Scandalo tech in India: grandi marchi di smartphone accusati di collusione con giganti dell'e-commerce
L'antitrust indiano ha indagato su presunti accordi anticoncorrenziali tra produttori di smartphone come Samsung e Xiaomi e piattaforme e-commerce come Amazon e Flipkart. Le accuse riguardano lanci esclusivi e pratiche che danneggiano i piccoli rivenditori.
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 16 Settembre 2024, alle 15:06 nel canale TelefoniaXiaomiSamsungAmazon
L'indagine, iniziata nel 2020 su denuncia della Confederation of All India Traders, ha portato alla luce un sistema di "lanci esclusivi" che avrebbe violato le leggi sulla concorrenza. I rapporti della CCI, rispettivamente di 1.027 e 1.696 pagine su Amazon e Flipkart, evidenziano come le filiali indiane di Samsung, Xiaomi, Motorola, Realme, OnePlus, Vivo e Lenovo abbiano collaborato con le piattaforme di e-commerce per lanciare prodotti in esclusiva sui loro siti web.
In sostanza, questa pratica avrebbe danneggiato i piccoli rivenditori, privandoli dell'accesso agli ultimi modelli di smartphone e spingendo i consumatori verso gli acquisti online. Il direttore generale aggiunto della CCI, GV Siva Prasad, ha definito l'esclusività negli affari un "anatema", sottolineando come essa vada contro la libera concorrenza e gli interessi dei consumatori.
"L'esclusività nel business è un anatema. Non solo è contro la libera e leale concorrenza, ma anche contro gli interessi dei consumatori", ha affermato Siva Prasad
Le accuse non si limitano ai lanci esclusivi. Secondo i rapporti, Amazon e Flipkart avrebbero favorito determinati venditori, dando priorità alle loro inserzioni e offrendo sconti consistenti, creando così uno svantaggio competitivo per altre aziende. Infine, le due piattaforme avrebbero utilizzato investimenti esteri per offrire tariffe agevolate su servizi come magazzinaggio e marketing a un gruppo selezionato di venditori.
L'India rappresenta il secondo mercato mondiale per gli smartphone, con Samsung e Xiaomi che detengono una quota combinata di circa il 36%. Le vendite online di telefoni sono cresciute dal 14,5% nel 2013 al 50% nel 2023, con Flipkart che controlla il 55% di questo segmento e Amazon il 35%.
Le possibili conseguenze potrebbero includere sanzioni pecuniarie e l'obbligo di modificare le pratiche commerciali. Mentre Xiaomi ha rifiutato di commentare, altri produttori di smartphone non hanno ancora risposto alle richieste di chiarimenti. Amazon e Flipkart, dal canto loro, non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sui risultati dell'indagine.
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