiaomi ha rifiutato di commentare, altri produttori di smartphone non hanno ancora risposto alle richieste di chiarimenti. Amazon e Flipkart, dal canto loro, non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sui risultati dell'indagine.

3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Takuya16 Settembre 2024, 15:12 #1
Fatemi indovinare: come punizione dovranno cedere le loro divisioni indiane a prezzo di saldo alle famiglie Adani e Ambani?
Ratavuloira16 Settembre 2024, 16:47 #2
No, ma SICURAMENTE succede solo in India
elune16 Settembre 2024, 21:05 #3
Date una controllata al Pakistan.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^