Samsung al lavoro su un display 11K da 5,75 pollici e 2250 PPI

Samsung sta collaborando con il governo della Corea del Sud per realizzare un display dalla densità di pixel di 2250 PPI con una diagonale tipica degli smartphone. Il progetto è il frutto di un investimento di 26,5 milioni di dollari che verrà portato a compimento durante il corso dei prossimi 5 anni e di una partnership fra 13 aziende diverse, sia connazionali che straniere. Lo sviluppo della tecnologia, che prende il nome di EnDK, è stato avviato il 1° giugno scorso.

Considerando un aspect-ratio di 16:9, PhoneArena ha calcolato quelli che potrebbero essere i numeri del nuovo display. Questo potrebbe avere una risoluzione di 11.264 x 6336 pixel e una diagonale di 5,75 pollici. È invece ufficiale la specifica della densità dei pixel, 2250 PPI, quattro volte superiore rispetto ai migliori modelli disponibili in circolazione (oltre 500). Ma a cosa serve tutto questo esubero di pixel? E cosa se ne fa l'utente consumer?

Stando alle fonti, l'obiettivo di Samsung è quello di implementare un effetto tridimensionale nativo, senza la necessità di abbinare quindi occhiali o accessori esterni al dispositivo. Aggiungiamo, inoltre, che il supporto di una risoluzione così estrema potrebbe di fatto dare un corposo contributo al settore della realtà virtuale, limitato soprattutto dalla densità di pixel dei pannelli attuali, scarsamente sufficienti per offrire un'immersività ottimale nell'ambiente tridimensionale.

Il primo prototipo pubblico della tecnologia sarà presentato ai XXIII Giochi Olimpici Invernali del 2018 che si svolgeranno a Pyeongchang, proprio in Corea del Sud. Ad oggi sembra una caratteristica superflua sullo smartphone, ma se Samsung dovesse realmente riuscire a consegnare una tridimensionalità plausibile e d'effetto, gli 11K (e il 3D) potrebbero divenire una caratteristica distintiva della generazione di smartphone del 2019.